Attenzione alle implicazioni della legge 162/2024, recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal prossimo 22 novembre, perché mira a rendere il mercato italiano più attraente per investimenti per startup, offrendo un quadro normativo favorevole all’innovazione e incentivando sia il capitale pubblico sia quello privato a supportare le imprese innovative.
La legge considera startup innovative quelle definite dal decreto-legge 179/2012 (come, ad esempio, società di nuova costituzione con requisiti di innovazione e tecnologia), mentre le PMI innovative sono invece le piccole e medie imprese con caratteristiche innovative, definite dal decreto-legge 3/2015.
Incentivi fiscali per investimenti
Gli investitori in startup e PMI innovative beneficiano di una detrazione fiscale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche. Nel caso in cui questa detrazione superi l’imposta dovuta, l’eccedenza si converte in un credito d’imposta che può essere utilizzato nelle dichiarazioni dei redditi successive.
L’incentivo fiscale è retroattivo per investimenti a partire dall’anno successivo al 31 dicembre 2023.
La misura è finanziata con 1,8 milioni di euro annui dal Fondo per interventi strutturali di politica economica a partire dal 2025.
Patrimonio destinato e supporto al mercato dei capitali
La legge mira a sviluppare il mercato italiano dei capitali attraverso il Patrimonio Destinato, istituito per sostenere le imprese con interventi di capitalizzazione.
Il Patrimonio Destinato può ora investire in organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) italiani, gestiti da società autorizzate. Questi fondi devono investire prevalentemente in società italiane di media e piccola capitalizzazione (fatturato sotto i 50 milioni di euro).
Gli investimenti sono destinati principalmente a azioni e titoli di società italiane, inclusi titoli di Stato italiani e titoli emessi da Stati membri della zona euro, per ottimizzare il rischio di liquidità.
La partecipazione del Patrimonio Destinato negli OICR è limitata al 49%, richiedendo che il resto sia sottoscritto da co-investitori privati, per incentivare il coinvolgimento del capitale privato alle stesse condizioni.
Esenzione fiscale per Fondi di investimento in innovazione
Per promuovere gli investimenti nei fondi che supportano le startup e le PMI innovative, i redditi da capitale percepiti da persone fisiche tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) sono esenti dalle imposte sui redditi, purché investano principalmente in start-up o PMI innovative.
L’esenzione si applica agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2025 e le partecipazioni devono essere mantenute per almeno tre anni.
Modifiche per agevolazioni agli investimenti
La legge apporta modifiche all’articolo 14 del decreto-legge 73/2021, ampliando l’esenzione fiscale per i redditi generati da investimenti in startup e PMI innovative per chi rispetta i criteri UE sugli aiuti di Stato.
Inoltre, gli investimenti in fondi che supportano l’innovazione e la capitalizzazione delle PMI italiane ricevono incentivi, sempre in conformità alle direttive europee.
Modifiche alla legislazione finanziaria
La legge modifica il testo unico in materia di intermediazione finanziaria, aumentando da 25 a 50 milioni di euro il limite di capitalizzazione per le imprese che possono beneficiare di alcune agevolazioni.
Questo consente a un numero maggiore di imprese di accedere a fondi e investimenti.
Anagrafe nazionale delle ricerche
Per promuovere la ricerca e l’innovazione, il Ministero dell’Università e della Ricerca stabilirà i criteri per registrare i laboratori di ricerca pubblici e privati nell’Anagrafe Nazionale delle Ricerche.
I dati relativi a progetti e finanziamenti di ricerca pubblica saranno resi accessibili, rispettando le norme sulla privacy e la concorrenza.
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