Responsabilità fiscale del curatore dell’eredità giacente: chi deve pagare le imposte di successione?
Quando una persona muore e non ci sono eredi che accettano subito l’eredità, si parla di “eredità giacente”. In questi casi, se non lo ha già fatto il de cuius nel testamento, il tribunale nomina un curatore che si occupa di amministrare il patrimonio del defunto fino a quando non si presentano gli eredi. Ma, in questa fase, chi è tenuto a versare le tasse dal momento che la dichiarazione di successione va inviata all’Agenzia delle Entrate entro un anno dal decesso? La Cassazione, con una recente ordinanza, ha chiarito che il curatore dell’eredità giacente deve pagare le imposte di successione, ma solo entro determinati limiti che vedremo nel seguente articolo.
Il caso esaminato
L’Agenzia delle Entrate aveva emesso avvisi di liquidazione e cartelle esattoriali nei confronti del curatore di un’eredità giacente, per il pagamento di imposte di bollo, imposte catastali, imposte ipotecarie e di registro relative alla successione. Il curatore si era opposto, sostenendo di non essere responsabile per il relativo pagamento.
La Cassazione, con l’ordinanza n. 27081/2024, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate stabilendo che, in assenza di soggetti che abbiano ancora accettato l’eredità, spetta al curatore dell’eredità giacente fare la dichiarazione di successione e versare le relative imposte.
Obblighi e responsabilità del curatore dell’eredità giacente
La Corte ha basato la sua decisione sui seguenti articoli del Decreto legislativo 346/1990 (Testo Unico delle Imposte sulle Successioni e Donazioni):
- articolo 28, comma 2: obbliga il curatore dell’eredità giacente a presentare la dichiarazione di successione;
- articolo 36, commi 3 e 4: stabilisce che il curatore, in quanto soggetto obbligato alla presentazione della dichiarazione, è tenuto al pagamento dell’imposta di successione, ma solo nei limiti del valore dei beni ereditari che amministra.
La Cassazione ha quindi chiarito che il curatore è un responsabile di imposta” cioè un soggetto che, pur non essendo il contribuente (in questo caso, l’erede), è obbligato al pagamento dell’imposta per conto di quest’ultimo. La sua responsabilità, tuttavia, è limitata al valore dei beni ereditari che gestisce. In altre parole, il curatore non risponde delle imposte con il proprio patrimonio personale.
Questo principio tutela il curatore da un’eccessiva esposizione patrimoniale e garantisce che le imposte vengano pagate senza gravare sui beni dell’incaricato.
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