Pesante debito della sanità in Umbria, nel 2024 previsti dai 30 ai 50 milioni di perdite

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Difficile programmare un piano di rientro, il consigliere Enrico Melasecche la pensa diversamente

Contrariamente a quanto si possa pensare nel 2023 la sanità umbra ha chiuso il bilancio con un avanzo di 1,1 milioni dovuto ai fondi straordinari, pari a 4,5 milioni da parte della Regione:lo stanziamento è stato possibile grazie alla Finanziaria 2023, che aveva dato la possibilità di svincolare delle somme saldando cosi i disavanzi causati dai maggiori costi provocati dalla pandemia e dall’impennata dei prezzi dell’energia.

Tuttavia a preoccupare la neo presidente sono i dati del 2024 che evidenziano, per le quattro aziende ospedaliere, un debito che potrebbe oscillare dai 30 ai 50 milioni. La Regione dell’Umbria deve in tutti i modi trovare valide soluzioni di rientro per evitare il commissariamento 

Enrico Melasecche

Di opposta opinione è il capogruppo della Lega Umbria, Enrico Melasecche, In una nota ha sottolineato  “La nostra Regione, alla data indicata dal Ministero delle Finanze, è risultata per quanto riguarda la Sanità in avanzo economico per 1,126 milioni di euro. Senza contare che pochi giorni fa il Cipess aveva deliberato il riparto del fondo sanitario nazionale 2024, destinando 2 miliardi di euro per la sanità dell’Umbria, 50 milioni circa di euro in più rispetto all’anno precedente nel pieno rispetto della quota di nostra competenza dell’1,98 per cento, calcolata anche in base agli accordi incentrati anche su parametri di merito e di anzianità della popolazione residente” ed ha aggiunto che, “quindi sono ancora una volta i numeri e i dati reali a smentire le bugie della sinistra sui conti della sanità, paragonata ovviamente a quella nazionale che, dal covid in poi, necessita di riforme che abbiamo avviato e di maggiori risorse che il Governo sta stanziando”.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Quanto poi alle prestazioni da erogare – aggiunge il capogruppo leghista -, la presidente Proietti non ha più scuse: mancano poco più di due mesi al 20 marzo, data entro la quale aveva promesso di ‘azzerare le liste di attesa’. A che punto siamo di questo percorso visto che non ha ancora nominato la struttura di vertice regionale della sanità? È vero che in questo ultimo mese le prestazioni da erogare sono addirittura aumentate a causa dell’inerzia del nuovo governo regionale?”.

“Sono state pubblicate dal Ministero dell’Economia – continua Melasecche -, riportate anche dalla rivista ‘Quifinanza’ (https://quifinanza.it/salute/pagelle-regioni-spesa-sanitaria/874136/ ) le pagelle delle Regioni in fatto di spesa sanitaria. Il rapporto illustra la capacità delle Regioni nella gestione del servizio sanitario rispetto all’equilibrio economico che questo richiede. In particolare, l’Umbria risulta tra le nove Regioni in Italia con una sanità funzionante e con un esito economico positivo, quindi non sottoposte a piano di rientro e tanto meno a forme di commissariamento. Cadono come un castello di carta le fake news montate ad arte dalla sinistra per screditare il lavoro della precedente amministrazione di centrodestra. Ricordo le parole della presidente Proietti – rimarca Melasecche – che aveva paventato la necessità di un piano di rientro per la sanità regionale a causa di un disavanzo superiore a quello standard medio di tutte le regioni a cominciare da quelle governate dalla sinistra. Il segretario del PD, Bori, medico assegnato obtorto collo quale assessore al Bilancio, con la solita malevola superficialità aveva parlato di ‘conti in rosso’, senza aver minimamente parlato con i suoi colleghi delle regioni rosse, facendo quindi dichiarazioni fuori luogo per chi dovrebbe dimostrare maggiore serietà nell’approccio a un ruolo di governo che richiede trasparenza, responsabilità e soprattutto onestà intellettuale. Le bugie messe in giro sui conti della sanità servono solo per giustificare con largo anticipo il vero fallimento su cui la presidente Proietti sta andando a sbattere: quello con le sue promesse elettorali”.

“Dal profluvio dei comunicati stampa prodotti dal suo insediamento ad oggi, infatti – scrive Melasecche -, rileviamo una sindrome da prestazione comunicativa su eventi di assoluta routine, mentre non ce n’è uno su quanto sta facendo in tema di sanità e grandi sfide sulle infrastrutture e trasporti. I problemi di una amministrazione regionale debbono essere seguiti giorno per giorno per gestire le situazioni che necessitano di decisioni lucide e coraggiose. Percepiamo un vuoto pneumatico rilevante da circa due mesi – conclude Melasecche – su cui sollecitiamo la ex Sindaca ad impegnarsi personalmente, perché agli umbri non bastano più comunicati stampa e sorrisi, ma decisioni serie, professionalità, coraggio. Su questo l’attendiamo alla prova dei fatti”.



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