L’Italia al centro del mondo! Uno show incredibile, più di 200mila spettatori ed è solo l’inizio

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E alla fine è successo per davvero: la Kings League è arrivata in Italia. Un anno intero, il 2023, passato a curiosare sulle leggende del calcio tornate in campo per disputare il torneo inventato da Gerard Piqué, fantasticando su chi avrebbe seguito le orme di mostri sacri come Ronaldinho e Pirlo, poi la partecipazione di una selezione italiana al Mondiale per Club e il doppio annuncio: Coppa del Mondo ospitata tra Milano e Torino e l’inizio di un vero e proprio campionato anche nella penisola. Quello che lunedì 3 febbraio 2025 ha scritto una pagina importante nella storia dello sport e dell’intrattenimento italiano con la prima giornata della Kings League Lottomatica.sport, un evento seguito in diretta da centinaia di migliaia di persone e presieduto da un ex calciatore del calibro di Claudio Marchisio, in prima fila al fianco di Piqué per l’avvio del torneo.

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT, IMPATTO DA GRAMMYS

«L’atmosfera è stata bella calda. Lo abbiamo visto nelle persone e nei numeri da quando è iniziata questa competizione, quindi ci auguriamo che anche durante il campionato possa soltanto che aumentare». Con queste parole Claudio Marchisio chiudeva il suo discorso dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale targato Kings, facendo riferimento a un Vismara infuocato per il match decisivo con la Spagna e lanciando il torneo che sarebbe iniziato esattamente un mese più tardi. Un appuntamento storico, diverso però dal vedere e sostenere la propria Nazionale, aspetto che poteva lasciare il dubbio sull’immediato impatto mediatico di una competizione tra club (d’altronde, si sa, quando si vede l’azzurro si diventa tutti un po’ patriottici, a prescindere dal tipo di sport).

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Un punto interrogativo cancellato via in maniera inesorabile dai freddissimi numeri, quelli che parlano di una prima giornata seguita da quasi 10mila persone considerando solo il canale Twitch di Kings League Italia (fonte dati: TwitchTracker), più della finale Mondiale giocata all’Allianz Arena e poco meno della sentitissima sfida con le Furie Rosse. Numeri a cui si aggiungono quelli degli ascolti fatti da Sky Sport, che ha trasmesso le prime due partite, e tutti gli spettatori raggiunti dai presidenti delle 12 squadre sempre su Twitch, tra cui i 43mila di TheRealMarza, i 16mila di Manuuxo e i 17mila di Freneh, senza ovviamente dimenticare il più seguito sulla piattaforma di Amazon: Blur, capace di toccare un picco di 202mila persone connesse (98mila di media). Per rendere meglio l’idea, la diretta del presidente degli Stallions è stata nell’ultima settimana la seconda più seguita in tutto il mondo dietro soltanto a quella del collega americano Kai Cenat, capace di arrivare a 252mila spettatori con una trasmissione dai Grammys, nonché l’evento più importante dell’industria musicale mondiale.

LE PAROLE DI CLAUDIO MARCHISIO

Cifre dunque importantissime, frutto di una prima giornata dove le emozioni non sono mai mancate. Dal primo gol nella storia del torneo segnato addirittura da un portiere alla tripletta di un certo Ciccio Caputo, passando per la clamorosa controrimonta della Gear 7 agli 8 gol degli Stallions nella sfida più attesa, oltre alla doppietta di bomber Picci: sì, è successo praticamente di tutto. «Finalmente si inizia perché abbiamo dovuto aspettare un pochettino, c’è stata la Kings World Cup prima, però siamo riusciti a fare il draft e tutto quanto, a realizzare questa struttura veramente importante. – spiega Claudio Marchisio, Head of Competition, in riferimento alla Fonzies Arena, costruita da zero nei pressi del Centro Sportivo Vismara dove si tiene la competizione – È il primo campionato, speriamo non soltanto che sia avvincente come prima edizione, ma anche che da queste squadre possa nascere la futura nazionale italiana per andare a giocarsela in maniera diversa rispetto all’ultima Coppa del Mondo».

Sì perché le cifre sono fondamentali lato aziendale e incuriosiscono i meno avvezzi al mondo della Kings, ma il focus è il campo. Lì, dove a fiancheggiarsi e battagliare ci sono calciatori dilettanti ed ex professionisti (tra gli altri Diego Perotti, Jacopo Sala, Angelo Palombo ed Emiliano Viviano), accompagnati dai presidenti, nonché creatori di contenuti nel mondo social, pronti ad aiutare la propria squadra calciando un rigore per partita. Campo ed emozioni, quelli a cui fa riferimento anche Marchisio: «La parte più interessante è stata vedere negli occhi dei ragazzi, dei presidenti, che c’era tensione. Stiamo parlando di un movimento nuovo, che comunque vuoi o non vuoi ti porta delle tensioni. L’abbiamo visto nella prima partita dove il ritmo è stato buono. È stata già una vittoria, ora vediamo nelle prossime gare e nelle prossime giornate siccome piano piano si carburerà sempre di più».

LE PAROLE DI GERARD PIQUÉ

Chi lo sa meglio di chiunque altro è l’inventore della competizione, ovvero Gerard Piqué, ex difensore, bandiera e leggenda del Barcellona. Lui che unendo sport e spettacolo ha permesso a centinaia di ragazzi che vivono la propria passione nel mondo dei dilettanti di condividere campo e spogliatoio con chi il sogno di diventare un calciatore professionista è riuscito a realizzarlo. Sogno, non a caso, è la parola che usa anche il campione spagnolo: «Penso che per tutti i giocatori che provengono da categorie inferiori lo sia poter giocare contro grandi stelle, leggende di questo sport che partecipano anche alla Kings League. Penso che il livello sia molto buono, la competizione in Spagna è migliorata man mano che è andata avanti. Anche qui accadrà, oggi è stata la prima giornata, bisogna adattarsi un po’ alle regole, ma penso che man mano che il campionato andrà avanti il livello sarà molto, molto buono».

Gerard Piqué durante il pre-show della prima giornata di campionato insieme ai presentatori Agnese Nespoli e Federico Marcone

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Quello di passione percepita dal pubblico italiano, invece, è già sopra la soglia per Piqué: «Ne ho sentita tantissima per il calcio e in questo caso per la Kings. Anche se le regole sono davvero assurde la gente le vive moltissimo. La partita che si è giocata qui ai Mondiali tra Spagna e Italia è stata fantastica, un partidazo in cui l’Italia ha quasi ribaltato la situazione e dove si poteva sentire un’atmosfera davvero pazzesca. Adoriamo la Kings League». E anche l’Italia sembra essersene già innamorata.





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