“E’ una delle destinazioni più nuove in Europa”

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Eddie Wilson

C’è sempre più Calabria nei piani di sviluppo di Ryanair in Italia: almeno secondo quanto affermato dal ceo, Eddie Wilson, a margine dell’evento “Calabria straordinaria“, organizzato al Parlamento europeo a Bruxelles e dedicato alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche della regione.”Penso che ci saranno altre rotte. Voglio dire, abbiamo già ordinato 340 aerei e non vedo alcun motivo per cui non dovremmo continuare a investire in Calabria. L’Italia è il nostro mercato più grande”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Obiettivo: allungare gli operativi all’inverno

E ancora: “Penso che la Calabria sia probabilmente una delle destinazioni più nuove in Europa, completamente sconosciuta al turismo, e per questo credo che siamo solo all’inizio. Abbiamo già annunciato le nuove rotte per quest’anno, ma la chiave è cercare di continuare a farlo anche in inverno. Quindi potrebbero essere annunciate altre rotte.

Wilson ha ricordato come la low cost sia passata dal disporre di un solo aereo a Lamezia, a un totale di “quattro nella regione, con un investimento di 400 milioni: un aereo in più a Lamezia, più due a Reggio Calabria e Crotone. E’ una grande piattaforma per la crescita e siamo molto soddisfatti della partnership”.

Alla base dello sviluppo l’abolizione dell’addizionale municipale “che ha portato alla partnership con la Regione. Siamo stati in grado di sbloccare questo enorme potenziale nella Regione. Quest’anno porteremo 2,8 milioni di passeggeri in Calabria, creando collegamenti con nove capitali europee, molte delle quali con voli giornalieri“.

 


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[post_content] => Un documento che sintetizza i valori e gli obiettivi che muovono il sistema aeroportuale italiano, comparto che incide per il 3,8% sul Pil italiano e che genera 1,3 milioni di posti di lavoro: nasce così in occasione dell’Airport Day, il primo Manifesto degli aeroporti italiani.

Mobilità, sviluppo, innovazione, sostenibilità e inclusività i cinque punti su cui si basa il Manifesto, presentato oggi a Roma, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in occasione dell’Airport Day organizzato da Assaeroporti e società di gestione associate, fatto di talk, convegni e incontri istituzionali nei vari scali.

Alla prima edizione hanno partecipato gli aeroporti di Alghero, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Cuneo, Firenze e Pisa, Genova, Milano Linate e Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Perugia, Torino e Trieste.

“Attraverso le iniziative organizzate dagli aeroporti – ha spiegato il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo (nella foto) ripreso dall’Ansa – con l’Airport Day lanciamo il Manifesto degli aeroporti italiani, per sottolineare l’impegno delle società di gestione per l’innovazione, la transizione green e per un futuro sempre più inclusivo e attento alle esigenze dei passeggeri e dei territori”.

Sostenibilità sociale, economica e ambientale sono infatti i principi alla base del Manifesto. “Al servizio dei passeggeri” il titolo del primo dei cinque punti elencati nel documento, in cui viene sottolineato che “le società di gestione lavorano per migliorare l’esperienza di viaggio per tutti, con particolare attenzione ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta”. Segue “sviluppo e dialogo con le comunità locali”, in quanto “gli aeroporti – si legge ancora – collaborano con le istituzioni per promuovere lo sviluppo economico, turistico e sociale dei territori”.

“Inclusività e benessere” il terzo punto contenuto nel Manifesto degli aeroporti, che “promuovono pari opportunità e uguaglianza di genere” tra dipendenti e comunità aeroportuale. Inoltre, gli aeroporti “investono in energie rinnovabili, adottano modelli di economia circolare e realizzano interventi a basso impatto ambientale”.

Infine, sul fronte dell’innovazione tecnologica, le società di gestione “puntano sull’innovazione per migliorare i servizi e aumentare l’efficienza degli scali”.
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accoglienza e booking: receptionist front office, addetti booking; amministrazione e logistica: economo-buyer resort; manutenzione e sicurezza: manutentori hotel, responsabili assistenti bagnanti; servizi ai piani: cameriere ai piani; formazione: laureati/diplomati per tirocini nei reparti hotel management, front office, booking, economato, contabilità, amministrazione del personale.

Bluserena parteciperà inoltre a diversi eventi di recruiting per incontrare direttamente i candidati e presentare le opportunità professionali disponibili: Tourism Talent Week Cving 2025 (online) fino al 7 febbraio; Tfp Summit Milano presso l’hotel Melia il 7 febbraio; Fare Turismo Roma presso l’università Europea di Roma, il 19-21 febbraio; Tfp Summit Roma presso l’hotel Massimo D’Azeglio il 28 febbraio. Tutti coloro che desiderano candidarsi possono consultare le posizioni aperte e inviare la propria candidatura attraverso la sezione Lavora con noi del sito ufficiale.
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Eddie Wilson

C’è sempre più Calabria nei piani di sviluppo di Ryanair in Italia: almeno secondo quanto affermato dal ceo, Eddie Wilson, a margine dell’evento “Calabria straordinaria“, organizzato al Parlamento europeo a Bruxelles e dedicato alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche della regione.”Penso che ci saranno altre rotte. Voglio dire, abbiamo già ordinato 340 aerei e non vedo alcun motivo per cui non dovremmo continuare a investire in Calabria. L’Italia è il nostro mercato più grande”.
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E ancora: “Penso che la Calabria sia probabilmente una delle destinazioni più nuove in Europa, completamente sconosciuta al turismo, e per questo credo che siamo solo all’inizio. Abbiamo già annunciato le nuove rotte per quest’anno, ma la chiave è cercare di continuare a farlo anche in inverno. Quindi potrebbero essere annunciate altre rotte.

Wilson ha ricordato come la low cost sia passata dal disporre di un solo aereo a Lamezia, a un totale di “quattro nella regione, con un investimento di 400 milioni: un aereo in più a Lamezia, più due a Reggio Calabria e Crotone. E’ una grande piattaforma per la crescita e siamo molto soddisfatti della partnership”.

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Altra giornata difficile quella di oggi 5 febbraio per chi ha in programma un viaggio aereo a causa dello sciopero indetto dal personale delle aziende di handling aderenti ad Assohandlers, tra cui Airport Handling, Aviapartner, Aviation Services, Bgy International Services, Gestione Aeroporto Pantelleria, GH Italia, Sagat Handling, SPD, Sogaerdyn, Swissport e Toscana Aeroporti Handling.

Secondo quanto riferisce il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono previsti due diversi scioperi nel settore aeroportuale. Il primo, di 4 ore, si svolgerà dalle 12:00 alle 16:00 e interesserà il personale di Sea Prime, che opera presso l’aeroporto di Milano Linate. Il secondo sciopero, di portata nazionale, durerà 24 ore e coinvolgerà sia lo scalo milanese che numerosi altri aeroporti italiani.

Nel dettaglio la mobilitazione del personale delle principali società di servizi di assistenza a terra coinvolgerà gli scali di Linate e Malpensa: operano Airport Handling, Aviapartner, Swissport e Spd; Torino: coinvolte Aviapartner e Sagat Handling.

Verona, Bologna, Ciampino, Fiumicino, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Crotone: operazioni gestite da Aviapartner; Bologna, Cuneo, Catania, Ciampino, Fiumicino, Napoli, Salerno, Venezia: servizi offerti da Aviation Services; Bergamo: attività svolte da BGY International Services; Cagliari: gestito da Sogaerdyn. Pantelleria: operazioni affidate a Gestione Aeroporto Pantelleria. Firenze e Pisa: interessate Toscana Aeroporti Handling.

Sono previste fasce protette dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. 

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[post_content] => L’aeroporto di Trapani Birgi ha confermato per il secondo anno di fila il superamento del milione di passeggeri, dato che appariva quasi un traguardo irraggiungibile fino a qualche tempo fa e che a causa dell’esubero di passeggeri dell’emergenza Fontanarossa nel 2023 e della chiusura di un mese per il rifacimento della pista nel 2024. Eventi che si ripercuotono con un segno negativo nel raffronto tra i bilanci.

Nel dettaglio, il totale ha raggiunto quota 1.074.939 passeggeri con un – 19% rispetto al 2023, in cui ha toccato quota 1.332.368, ma con un + 22% rispetto al 2022, in cui la cifra era di 891.670 passeggeri. Ancor più significativa è la crescita dello scalo se si considera che nel 2021 il numero dei passeggeri era di 427.893 con un + 151% di crescita.

Per prendere la data di riferimento significativa pre Covid nel settore aeronautico, rispetto al 2019 la crescita è del 161%. Lo scalo veniva, allora, da una crisi che sembrava irreversibile e viaggiava sui 411.438 passeggeri. Dal 2018 in poi, il nuovo management ha innescato una svolta con il recupero dei rapporti con Ryanair e il risanamento del bilancio che, per la prima volta nel 2023, ha chiuso in positivo e che, nel 2024, confermerà lo stesso trend.

«Siamo abituati a ragionare con i numeri a farli quadrare e a farli crescere – ha commentato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -, il -19% di quest’anno nel consuntivo pubblicato da Assaeroporti, ci spinge a voler dare una lettura più approfondita che va al di là nei numeri, nel rispetto non tanto e non solo del nostro instancabile lavoro ma del personale che lavora in Airgest che non si è risparmiato un solo istante in questi anni e, soprattutto, del nostro socio di maggioranza, la Regione Siciliana, che ha creduto e investito nell’aeroporto di Trapani, con imprescindibili ricadute positive nell’economia del territorio».

Il differenziale tra il 2023 e il 2024 è dovuto, quindi, al numero dei passeggeri dirottati da Catania per l’incendio a Fontanarossa, dal 17 luglio al 06 agosto, circa 126.000, sommati a quelli persi per la chiusura al traffico del Vincenzo Florio per i lavori di rifacimento della pista, dal 25 febbraio al 16 marzo, stimabili in circa 30/40 mila. Inoltre, nel 2024 rispetto al 2023 c’è stata una riduzione dell’operativo dei voli di Ryanair.

«Pertanto – conclude Ombra – il divario tra i numeri è viziato dalla chiusura di Catania nel 2023 e da quella di Birgi nel 2024. Senza questi fattori eccezionali la differenza delle due performance sarebbe intorno al 7%, cioè un calo fisiologico. Come vertici stiamo operando – conclude – per la crescita dello scalo e per gettare solide fondamenta per il prossimo triennio, provando ad attirare sempre un maggior numero di vettori».

 
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«Purtroppo anche quest’anno non cresceremo a Zaventem, il principale scalo belga, sempre perché continua ad aumentare le sue tasse aeroportuali nonostante il traffico non sia tornato a livelli pre-Covid. E’ completamente ingiustificato” ha dichiarato il ce del gruppo irlandese, Michael O’Leary.

«Accogliamo con grande favore il rapporto Draghi, che per la prima volta in circa un decennio ha focalizzato l’attenzione europea su come dobbiamo essere più competitivi”, l’Ue deve attuare “una riforma del traffico aereo” e “tagliare o eliminare le tasse sull’aviazione»

Per migliorare la vita dei cittadini «dobbiamo rendere quei paesi e Stati alla periferia dell’Europa, come Irlanda, Portogallo, Malta, Grecia, Polonia e i Paesi scandinavi più accessibili riducendo il costo dei viaggi aerei» ha sottolineato O’Leary, citando poi gli esempi positivi di chi ha abolito le tasse per il settore, come «Svezia e Ungheria».

«Tre regioni italiane hanno eliminato la tassa comunale e sono state premiate con una crescita molto forte» e cioè Friuli, Abruzzo e Calabria.
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La nuova offerta include una sezione dedicata su plus.easyjet.com, dove le aziende possono acquistare fino a 250 abbonamenti in un’unica soluzione. Inoltre, è stato introdotto un programma di sconti che prevede un abbonamento gratuito per ogni 10 acquistati.
L’abbonamento propone ai clienti una vasta gamma di vantaggi, come il deposito bagagli dedicato, l’imbarco prioritario, i posti premium, l’accesso al controllo di sicurezza Fast Track in aeroporti selezionati e la possibilità di anticipare gratuitamente il volo di ritorno.
Il costo dell’abbonamento easyJet Plus è di €298 all’anno per persona.
“Siamo sempre alla ricerca di nuovi e innovativi modi per offrire ai nostri clienti business più scelta e un grande valore – sottolinea James Marchant, head of business development di easyJet -. Con il lancio di easyJet Plus for Business, rendiamo ancora più semplice per le aziende e per chi viaggia frequentemente per lavoro usufruire dei vantaggi della nostra offerta Plus, gestire gli abbonamenti e accedere alla flessibilità di cui hanno bisogno.”
 
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“Per questa stagione abbiamo deciso di non distribuire più il catalogo in agenzia, ma di consegnare solo un folder in formato cartellina dotato di Qr code generale e per ciascuna destinazione – ha raccontato il direttore commerciale del to capitolino, Massimo Diana, durante la tradizionale conferenza di presentazione del prodotto -. Una scelta dettata senz’altro da logiche di sostenibilità ma anche dalla necessità di mantenere la dinamicità della nostra offerta, aggiornando costantemente i contenuti da veicolare in agenzia”.

Tra le new entry principali, da segnalare ci sono i sardi Club Hotel Baja Bianca, Club Hotel Baia Aranzos, Le Tonnare Stintino Beach Resort, nonché il siciliano Cefalù Resort Sporting Club e il calabrese Club Esse Aquilia in Calabria. “Il Baia Aranzos è un piacevole rientro. Lo avevamo a catalogo sino a cinque anni fa. Ora con il fallimento di Fti è arrivata l’opportunità di riaccoglierlo nella nostra programmazione. Tanto più che è gestito da uno dei nostri partner più stretti come Iti Marina. La struttura di Cefalù sarà invece utile a rafforzare la nostra offerta in una meta siciliana sempre più richiesta, così come la stessa cosa vale per il Club Esse Aquilia in ottica Calabria”.

Lato sales, infine, sarà attiva sino a fine febbraio la promo Io Prenoto che, assicurando cancellazione gratuita, il blocco della tariffa e la quota di gestione pratica gratuita, rappresenta orma un importante volano per l’advance booking. “Anche tutti gli altri incentivi sono in linea con quanto abbiamo fatto gli anni scorsi, per un’attività commerciale nel segno della continuità – ha concluso Diana -. La novità sta nel rapporto con i network principali: da quest’anno ciascuno di loro sarà seguito da un account specifico tra i nostri protagonisti del sales Alessandro Battiston, Gian Marco Cambriani, Davide Cordaro, Giacomo Perrone, Roberto Pagnotta e Pino Scibetta”.
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[post_content] => E’ la principale sfida del mercato, non solo di quest’anno: “L’Italia è l’unico paese europeo ad avere oltre il 65% delle tratte servite da low cost. Per noi del tour operating è un problema perché il loro stesso modello di business ci rende difficile la programmazione”. E’ un fiume in piena Massimo Diana durante la tradizionale conferenza stampa dedicata alle novità dell’anno di Ota Viaggi. Soprattutto quando si tratta di toccare la questione infrastrutture e collegamenti: da sempre la principale tara del mercato che impedisce, o comunque rallenta, il pieno sviluppo del mare Italia.

La questione è naturalmente ampia e complessa ma una parte rilevante la gioca la questione ex compagnia di bandiera: “Io sono sempre stato descritto come un difensore di Ita – Alitalia – ha spiegato il direttore commerciale del to -. Ma oggi o si lavora con loro, oppure le possibilità sono poche. In molti hanno criticato per anni i finanziamenti pubblici al nostro vettore nazionale. Ma cosa fanno di diverso molti scali per attirare le low cost? Oggi ci sono tratte come la Verona – Bergamo che non sono più servite da alcun volo di linea. Certo, stiamo pur sempre parlando di un mercato libero: le aziende vanno dove c’è più redditività. Ma finanziamento per finanziamento, forse, dico io, sarebbe stato meglio conservare la compagnia di bandiera per garantire la continuità di determinate tratte utili non solo ai turisti ma anche agli stessi residenti”.

Allo stesso tempo però non mancano neppure gli sviluppi positivi. E’ il caso per esempio della Calabria, su cui molti operatori stanno ultimamente puntando sempre di più l’attenzione. In parte, è sicuramente una questione di prezzi: la destinazione oggi è più accessibile di altre. Ma è anche merito di investimenti e miglioramenti infrastrutturali: “Finalmente l’aeroporto di Crotone garantisce continuità, almeno per la stagione estiva. E pure l’autostrada è ora un’arteria con i giusti crismi, così come la via che congiunge Lamezia a Catanzaro Lido”.

Uno sviluppo simile l’ha vissuto pure la Basilicata, con il miglioramento della Jonica e dei collegamenti verso Matera in occasione dell’anno da Capitale della cultura europea: “Entrambi sono chiari esempi di come investendo in maniera corretta i ritorni poi ci sono – ha concluso Diana -. E non solo dal punto di vista turistico. Basti pensare agli amari calabresi, che oggi stanno avendo un grandissimo successo. Il merito almeno in parte è anche dei giusti collegamenti”.
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