Sono riprese al Senato, in 8ª Commissione del
Senato (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), le audizioni
nell’ambito dell’esame del disegno di legge n.
1309 recante “Interpretazione autentica in materia
urbanistica ed edilizia”, anche noto come “Salva
Milano“.
Lo scorso 4 febbraio sono stati ascoltati i
rappresentanti del CNAPPC, di
UNITEL, di Confindustria
Assoimmobiliare, di Aspesi, di
Confedilizia, del CNI e di altri
soggetti. Interessante è l’intervento del Geom. Salvatore
Di Bacco del Comitato scientifico di
UNITEL (Unione Nazionale Italiana Tecnici
Enti Locali), che si è concentrato sulle criticità
della normativa vigente e sulle necessità di una
revisione complessiva del Testo Unico dell’Edilizia
(TUE), al fine di superare le incertezze
interpretative che caratterizzano il settore.
Testo Unico Edilizia: necessaria una riforma strutturale
UNITEL ha preliminarmente sottolineato la
necessità di una riforma organica del TUE,
evidenziando come le continue modifiche e
stratificazioni normative abbiano generato confusione e
incertezza applicativa. Dopo oltre vent’anni dalla sua
entrata in vigore, il d.P.R. n. 380/2001 necessita
di un intervento complessivo che consenta di
armonizzare le discipline relative alla
ristrutturazione edilizia, alla
rigenerazione urbana e alle pratiche
autorizzative.
Il ddl “Salva Milano” si inserisce in questo
contesto, tentando di dare un’interpretazione
autentica per la corretta applicazione
dell’articolo 41-quinquies, primo comma, della Legge
urbanistica (Legge n. 1150/1942), che individua i limiti
di volumi e altezze delle costruzioni nell’ambito del territorio
comunale.
Un tentativo che, secondo UNITEL, tuttavia rischia
di amplificare le incertezze anziché risolverle,
in assenza di un quadro normativo più chiaro e
stabile.
Demolizione e ricostruzione: una questione aperta
Uno dei temi centrali affrontati durante l’audizione riguarda la
definizione di “ristrutturazione edilizia” in
relazione agli interventi di demolizione e
ricostruzione. L’attuale formulazione normativa ha
generato interpretazioni contrastanti, portando a
pronunce giurisprudenziali che, in alcuni casi, hanno assimilato
tali interventi a nuove costruzioni, con
conseguenze rilevanti in termini di distanze,
oneri urbanistici e titoli
abilitativi.
Secondo UNITEL, il ddl “Salva
Milano” cerca di fornire un’interpretazione
autentica dell’istituto, stabilendo che gli interventi di
demolizione e ricostruzione possano qualificarsi come
ristrutturazione edilizia anche in presenza di
modifiche a sagoma, prospetti,
sedime e caratteristiche
planivolumetriche. Tuttavia, restano nodi critici
irrisolti, come la necessità di mantenere il
vincolo volumetrico e il rispetto delle procedure
abilitative stabilite dalla normativa
regionale e dagli strumenti urbanistici
comunali.
Rigenerazione urbana: la necessità di un quadro normativo
univoco
UNITEL ha inoltre evidenziato come il tema
della rigenerazione urbana sia disciplinato in
modo frammentario e disomogeneo tra le diverse
normative regionali. L’assenza di una definizione chiara e
condivisa a livello nazionale ha prodotto una molteplicità
di approcci normativi, rendendo difficile l’attuazione di
politiche urbanistiche efficaci.
L’associazione ha quindi auspicato un intervento
normativo che riordini la materia,
garantendo uniformità applicativa su tutto il
territorio nazionale e chiarendo la distinzione
tra ristrutturazione edilizia,
riqualificazione e rigenerazione
urbana.
Il documento depositato al Senato
Molto interessante è il documento depositato da
UNITEL in Commissione, che si compone dei seguenti
paragrafi:
- Premesse e considerazioni generali
- a. Testo Unico dell’Edilizia. Necessita di una riforma organica
e strutturale. - b. Disegno di legge 1309/2024. Relazione illustrativa.
- c. Disegno di legge 1309/2024. Finalità.
- d. Sulla rigenerazione urbana. Considerazioni.
- a. Testo Unico dell’Edilizia. Necessita di una riforma organica
- Esame del testo. Osservazioni, rilievi, criticità e proposte
emendative- a. Art. 1 (premessa ed esame del corpus normativo)
- Conclusioni UNITEL
Tra i contributi si segnalano:
- “Demolizione e ricostruzione (c.d. demo ricostruzione) e
ristrutturazione edilizia: appunti per una ricostruzione tra
normativa, prassi e giurisprudenza (penale e amministrativa)” a
cura dell’Avv. Andrea Di Leo; - “Sulla rigenerazione urbana e definizione di Ristrutturazione
edilizia dell’art. 3, comma 1, lettera d) DPR 380/2001” a cura
dell’Avv. Roberto Ragone.
Conclusioni: il ruolo centrale dei tecnici comunali
Nelle sue conclusioni, UNITEL ha ribadito il
ruolo cruciale dei tecnici comunali nella gestione
delle procedure edilizie e urbanistiche. La mancanza di
strumenti normativi chiari e coerenti rende il loro
compito particolarmente complesso, esponendoli a
responsabilità e incertezze
interpretative.
L’associazione ha quindi rinnovato la propria disponibilità
a collaborare con il legislatore per la definizione di un
quadro normativo più chiaro ed efficace, in grado
di garantire la certezza del diritto e di
supportare una corretta pianificazione
urbanistica.
L’auspicio è che il ddl “Salva Milano” non si
traduca nell’ennesima norma di interpretazione
controversa, ma rappresenti un passo verso una
riforma più ampia e strutturata dell’intero
sistema edilizio e urbanistico nazionale.
In allegato il documento depositato agli atti.
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