Dopo tre anni giunge al termine “Jericho Vale!”. Un progetto di cooperazione internazionale a supporto della valorizzazione territoriale, inclusiva e sostenibile, nel settore agro-alimentare – più precisamente nella coltivazione ed esportazione di datteri – tra Bergamo e Jericho, in Palestina.
Il progetto di cooperazione internazionale, attraverso la partnership nazionale con la Fondazione Giovanni Paolo II, Onlus con sede ad Arezzo esperta in cooperazione e sviluppo, ha visto il Comune di Bergamo ente capofila di un gruppo formato da Camera di Commercio di Bergamo, Confcooperative Bergamo, Centro Servizi Aziendali Coesi Società Cooperativa, Biodistretto, Startup Bio Sociale, Comune di Scanzorosciate, e la collaborazione con l’Associazione “Amici bresciani della Fondazione Giovanni Paolo II” e di Anci Lombardia.
“Lo sviluppo sostenibile non può esistere senza un forte senso di comunità e l’impegno condiviso per il futuro – esordisce la sindaca di Bergamo Elena Carnevali. – I rapporti che abbiamo costruito tra Bergamo e Jericho non smetteranno mai di svilupparsi e rafforzarsi nel corso del tempo. Le nostre città continueranno a collaborare, a promuovere un’economia più equa, sostenibile ed inclusiva”.
Hussein Jadallah Hussein Hamayel, governatore di Jericho, afferma: “Per noi, come popolo palestinese, questo è stato un progetto di grande valore per via dell’avvicinamento con voi, come popolo italiano. Consideriamo importante trasferire le esperienze e le conoscenze che bisogna sempre valorizzare in questo settore su cui abbiamo lavorato insieme. Ho visto dei passi avanti e per questo sono molto fiero. Dal profondo del mio cuore, pongo anche i miei ringraziamenti più sentiti sia alla sindaca di Bergamo che a chiunque abbia partecipato, ma soprattutto sono grato dell’accoglienza eccezionale ricevuta che rappresenta un popolo pieno di umanità, di riconoscimento, di valori”.
Ringraziamenti sono stati rivolti a Marzia Marchesi, assessora all’intercultura ed alla pace del Comune di Bergamo; Rosamaria Dragone, referente del progetto Aics a Roma; Raoul Tiraboschi, coordinatore dei partner bergamaschi; Luca Rossi, rappresentante della fondazione Giovanni Paolo II; Abdalkarim A.N. Sedir, sindaco di Jericho; Taysir Mahmooud Mohammed Alhamidi, presidente Pfca.
In Palestina hanno beneficiato del progetto il Governatorato di Jericho, la Camera di Commercio di Jericho, la Palm Farmer Cooperative Association. Budget totale del progetto è stato di 1.749.316,18euro (1.399.139,68 euro di contributo AICS corrispondente all’80% e 350.176,50 euro di contributo dei partner, corrispondente al 20%).
“La conclusione del progetto Jericho vale! rappresenta l’opportunità per fare alcune considerazioni rispetto al lungo percorso compiuto in questi tre anni e mezzo di lavoro che hanno visto il nostro Comune capofila. La prima riguarda i partner italiani e palestinesi che hanno saputo mettere in campo una forte capacità di dialogo e collaborazione in grado di consentire al progetto di crescere e proseguire pur nelle comprensibili difficoltà che si sono venute a creare. Un dialogo molto ricco, quello con i rappresentanti di Jericho, che si è costruito e rinsaldato grazie alle visite della delegazione palestinese a Bergamo, e della nostra in Palestina, e che si è rivelato indispensabile nel confronto e nel raggiungimento degli obiettivi. Mi piace sottolineare inoltre il lavoro realizzato dall’ufficio del Comune, insieme a quello corrispondente a Jericho, sulle pari opportunità, un tema a cui tengo molto e ritengo abbia aggiunto valore all’intero progetto. Altrettanto importante quello svolto dal nostro Servizio Cultura e Unesco per la realizzazione della prima candidatura di Jericho a Città Creativa Unesco, non andata a buon fine, e che siamo certi darà i suoi frutti la prossima volta. Concludo con una considerazione rispetto all’impegno svolto in questi anni con le scuole e l’Università sul tema della cooperazione internazionale: un investimento culturale fortemente voluto perché le nuove generazioni possano apprezzare l’importanza di iniziative come queste che, nel dialogo, costruiscono prosperità e pace” afferma Marzia Marchesi, assessora all’intercultura e alla pace del Comune di Bergamo.
“Jericho vale! prende vita nel settembre 2019, grazie alle progettualità già sviluppate dalla Fondazione Giovanni Paolo II in Palestina con un progetto precedente. La continuità di relazioni locali, l’individuazione chiara degli obbiettivi e la grande disponibilità dei partners bergamaschi, che da subito hanno aderito al progetto, hanno reso questo percorso capace di rinforzare le relazioni anche tra i nostri referenti locali, al punto da generare anche il suo rilancio con il nuovo progetto Akli Baladi di cui sarà capofila il Comune di Torino, e che riguarderà la produzione del dattero, ma anche dell’olio e del miele. Il progetto Akli Baladi è nella graduatoria provvisoria AICS di ammissione al finanziamento; appena si compirà la fase di verifica della documentazione si avrà la certezza definitiva dell’avvio” conclude Raoul Tiraboschi, coordinatore dei partner bergamaschi.
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