Azioni Pharma: ecco 3 titoli da tenere d’occhio

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Le azioni pharma sono considerate dagli investitori asset difensivi. Questo perché pochi settori come quello farmaceutico sono caratterizzati da una domanda costante o in aumento, da prodotti innovativi e da margini alti, indipendentemente dalla crescita economica e dall’inflazione.

 

Anche nei momenti di recessione o quando i prezzi generali al consumo aumentano, le persone acquistano sempre i prodotti per curarsi, rinunciando magari a molte altre cose. Tutto ciò si abbina all’invecchiamento della popolazione mondiale, che implica una maggiore spesa e la richiesta di prodotti sempre più all’avanguardia.

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Secondo i dati OCSE, la spesa sanitaria complessiva negli Stati Uniti ha fatto un balzo del 62,1%, da 2.620,1 a 4.246,8 miliardi di dollari, nel decennio 2012-2022 e quella farmaceutica è passata da 318,2 a 521,3 miliardi di dollari. Al contempo, il PIL americano è salito del 50,9%, ovvero meno della spesa per curarsi. Di conseguenza, i ricavi del settore farmaceutico hanno registrato un’accelerazione. Sulla base dei dati Iqvia, nel periodo 2008-2023 le entrate a livello globale sono passate da 799 a 1.607 miliardi di dollari.

 

Numeri alla mano, insomma, il settore sanitario e farmaceutico presenta caratteristiche di affidabilità per un investitore. Tuttavia, la concorrenza nel settore è molto forte e l’impegno delle aziende di innovarsi per non restare indietro è veramente notevole. Tra l’altro, i fallimenti nelle sperimentazioni di nuovi farmaci per mantenere la pipeline sono dietro l’angolo. In tali circostanze, la reazione degli investitori sul mercato spesso è scomposta e dannosa.

 

 

Azioni Pharma: 3 soluzioni interessanti

Ma dove investire in questo momento nelle azioni pharma? Gli analisti di Morningstar hanno individuato una nicchia, quella dei farmaci generici, in cui è possibile cogliere delle opportunità. Questo però con una premessa importante. Attualmente, i produttori di farmaci generici sono sotto pressione da parte dei distributori, delle farmacie e dei concorrenti indiani. Il che implica una tendenza al ribasso dei prezzi e un calo dei margini. Per questo è fondamentale fare un’adeguata selezione.

 

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Gli esperti della società di analisi e ricerca americana hanno trovato tre azioni interessanti. La prima è Teva Pharmaceutical Industries, multinazionale israeliana quotata al NYSE tramite ADR. L’azienda ha registrato cinque anni consecutivi di decrescita del fatturato, prima di invertire la tendenza nel 2023. Le vendite sono ripartire grazie alle nuove terapie di marca e ai biosimilari, che hanno compensato il calo dei suoi farmaci legacy scaduti e i prezzi dei farmaci generici più bassi.

 

 

L’azienda si sta sempre più focalizzando sui biosimilari a sui farmaci innovativi, allontanandosi dai generici, osserva Morningstar. “Una tendenza che continuerà nel medio termine”, prevedono gli analisti. Il prezzo delle azioni Teva attualmente viaggia tra i 17 e i 18 dollari a Wall Street ma per Morningstar vede un “fair value” è fissabile a 23 dollari.

 

La seconda azione da tenere d’occhio è Sandoz Group, azienda svizzera che prima dell’ottobre 2023 faceva parte di una divisione di Novartis e ora è uno dei maggiori produttori di farmaci generici al mondo. La società realizza un fatturato di oltre 9 miliardi di dollari all’anno da vendite non coperte da brevetto, con i generici che rappresentano circa tre quarti del totale. Il resto delle entrate è generato dai biosimilari.

 

Morningstar vede due punti di forza nel medio termine: il successo dell’esecuzione dei lanci di biosimilari e l’espansione dei margini. “Riteniamo che gli sforzi di Sandoz per costruire un’infrastruttura di produzione di biosimilari possano migliorare significativamente i margini EBITDA core nei prossimi cinque anni”, scrivono gli analisti. “La nostra stima per il 2028 di un margine EBITDA core del 23,5% sia inferiore all’obiettivo dell’azienda del 24%-26%”. Ciò nonostante, “riteniamo che la continua progressione di successo della pipeline, la gestione dei costi e il raggiungimento dell’efficienza nel prossimo anno potrebbero permetterci un livello più elevato di convinzione nella raggiungibilità dell’obiettivo”. 

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La terza scelta di Morningstar è Viatris, società farmaceutica statunitense, leader dei farmaci generici a livello mondiale. L’azienda sta affrontando alcuni venti contrari, come l’erosione dei prezzi dei suoi farmaci generici, che rappresentano il 40% del fatturato. Ciò induce Viatris a lanciare nuovi prodotti.

 

Negli ultimi cinque anni ha realizzato circa 550 milioni di dollari di entrate annuali da nuovi farmaci e ora ha l’obiettivo di generare oltre 500 milioni di dollari con altrettante novità in futuro. Un target, questo, che Morningstar ritiene sia alla portata della casa farmaceutica, data la sua storia di progresso nella pipeline. Le quotazioni al Nasdaq delle azioni Viatris sono vicine attualmente agli 11 dollari, ma gli analisti di Morningstar attribuiscono alla società un valore di 14,5 dollari per azione.

 

 

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