Radio. DAB: proroga della pubblicazione dei bandi per beauty contest locali di due mesi (dopo la Del. Agcom 22/25/CONS sulla rete 12). Ed ora?

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Giornata intensa, quella del 05/02/2025, con la pubblicazione, in limine litis (nel vero senso del brocardo), della proroga di due mesi della pubblicazione dei bandi per i beauty contest tra i consorzi DAB locali (prevista per oggi), in conseguenza dell’adozione della delibera Agcom 22/25/CONS, datata 22/01/2025 ma messa online in data odierna.

Sintesi

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato oggi la proroga (al 05/05/2025) delle procedure di selezione comparativa per l’aggiudicazione delle reti locali nei bacini di Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia (2 reti), inizialmente prevista per la data odierna.
La decisione è stata assunta, come da noi previsto, dopo la pubblicazione (sempre in data odierna) della Delibera 22/25/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni recante l’avvio del procedimento per la revisione del piano nazionale delle frequenze televisive volta a rimuovere la rete nazionale televisiva n. 12 (Mux 12)

Provvedimenti di proroga

I provvedimenti di proroga della pubblicazione dei bandi per i beauty contest, tutti ovviamente dall’identico contenuto, sono consultabili qui:

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Proroga dei beauty contest figlia della delibera Agcom del 05/02/2025

E’ evidente che la decisione del Ministero delle imprese e del made in Italy consegue all’adozione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della delibera (anticipata da Newslinet settimana scorsa) n. 22/25/CONS, con cui è stato avviato il procedimento di rimozione della rete nazionale DTT n. 12 dal PNAF per la destinazione delle risorse VHF ed UHF rispettivamente ai consorzi DAB ed agli operatori DTT locali.
Il provvedimento dell’Autorità prevede due distinte fasi in vista dell’effettuazione dei nuovi bandi per le attribuzioni dei diritti d’uso disponibili per il DAB ed il DTT.

La relazione tra la proroga dei beauty contest del 05/02/2025 disposta dal Ministero e la delibera 22/25/CONS di Agcom

Ma quale è la relazione tra la proroga al 05/05/2025 dei beauty contest che, a mente degli avvisi di dicembre scorso, avrebbero dovuto essere pubblicati oggi e la delibera n. 22/25/CONS, anch’essa pubblicata oggi, con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato il procedimento per la revisione del piano nazionale delle frequenze televisive volta a rimuovere la rete nazionale televisiva n. 12 (Mux 12) e rendere le frequenze disponibili per pianificare ulteriori reti locali per la radiodiffusione sonora digitale (DAB+) utilizzando le frequenze VHF-III liberate (prima fase) ed incrementare le reti locali DTT con le frequenze UHF in banda IV/V liberate (seconda fase)?

Le premesse

Come sempre è opportuno un recap.
La vicenda trae origine dalla nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 12/11/2024, acquisita in pari data al protocollo dell’Autorità nella quale, da un lato, si evidenziava come nel corso delle procedure di attuazione del PNAF-DAB con il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze alle imprese fosse emerso che in alcuni bacini locali la domanda di frequenze era superiore alla disponibilità rendendo così necessario l’espletamento di selezioni comparative (c.d. beauty contest) tra i consorzi che avevano manifestato interesse per una medesima rete locale e, dall’altro, si chiedeva all’Autorità di valutare possibili soluzioni a tale situazione.

Ridestinazione delle frequenze

Ivi inclusa l’opportunità dell’adozione di una nuova pianificazione nella quale le risorse radioelettriche della banda 174-230 MHz (banda VHF-III) attualmente pianificate per la rete nazionale televisiva n. 12 (o Mux 12) venissero ridestinate al servizio radiofonico digitale in ambito locale.

Reti nazionali DTT sufficienti

Con ulteriore nota del 17/12/2024, il MIMIT aveva ulteriormente chiarito (in riscontro al parere reso dell’Autorità in data 12/12/2024) di “non ritenere necessario procedere all’esecuzione della gara prevista dalla delibera n.25/23/CONS, considerato, da un lato, che anche in base alle rilevazioni dei sistemi di controllo ministeriali appare chiaro che le 11 reti nazionali attualmente in esercizio sono in grado di garantire la continuità dell’offerta televisiva preesistente al refarming e soddisfare le esigenze del mercato, dall’altro lato, che nel corso delle procedure di assegnazione dei diritti d’uso DAB locali è invece emersa la necessità di reperire risorse frequenziali aggiuntive per il servizio radiofonico digitale locale per soddisfare la relativa domanda di capacità trasmissiva da parte dei fornitori dì servizi media radiofonici”.

Rete 12 disponibile

L’Autorità, esaminando le considerazioni del Ministero ha quindi convenuto che “a distanza di oltre due anni dal definitivo switch-off delle reti trasmissive precedentemente operanti in banda 700 MHz e del complessivo riassetto del sistema radiotelevisivo italiano, il comparto nazionale, dopo alcune criticità registrate nella fase di transizione, appare in grado di garantire la continuità dell’offerta televisiva pre-esistente al refarming, offerta che ha visto anche aumentare il numero di programmi diffusi, sebbene siano in esercizio, invece delle 12 reti nazionali pianificate in standard trasmissivo DVB-T2 e codifica HEVC, solo 11 reti nazionali, peraltro operanti, al momento, nei meno efficienti standard DVB-T/MPEG-4“.

Maggiore disponibilità di banda con DVB-T2…

Nell’occasione, Agcom ha altresì rilevato che “l’adozione dello standard DVB-T2, avviata nel 2024, offrirà nuovi spazi di sviluppo della piattaforma DTT rendendo quindi ancor meno “necessario”, nel senso indicato dall’art. 50, comma 8, del TUSMA, l’impegno di risorse della banda VHF-III per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale”.

…al contrario del DAB+

Viceversa, dal punto di vista del servizio di radiodiffusione sonora in DAB+, secondo L’Autorità, “la disponibilità delle frequenze in banda VHF-III attualmente pianificate per la rete nazionale n. 12 (e quindi, in sostanza, la disponibilità per il servizio DAB+ dell’intera banda 174-230 MHz, fatti salvi i vincoli del coordinamento internazionale) consentirebbe di risolvere le situazioni di carenza di risorse evidenziate dal Ministero nella citata nota del 12/11/2024”.

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Destinazione integrale della banda VHF III costituisce razionalizzazione dello spettro

Inoltre, si legge nei considerato della delibera 22/25/CONS, “dal punto di vista dell’attività di pianificazione, la destinazione dell’intera banda VHF-III a un unico servizio di radiodiffusione, nel caso di specie quello radiofonico digitale, costituirebbe una significativa razionalizzazione e un uso più efficiente dello spettro in quanto consentirebbe di prevenire ab origine l’insorgenza di criticità di natura radioelettrica legata alla coesistenza di due diversi servizi di radiodiffusione nella medesima banda di frequenze”.

Sfruttamento della risorsa

D’altra parte, osserva nel provvedimento in esame l’Organo di controllo, “lo spettro radio è una risorsa scarsa per definizione, nonché un bene pubblico dotato di un importante valore sociale, culturale ed economico ed è quindi fondamentale assicurare che le frequenze vengano utilizzate in maniera efficiente ed efficace, come richiesto dalla normativa vigente e in particolare dall’art. 4, comma l, e dall’art. 58, comma l, del Codice nonché dall’art. 50 del TUSMA”.

Le risorse UHF della rete 12 per il potenziamento dei servizi televisivi locali

Peraltro, la mancata assegnazione del Mux 12 non comporta solo il mancato utilizzo di frequenze della banda VHF-III, che potrebbero, come detto, essere proficuamente destinate al servizio radiofonico digitale, ma anche di frequenze della banda UHF-IV/V (470-694 MHz) le quali potrebbero anch’esse essere impiegate per altri scopi, quale ad esempio il potenziamento dei servizi televisivi in ambito locale.

Priorità al DAB

Poste tale premesse, Agcom ha ritenuto opportuno che, “nel contesto delle diverse esigenze sopra illustrate dei comparti radiofonico e televisivo, le attività relative alla pianificazione delle risorse nella banda VHF-III per i servizi DAB+ siano esperite prima di quelle relative alla pianificazione della banda UHF IV/V per i servizi televisivi”.

Le due fasi del riordino

Conseguentemente, Agcom ha deciso di articolare il riordino del quadro regolamentare in materia di spettro radio in due fasi.

Prima fase

La prima fase (prioritaria), oggetto della delibera 22/25/CONS, è diretta, da una parte,  alla revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre di cui alla delibera n. 39/19/CONS, al fine di rimuovere dalla pianificazione televisiva la Rete nazionale televisiva n. 12 e rendere disponibili le relative frequenze.

Integrazione PNAF-DAB provvisorio

Dall’altra, la prima fase della procedura ex Del. 22/25/CONS è volta all’integrazione del Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ di cui alla delibera n. 286/22/CONS, incrementando il numero di reti locali pianificate mediante l’utilizzo delle frequenze in banda VHF-III rese disponibili dall’eliminazione dalla pianificazione della rete nazionale televisiva n. 12.

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Abrogazione della Del. 25/23/CONS

Tale fase, ovviamente, si completa con l’abrogazione della delibera n. 25/23/CONS recante “Nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze pianificate per la rete nazionale n. 12 del servizio di radiodiffusione digitale terrestre”.

Seconda fase

La seconda fase, oggetto di un autonomo e diverso procedimento da avviare al termine di quello di cui alla prima fase è diretta alla revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre di cui alla delibera n. 39/19/CONS, allo scopo di incrementare il numero di reti locali pianificate mediante l’utilizzo delle frequenze in banda UHF-IV/V rese disponibili dall’eliminazione dalla pianificazione della rete nazionale televisiva n. 12.

Nuovo regolamento per diritti d’uso UHF a network provider locali

E, ovviamente, all’adozione di un regolamento per il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze in banda UHF-IV/V pianificate per le reti locali.

Le previsioni della delibera 22/25/CONS

Conseguentemente, Agcom, attraverso la delibera 22/25/CONS ha avviato il procedimento volto alla revisione del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze di cui alla delibera 39/19/CONS per rimuovere la rete DTT n. 12, integrare il PNAF-DAB di cui alla delibera 286/22/CONS con le risorse VHF III provenienti dalla rete nazionale smembrata e ad abrogare la delibera 25/23/CONS, recante la nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso della dodicesima rete.

180 gg

Il procedimento si concluderà entro 180 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul sito web dell’Autorità (avvenuta il 05/02/2025), fatte salve le sospensioni per lo svolgimento di consultazioni pubbliche e per le richieste di informazioni e documenti. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’Autorità con determinazione motivata (qui per consultare il documento integrale in pdf).

Cosa succederà entro il 05/05/2025

Ora, il combinato disposto dei due provvedimenti comporta che, con ogni probabilità, prima del nuovo termine per la pubblicazione dei bandi per i beauty contest (fissato dalla proroga al 05/05/2025), la provvista delle frequenze VHF della rete 12 a favore del DAB potrà, quand’anche attraverso uno sfruttamento transitorio delle risorse (altamente probabile considerato che difficilmente Agcom riuscirà a completare l’iter di competenza entro il 05/05/2025), evitare l’effettuazione di scelte dolorose che potrebbero impedire ai consorzi soccombenti nelle denegate procedure competitive di proseguire l’attività.

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L’insidia

Ciò sempre che dietro l’atteso annuncio dello smembramento della rete 12 non si celi una pericolosa insidia per i consorzi DAB locali.

Cui prodest?

La provvista frequenziale VHF III derivante dalla rete 12 determina infatti la disponibilità di 4 blocchi per gli usi DAB. Per risolvere le due questioni vitali per il comparto, i quattro blocchi dovranno però essere integralmente destinati ai consorzi locali e non già a quelli nazionali, che, essendo tre, hanno già a disposizione una risorsa ciascuno.

Le esigenze dei consorzi DAB locali

Le necessità delle radio areali per numero di soggetti e tipologia di servizio impongono che i 4 blocchi delle frequenze VHF sopravvenuti dalla cancellazione dal PNAF-DTT della rete nazionale n. 12 siano tutti destinati e sfruttati dai consorzi locali sia per evitare i beauty contest oggi prorogati, sia per conseguire quella differenziazione contenutistica che, pur inizialmente regolamentata, si è (nel silenzio) persa per strada.

La richiesta RAI

Sennonché, sulla destinazione dei blocchi delle frequenze VHF derivanti dallo smembramento della rete 12 aleggia la richiesta della RAI di disporre di ulteriori risorse frequenziali, resa nota da Newslinet ad ottobre 2024.

Richiesta incomprensibile

Una pretesa, quella di RAI, bollata dagli operatori di rete locali come incomprensibile, considerata l’indifferenza palesemente fin qui mostrata dalla concessionaria pubblica nei confronti della diffusione digitale via etere.

RAI indifferente al DAB. Fino ad ora

Nonostante la disponibilità di un diritto d’uso pieno (quand’anche oggetto di ricorso al TAR perché RAI ambiva a quello attribuito al consorzio privato Eurodab Italia), l’ente televisivo pubblico ha, infatti, fin qui attivato un numero esiguo di impianti DAB+, che l’hanno relegata ad una dimensione ultraregionale più che pienamente nazionale (come per gli altri due consorzi). Praticamente una superstation, anziché una rete nazionale.

Paradosso

Sarebbe quindi paradossale che le istanze dei consorzi DAB locali non trovassero pieno accoglimento per assecondare le richieste di RAI che fin qui, per voce del suo ex a.d. (ed attuale d.g.) Roberto Sergio, ha mostrato di credere molto di più nelle soluzioni OTT (che consentono tranquillamente ogni forma di differenziazione) che nella radiodiffusione sonora in tecnica digitale. (G.M. per NL)

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