Dal pallone ai botti il passo è stato brevissimo. Non c’è pace per i residenti e i commercianti di piazza Santa Croce che oltre alle partite di calcio organizzate dagli scugnizzi del quartiere nel «salotto buono» di Torre del Greco, sono costretti a sopportare anche i rumori dei fuochi esplosi come se fosse capodanno.
Protagonisti, ancora una volta, i ragazzini lasciati a se stessi da genitori troppo distratti a fare altro. Nugoli di bambini e gruppi di adolescenti, a qualsiasi ora del giorno e della notte, giocano a pollone ignorando il passaggio di anziani e di mamme con neonati al seguito; urlano, insultano, sputano, ascoltano musica a tutto volume e, con la compiacenza degli adulti di riferimento, si atteggiano a padroni della strada.
Il degrado
Ma non è di soli schiamazzi che lentamente sta morendo la piazza: moto parcheggiate sui marciapiedi e auto in divieto di sosta, mostrano il volto peggiore di questa città ai turisti che arrivano con valigie e trolley al seguito per raggiungere i bed e breakfast della zona. Un degrado urbano che va di pari passo con il degrado morale e civile di cui nessuno sembra accorgersi. «All’assenza totale delle istituzioni», dice Giovanna D’Urso, titolare di una gioielleria in piazza Santa Croce e volontaria della basilica, «si aggiunge la completa latitanza della società civile. C’è da chiedersi: noi che alternativa diamo a questi ragazzi? Io rispondo: il vuoto, il deserto. Ma sarebbe bello se ognuno di noi potesse simbolicamente adottare un bambino di piazza Santa Croce per dare loro la possibilità di guardare il mondo da un’altra prospettiva. Vedo qui, per strada, bambini di tre o quattro anni che vengono, da soli o accompagnati da ragazzini poco più grandi, a giocare. I genitori, giovani a loro volta, disoccupati e senza istruzione, vivono di social, di giochi online e soldi facili: un esempio nefasto che si tramanda di generazione in generazione. Tra qualche anno, i bimbi di oggi, saranno genitori disattenti e incapaci di dare consigli positivi. Ma così non ne usciamo più».
Zero controlli
Intanto, potrebbe contribuire a migliorare la situazione, la presenza in piazza delle forze dell’ordine con il pattugliamento costante della zona e il rispetto delle regole del vivere civile e dei divieti di sosta. «La piazza e le strade più deserte o abbandonate», aggiunge Giovanna D’Urso, «devono essere presidiate anche con manifestazioni culturali e istruttive. Spero che a dicembre, in occasione delle festività natalizie, si organizzino almeno dieci eventi in questa zona, così da far vedere cose diverse a chi è abituato ad avere davanti esempi negativi». Insomma, presidiare e illuminare la piazza, aprire i negozi e ripopolare i luoghi degradati potrebbe essere la strada da percorrere.
Progetti ai quali anche l’amministrazione comunale sta lavorando: il sindaco Luigi Mennella per riqualificare la zona, sta programmando la realizzazione di un borgo del corallo da allestire nelle botteghe che si trovano tra corso Umberto, via Vincenzo Romano e piazza Santa Croce. «A breve arriveranno diciannove agenti di polizia municipale», dice il sindaco, «e questo ci permetterà di garantire più controlli. Ma stiamo anche lavorando ad un ampio programma di potenziamento del sistema di videosorveglianza per garantire interventi immediati».
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