Tornerà com’era nel progetto di
Luigi Vanvitelli lo spazio dell’Appartamento della Regina alla
Reggia di Caserta. Con la rimozione del solaio della Sala della
Gloria costruito tra il 1930 e il 1940, sono infatti partite al
Palazzo Reale patrimonio dell’Unesco le opere che mirano a
restituire dignità agli ambienti del Piano reale trasformati nel
corso del Novecento. Il via ufficiale ai lavori è stato dato
dalla direttrice generale della Reggia Tiziana Maffei con
l’avvio simbolico della pinza demolitrice.
Tra il 1930 e il 1940, per incrementare le superfici utili al
piano secondo del Palazzo Reale, venne creato un piano
intermedio, furono ridotte le altezze di quattro delle cinque
anticamere, della Sala del Trono e della Gran Galleria. Con
l’avvio dei lavori, la volta della Sala della Gloria, finora
occultata da quell’ammezzato, tornerà visibile così come nella
sua conformazione originaria progettata da Luigi Vanvitelli. È
la prima operazione di questo genere realizzata dal Museo, in
ambienti fino a non molto tempo fa destinati ad altri utilizzi
da enti e istituzioni differenti.
“Questo cantiere – afferma Tiziana Maffei – rappresenta un
tassello molto importante nell’opera di restituzione della
memoria e dell’eredità del Maestro Vanvitelli. La Reggia, sin
dalla sua costruzione, è stata asservita a molteplici funzioni e
spesso assoggettata alle esigenze del momento, senza che sia
stato tenuto nella debita considerazione non solo il valore
simbolico di questo luogo ma ancor più la qualità spaziale e
compositiva della fabbrica vanvitelliana. Queste scelte, che
oggi appaiono incomprensibili, possono solo essere storicizzate
e speriamo superate una volta per tutte cercando di riallacciare
i fili persi tanti anni fa e ponendo rimedio all’estremo, e a
volte violento, pragmatismo subito. Auspichiamo che la Reggia di
Caserta non sia più contenitore dalle grandi superfici ma
suggestione unica dell’ingegno e della visione umana”.
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