Galleria “Passo del Lupo”, solo 400 metri di interventi in 6 anni. “Così ce ne vorranno altri 10”. La proposta: nuovo tunnel e lavori di notte

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di Giuseppe Zingarelli

Il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agostinelli, e il consigliere alla Regione Puglia, Antonio Tutolo, hanno organizzato lo scorso 3 febbraio a San Bartolomeo in Galdo un incontro per discutere le annose problematiche correlate ai lavori di messa in sicurezza della galleria “Passo del Lupo”. Il tunnel è dislocato per circa 900 metri nell’agro del comune di Volturino (Foggia), e per i rimanenti 400 metri nell’agro del comune di Volturara Appula (Foggia). L’importantissima infrastruttura fu realizzata circa 50 anni fa ed è tra le più importanti del Sud Italia. Situata al 33esimo chilometro della SS17 dell’Appennino Appulo-Sannita, Foggia-L’Aquila, vitale arteria di collegamento interregionale tra la Puglia, il Molise e la Campania, il tunnel in questione consente il collegamento “interno” in direzione della Capitale. Il 7 maggio 2024, 36 sindaci firmarono congiuntamente una missiva inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nonchè al Compartimento ANAS-Regione Puglia e alla Prefettura di Foggia, per chiedere la verifica della compatibilità legata alle lunghe interdizioni del tunnel con le molteplici e fondamentali esigenze del territorio. In tal modo la solerzia dei 36 “Primi Cittadini” fu premiata. Essi riuscirono ad ottenere due importanti “interlocuzioni”. Entrambe ebbero luogo a Foggia, presso ‘Palazzo Dogana’. Un primo confronto, era il 10 maggio 2024, si ebbe tra i sindaci e gli ingegneri responsabili dell’ANAS Puglia, Vincenzo Marzi e Roberto Sciancalepore. La successiva riunione, il 9 settembre 2024, registrò anche la partecipazione dei senatori Fallucchi e Matera, i quali, in sintonia alle richieste avanzate dagli stessi “Amministratori” assunsero l’impegno di portare la questione sui tavoli governativi. La galleria “Passo del Lupo” da tempo è un vero e proprio caso nazionale. Un caso nazionale cui si rapporta un record da “Guinnes dei primati”. È l’unica galleria in Italia avente lunghezza inferiore a due chilometri – misura tra 1.295 e 1.373 metri – che l’ANAS Spa, Gruppo FS italiane, dopo oltre 6 anni di lavori a ‘singhiozzo’, non ancora riesce a riadeguare strutturalmente e riammodernare secondo gli standard di sicurezza previsti dalle vigenti normative, nonostante abbia disposto per essa “innumerevoli” ordinanze di interdizione veicolare. Un record non certo invidiabile. Non solo per l’Azienda stessa, ma anche per l’immagine del nostro Paese.

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I lavori ebbero inizio il 27 novembre 2018, dopo numerose segnalazioni indirizzate all’Ente gestore. Da quella data le preoccupazioni dei sindaci e dei cittadini dei Monti Dauni versante Molise e delle comunità del Basso Fortore sannita e molisano, si trasformarono in un vero e proprio incubo. Chiusure prolungate provocarono una marea di disagi e difficoltà. Gli esercenti di piccole attività commerciali, attività di ristorazione, piccole trattorie, bar, nonché i titolari delle piccole imprese lamentarono consistenti flessioni di introiti e spaventose contrazioni di fatturati. Vibrate proteste, palesi malcontenti, dure contestazioni e manifesti dissensi, fungevano da segnale che preannunciava l’imminente collassamento delle economie della zona. Tutte queste problematiche sono inevitabilmente riemerse nel corso della riunione tenutasi a San Bartolomeo in Galdo, comune di circa 4.000 abitanti, in provincia di Benevento. I numerosi sindaci intervenuti al dibattito in rappresentanza delle tre regioni interessate, Puglia, Molise e Campania, hanno manifestato l’intento di adottare una precisa e definita strategia d’azione. Coordinarsi in tal senso anche in prospettiva futura offre loro uno strumento per programmare nuovi incontri con esponenti di Governo, parlamentari ed esponenti politici delle tre Regioni. I sindaci intervenuti hanno esplicitamente ribadito il loro pensiero: “Non sono più accettabili ritardi e lentezze da parte dell’ANAS. L’Ente non può continuare a prospettarci un cronoprogramma che noi in passato abbiamo più volte pazientemente condiviso verificando il mancato rispetto dei tempi stabiliti dal cronoprogramma. I risultati sono sotto i nostri occhi. Dopo 6 anni di lavori sono stati completati appena 420 metri di galleria. Continuando così occorreranno oltre 10 anni per completare e mettere in sicurezza la galleria. Non è più possibile da parte nostra continuare a tollerare simili ritardi”. Il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agostinelli, che rappresenta anche i comuni di Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Valfortore, Foiano di Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone in Valfortore, Paduli, San Giorgio La Molara e San Marco dei Cavoti, ha ribadito con fermezza: “Da quando sono iniziati i lavori di riadeguamento strutturale della Passo del Lupo stiamo vivendo un dramma. Dobbiamo continuare a maturare una prospettiva unitaria. Ci siamo riuniti per ascoltare l’opinione di ciascuno e condividere tutti insieme una comune strategia di azione. I nostri territori e le nostre comunità stanno soffrendo da tempo i ritardi dei lavori in galleria. Il tunnel, concordiamo tutti, va messo in sicurezza ma l’ANAS deve mostrare organizzazione e concretezza. Non vogliamo uno scontro campale del territorio con ANAS e Governo. Però, sia ben chiaro, in qualità di sindaci dobbiamo pur tutelare i diritti dei nostri cittadini e delle comunità che rappresentiamo”.

Il sindaco di Pietramontecorvino, Leonardo Zuppa, è intervenuto, ribadendo: “Ho sollecitato le autorità politiche ed ho ricordato alla senatrice Anna Maria Fallucchi e al senatore Domenico Matera di dover intervenire sulla questione del tunnel perchè è di vitale importanza per i nostri paesi e per le nostre economie. Non abbiamo altra via da percorrere. Dobbiamo essere compatti. Le nostre sono zone interessate anche da dissesti idrogeologici. Dobbiamo non solo agire ma anche reagire. Lo faremo chiedendo fermamente la tutela dei nostri diritti”. Così Luigi Piacquadio, sindaco di San Marco la Catola (Foggia): “Abbiamo atteso a lungo. Ci sono dei tempi per effettuare i lavori e questi tempi vanno rispettati. Noto però che ANAS ha ampiamente disatteso il cronoprogramma prospettatoci. Mi chiedo, allora, il problema è tecnico, politico o economico?”. Vincenzo Zibisco, sindaco di Volturara Appula (Foggia): “Il tunnel è stato chiuso troppe volte in 6 anni. I problemi che affliggono la galleria sono tanti, infiltrazioni di acque, assenza di impianto antincendio, inadeguatezza dell’impianto luci, spaccature e fessurazioni nella volta. L’ANAS deve rispettare un contratto programmatico che va finanziato. Purtroppo si sta prospettando anche un altro problema. I tecnici si sono accorti che il viadotto ‘Montagano’, ubicato subito dopo l’uscita dalla galleria viaggiando in direzione Campobasso, ha grossi problemi alle travi. In altre parole si deve procedere alla sostituzioni delle travi. È un intervento di sostituzione non di consolidamento e ciò arrecherà ulteriori problemi di viabilità al collegamento Foggia-Campobasso. Certamente andremo incontro a nuove chiusure. Così ci vorranno anni per terminare i lavori all’interno del tunnel. Lo studio di fattibilità della bretella alternativa condotto da ANAS ha escluso la sua realizzazione. In questi anni siamo stati danneggiati notevolmente. La prospettiva potrebbe essere anche quella di chiedere la realizzazione di una nuova galleria da consegnare alle nuove generazioni. I costi oscillano tra i 90 e i 100 milioni di euro. Considerando il rapporto costi-benefici potrebbe anche essere una soluzione definitiva ad un problema che sta seriamente mettendo a rischio lo sviluppo del nostro territorio”. Il sindaco di Casalnuovo Monterotaro (Foggia), Pasquale Codianni, ritiene sia in atto un vero e proprio ‘allarme rosso’: “Hanno lavorato un anno per realizzare poco più di 400 metri di galleria. Economie, autotrasportatori, piccole aziende, cittadini ed automobilisti sono coinvolti in questo disastro. Noi sindaci subiamo puntualmente le proteste e le pressioni dei nostri cittadini quando la galleria viene interdetta al traffico. La politica non può più tardare. Ha il dovere di dare una risposta concreta alle molteplici problematiche generate dalle prolungate interdizioni del tunnel. Stiamo rischiando non solo un naufragio sociale ma al contempo ci stiamo giocando anche le ultime possibilità di imprimere una prospettiva di sviluppo e di decollo al nostro comprensorio”.

Anche il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti, ha espresso le sue preoccupazioni: “L’ANAS ci ha preso in giro fino ad oggi, mettendo tutti noi sindaci in cattiva luce ed esponendoci alle critiche e alle proteste dei nostri cittadini. Troppi ritardi. Tre soli operai che lavorano all’interno della infrastruttura sono davvero pochi. Pergiunta l’ANAS ha anche sbagliato progetto. Non si dovevano installare le centine metalliche. Ci sono tecniche più avanzate. Inoltre, laddove i lavori sono stati terminati, paradossalmente si riscontrano nuove ed ancor piu consistenti infiltrazioni di acqua, con la formazione di evidenti rivoli che ristagnano lungo i bordi laterali del tunnel. Completare 400 metri di galleria in 6 anni ci prospetta tempi biblici per il completamento della stessa. A mio avviso, lavorare di notte e aprire di giorno è l’unica soluzione per uscire da questa ‘empasse’. Da ora in avanti mi schiererò per tutelare con fermezza i diritti dei cittadini e del territorio. Sono inaccettabili i ritardi di Anas e di chi deve finanziare il completamento dei lavori di riqualificazione strutturale della galleria”. Il sindaco di Macchia Valfortore, Gianfranco Paolucci, in rappresentanza del Molise, ha confermato la ‘necessità’ di intraprendere una legittima azione comune: “Non vi sono dubbi. La lentezza dei lavori nella ‘Passo del Lupo’ ha avuto ricadute e ripercussioni negativissime sulle comunità e sulle economie del nostro territorio. Ho fondati timori per il futuro. Dovremo predisporci a soffrire e a lottare. Le lunghe chiusure del tunnel dettate dalla necessità di consentire la manutenzione straordinaria da parte dell’ANAS ci inducono a considerare che la fondamentale arteria di collegamento ‘superveloce’ Foggia-Campobasso e la stessa galleria permettono di raccordarsi anche alla Regione Abruzzo e alla Regione Lazio, collegandoci direttamente a Roma. Ci sono numerosi autotrasportatori provenienti da Isernia e dall’Abruzzo che transitano nelle nostre zone. Gli interessi in gioco sono notevoli. In quanto non sono localizzati soltanto nella zona del basso Fortore sannita, del basso Fortore molisano e nel territorio della provincia di Foggia, ma si espandono in un’area territoriale assai più vasta, influenzando il respiro di economie importanti che, a loro volta, sono vitali per il territorio e per le piccole realtà produttive presenti in esso. Sono in gioco interessi di gran lunga superiori. È vero. Noi non siamo dei tecnici. Non possiamo interferire o influenzare scelte tecniche. Siamo però sindaci e la gente ci sta dicendo da tempo ‘fate qualcosa’. L’idea della bretella va abbandonata come anche quella di dover dirottare i mezzi ‘leggeri’ e ‘pesanti’ nelle strade dei piccoli perchè non sarebbero in grado di sopportare ‘flussi veicolari’ di tale portata e intensità. È vero. Non siamo ingegneri. Siamo sindaci e in questa veste, dobbiamo pretendere che l’ANAS debba organizzarsi in modo più efficente e rigoroso. Non più con pochissimi operai che lavorano all’interno della infrastruttura”.

Presente al dibattito il consigliere regionale Antonio Tutolo, capogruppo di “Per la Puglia”. Tutolo ha rimarcato di aver già previsto in passato che l’ANAS non avrebbe più realizzato, come promesso ai sindaci, la viabilità “alternativa”. Una bretella stradale di raccordo che, aggirando la galleria ‘Passo del Lupo’, avrebbe permesso ai soli mezzi leggeri di raccordarsi con la SS17 anche con il tunnel interdetto al transito veicolare. Causa ostativa di ciò la configurazione goemorfologica del terreno che obbligava a realizzare un tracciato con una pendenza eccessiva. Anche Tutolo ha proposto la costruzione di una moderna galleria, prospettando all’ANAS la necessità di attivare turnazioni notturne per mantenere aperto durante il giorno il collegamento Foggia-Campobasso. Così Tutolo: “Ritengo sia opportuno interdire il tunnel dalle ore 22, lavorando durante la notte, fino alle ore 6 del mattino. Solo in tal modo verrebbe assicurata, senza eccessive ricadute, la percorrenza diurna della SS17 Foggia-Campobasso. I tempi sono maturi per realizzare una nuova infrastruttura. I costi per realizzarla potrebbero non essere così onerosi al cospetto delle cifre che si stanno sostenendo per non dare efficaci soluzioni ai problemi strutturali che la ‘Passo del Lupo’ tuttora presenta”.

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