Per provare a scoraggiare le rapine di ogni forma e risma, gli accorgimenti da parte delle Forze dell’Ordine sono stati tantissimi e, anche in questo caso, di molteplice forma, da quelli più comuni, come le telecamere piazzate nelle vicinanze dei punti più eventualmente interessati a questo tipo di attività illecite come banche, centri commerciali e simili, oppure il rafforzamento delle risorse che si occupano di sventare le rapine. Uno di quelli che hanno maggiormente preso piede è invece certamente quello del getto di inchiostro indelebile, o quasi, che viene riversato sulle banconote nel caso di rapine ai bancomat, che le rendono pressoché inutilizzabili, ma una banda ha provato a riciclarli nei casinò in Svizzera.
E’ andata male ad una gang olandese
Il nuovo episodio facente capo alla, chiamiamola così, specialità di cui vi stiamo dando conto, è capitato a pochi passi dal nostro Paese, in territorio svizzero, dove una piccola gang di ragazzi poco più che ventenni, credeva di farla franca portando avanti e indietro dei soldi rubati, fino a quando non li hanno clamorosamente beccati nel corso di un controllo.
L’episodio è molto simile ad altri accaduti da qualche anno a questa parte e l’iter è sempre piuttosto comune, visto che, l’azione dalla quale esso parte è sempre e comunque criminale.
In questo caso parliamo di 7 ragazzi olandesi, che, a più battute, avevano piazzato dei colpi importanti in alcuni dei Bancomat svizzeri, facendoli saltare in aria e intascando la refurtiva che era spesso piuttosto corposa, ma il problema da evitare non era tanto questo, che, seppur rischioso, si basava, sull’abilità dei Lupin arancioni, quanto il fatto che, dopo, si presentava quello di dover riciclare il denaro ormai quasi del tutto inutilizzabile per via dell’inchiostro fuoriuscito dai meccanismi di annullamento delle banconote, attraverso il sistema del getto su di esse.
I soldi che vengono da lontano, Bancomat presi di mira
Nonostante il gruppo fosse giovane e, penserete, inesperto, alcuni dei modi che i ragazzi olandesi utilizzavano, ha fatto pensare a gente tutt’altro che sprovveduta, visto che le banconote di cui stiamo parlando, circa 400.000 Franchi Svizzeri, erano frutto di un paio di colpi messi a segno nel corso del 2002, nel Cantone di Basilea Campagna.
La notizia è stata resa nota grazie al quotidiano svizzero TagesAnzeiger, che ha anche inquadrato una pratica piuttosto comune, quella di far saltare in aria i Bancomat, che conta qualcosa come 300 casi dal 2018 ad oggi!
La provenienza di questi malviventi è quasi sempre olandese o rumena ed è spesso difficile risalire ad essi.
La pulizia delle banconote nei casinò svizzeri
Eppure, come sempre accade, qualcuno deve avere esagerato, pensando di poterla fare franca a buon mercato e iniziando una spola tra la propria nazione e la Svizzera, portando con sé parte delle banconote frutto delle rapine.
Il problema gigantesco per tutti e sette i componenti della banda criminale, è che il tentativo di pulizia delle banconote dall’inchiostro indelebile, è stato goffo e poco riuscito e, pensando di essere più furbo di ogni altro essere vivente, una volta entrato al Casino di Zurigo, uno di essi ha richiesto una carta di pagamento cashless che ha ricaricato ad un terminale, che, a suo parere, non avrebbe mai scoperto il misfatto.
La cosa è andata bene un paio di volte, e la ripulitura è andata alla grande nei primi due casi, per un totale di 18.500 Franchi e 53.800 Franchi. Evidentemente poco esperto di giochi al Casinò, il malvivente ha perso delle cifre irrisorie al tavolo, per poi ritirare tutto alla Cassa.
Visto il trionfale esordio, alcuni esponenti della banda hanno provato a fare la stessa cosa al Canton Sciaffusa, dove però qualcosa deve essere andato storto, perché i modelli dei terminali di quel casino erano più datati rispetto a quelli di Zurigo, ma evidentemente più efficaci, visto il riconoscimento della banconote sempre rigettate dalla macchina.
Fine della storia
La banda ha così deciso di tornare a Zurigo dove era accolta in maniera più amichevole, ma il quarto tentativo, tra quelli scoperti dalla polizia svizzera, è stato quello fatale, poiché lo stesso ragazzo dell’episodio del Canton Sciaffusa, viene fermato e arrestato.
Il resto della banda, non contento, ha fatto passare un paio di settimane ed è tornato ancora una volta sul luogo del delitto ed è stata sgominata sul posto, per una refurtiva complessiva di 200.000 Franchi e 400.000 con quelli già utilizzati e/o recuperati dalle Forze dell’Ordine.
Tutti loro hanno parlato di un unico manovratore sulle loro teste che minacciava la banda, intimando essa di recuperare la maggior parte dei soldi, così da riciclarli per attività lecite.
Rapine e ricilaggio nei casinò: le condanne
L’imputato principale, il primo di cui vi abbiamo dato conto, è stato condannato a 15 mesi di reclusione, pena sospesa dalla dal Tribunale Federale che ha deciso l’espulsione dalla Svizzera per 5 anni.
La stessa Corte ha respinto la causa civile da parte del Casino di Zurigo, adducendo al fatto che un sistema di identificazione delle banconote, non può essere tale da essere superato con così tanta facilità da qualsiasi male intenzionato, accusa rispedita al mittente dalla direzione del casino che si è detta certa della bontà dei propri sistemi, comunque revisionati e messi ora sotto controllo dal personale di sicurezza della Casa da Gioco.
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