PESARO Reunion istituzionale ieri mattina nel cuore del parco San Bartolo: la riqualificazione del sentiero che dalla sede dell’Ente Parco di Baia Flaminia arriva a Santa Marina e il consolidamento delle mura storiche di Casteldimezzo fa incontrare gli amministratori coinvolti, ovvero l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli e il sindaco di Pesaro Andrea Biancani. Nel gruppetto anche il consigliere regionale di FdI Nicola Baiocchi e il presidente Silvano Leva. Si tratta dei primi due interventi, sostanziosi, che saranno attuati nel parco. I finanziamenti ci sono: 1,3 milioni di euro della Regione ai quali si aggiungono 350mila euro del Comune. Anche la volontà di procedere veloci c’è, secondo quanto dichiarato ieri mattina da Baldelli e da Biancani.
Da dove si comincia
Il sentiero che dalla sede dell’Ente a Baia Flaminia porta a Santa Marina sarà il primo ad essere messo in sicurezza tra i cinque tracciati già finanziati con un milione di euro dall’assessorato regionale. «La scelta è stata fatta insieme all’Ente parco che ha individuato quel percorso come prioritario – ha precisato Baldelli -.
Nel frattempo, stiamo progettando anche gli altri quattro sentieri naturalistici, in gran parte ripristinando e collegando tracciati già esistenti, per garantire un intervento il più possibile efficace in termini di fruibilità e non impattante sotto l’aspetto ambientale. Pesaro è centrale per la Regione Marche ed è valorizzando la sua natura e la sua cultura, con interventi infrastrutturali, che vogliamo tutelare questo tesoro di bellezze paesaggistiche e storiche. Per Pesaro Capitale della Cultura, la Giunta Acquaroli ha rivolto alla valorizzazione della città un’attenzione senza precedenti».
«Ringrazio per il finanziamento – ha commentato Biancani -. Il nostro parco è regionale ma formato da molti territori di proprietà privata, quindi è sempre molto complicato realizzare nuove reti sentieristiche». Il sindaco ha poi sottolineato l’urgenza di sistemare strada Rive del faro, che da Casteldimezzo scende in mare, di nuovo fuori uso per una frana. «E’ prioritario riaprirla almeno per i pedoni – ha detto -, sarebbe una risposta importante che diamo al parco, consapevoli che sarà difficile ripristinarla entro l’estate del 2025 perché la frana che l’ha colpita è importante. Però da parte dell’amministrazione comunale c’è massima disponibilità a collaborare con l’Ente parco e la Regione per capire come intervenire. Magari con un primo intervento di pulizia e ripristino parziale, e successivamente più strutturale».
Il consolidamento delle mura storiche e dei bastioni di Casteldimezzo, per un importo di 650mila euro, sarà attuato dal Comune, per 343mila con risorse proprie e per 307mila euro con risorse regionali a fondo perduto messe a disposizione dall’assessorato alle Infrastrutture e intercettate tramite scorrimento di un bando, dopo l’esclusione di un altro Comune che si era piazzato prima in graduatoria ma che è risultato non avere i requisiti. «Vogliamo finire il progetto esecutivo e appaltare entro il 2025, per iniziare i lavori nei primi mesi del 2026 – ha ribadito il sindaco – Le mura di Casteldimezzo torneranno finalmente a splendere. L’obiettivo è duplice: da un lato rendere le mura stabili e impedire l’ulteriore deterioramento della rovina e dall’altro realizzare un percorso di fruizione in grado di valorizzare la cinta muraria di Casteldimezzo, un balcone naturale dal quale osservare il nostro splendido territorio». Lo sblocco del finanziamento per le mura di Casteldimezzo era strano annunciato lo scorso 29 gennaio. Inizialmente rimasto fuori dalla graduatoria, poi riammesso perché nel frattempo si era ritirato un Comune.
I risultati
«Per raggiungere i risultati occorre il contributo di tutte le parti coinvolte – ha commentato il presidente dell’Ente Parco a conclusione -. Per questo sono contento dell’incontro, che, da un lato, dimostra i buoni rapporti instaurati dall’Ente parco sia con la Regione sia con il Comune, dall’altro, suggella la volontà dell’assessore regionale e del sindaco di fare gioco di squadra per salvaguardare e promuovere il parco».
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