Il nuovo spazio della Galleria Russo a Roma per ospitare Archivi storici

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Nel 1898, Pasquale Addeo inaugurava in via del Babuino, a Roma, la galleria antiquaria nella quale avrebbe mosso i primi passi suo genero Franco Russo, capostipite della famiglia che oggi gestisce la galleria d’arte moderna più antica d’Italia.

La storia della Galleria Russo a Roma

La storia della Galleria Russo, già negli Anni Quaranta diventata un riferimento per il mercato dell’arte proprio grazie all’impegno di Franco e dei suoi fratelli Antonio e Ettore, non si è infatti mai interrotta: dall’inaugurazione della sede della Barcaccia in Piazza di Spagna – quando iniziò un duraturo rapporto con Giorgio De Chirico – all’apertura degli spazi in Via della Croce e di Via della Fontanella, cui seguiranno numerose gallerie nei principali centri termali italiani, da Montecatini a Salsomaggiore, ad Abano Terme. Una storia di famiglia (raccontata nel volume La chiusura del cerchio, pubblicato nel 2022) che si perpetua: alla scomparsa di Franco, nel 1960, l’attività passò in dote a suo figlio Salvatore, morto all’inizio degli Anni Duemila; suo figlio, Fabrizio Russo, è al lavoro dal 1984, e oggi dirige la galleria nella sede che condensa tutte le esperienze precedenti – con una programmazione espositiva che alterna mostre di ricerca sui maestri del Novecento a mostre di scoperta e valorizzazione di giovani artisti contemporanei – in Via Alibert, sempre a pochi passi da Piazza di Spagna.

Galleria Russo Archivi

La Galleria Russo e gli Archivi storici d’artista

Da molti anni, Fabrizio Russo ha inoltre avviato un importante lavoro di sostegno ad archivi storici, naturale evoluzione dell’interesse della galleria per le avanguardie e i maestri del Novecento storico. Così è iniziata, oltre vent’anni fa, la collaborazione con l’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti, di cui oggi la galleria Russo è responsabile e custode, per volontà del nipote dell’artista, Marco Cambellotti. E con analogo intento di ricerca e valorizzazione sono nati, più di recente, i sodalizi con l’Archivio Tato, l’Archivio Antonio Mancini e con l’Associazione Fausto Pirandello.

Verso L'alto. Gerardo Dottori, exhibition view alla Galleria Russo Archivi, 2024
Verso L’alto. Gerardo Dottori, exhibition view alla Galleria Russo Archivi, 2024

Galleria Russo Archivi: il nuovo spazio a Roma 

C’è quest’impegno, e l’intenzione di approfondirlo e sistematizzarlo, all’origine dell’apertura di Galleria Russo Archivi, spazio attivo dall’estate 2024 al civico 12 di Via Laurina, non distante dal quartier generale di Piazza di Spagna. Un progetto parallelo e complementare alla galleria storica, dedicato alla ricerca, alla valorizzazione degli artisti e alla promozione della cultura, che ora raccoglie tutti gli archivi di cui sopra: “L’idea che ci siamo preposti è quella di essere un hub per importanti archivi storici che desiderano avere un’assistenza qualificata. Un centro studi il cui ruolo è quello di garantire che tutto si faccia in maniera perfetta” spiega Russo “Per questo ci avvaliamo di restauratori esperti e professionisti specializzati nella conservazione. E il nuovo spazio conferma che stiamo strutturando questo impegno in modo più mirato”.
In Via Laurina, non a caso, il piccolo spazio espositivo affacciato su strada coesiste con gli ambienti sul retro adibiti a deposito (deumidificati), una sala riunioni e uffici operativi: “Volutamente abbiamo cercato uno spazio su strada, anche se piccino, per attirare la curiosità di chi ha interesse a seguire i nostri progetti. E anche per poterlo mettere a disposizione degli amici che volessero presentare un fondo librario o fotografico… Si tratta di uno spazio espositivo che non ha necessariamente carattere d’impresa”.
Le dimensioni ridotte rendono gli allestimenti piuttosto agili, offrendo l’opportunità di far girare con frequenza i progetti: “Ne presentiamo di nuovi ogni 15-20 giorni”.

Ernesto Morales alla Galleria Russo Archivi di Roma
Ernesto Morales alla Galleria Russo Archivi di Roma

Le mostre di Galleria Russo Archivi

La mostra d’esordio, lo scorso settembre, ha esposto l’intero corpus di illustrazioni che Duilio Cambellotti realizzò tra il 1912 e il 1913 per l’edizione dell’Istituto Editoriale Italiano (I.E.I.), Biblioteca dei ragazzi, de Le Mille e una notte, riunendo per la prima volta le 20 tavole a tempera dell’artista, dopo il ritrovamento della tavola VI dispersa dagli anni Ottanta. Un modo per far avvicinare il pubblico al prezioso Archivio dell’artista, che conserva quasi 4mila opere su carta, oltre a terrecotte, gessi e bronzi. L’ultimo progetto del 2024, invece, si è concentrato sui disegni di Gerardo Dottori, in occasione dei 140 dalla nascita dell’artista futurista, per seguirne l’evoluzione attraverso la produzione grafica, fino alle prove di Aeropittura. In corso, fino al 31 gennaio, è la personale del brasiliano Ernesto Morales, The beginning and the light, a cura di Maris Cacka: una serie di opere su tela realizzate con pigmenti naturali, parte di una ricerca più ampia attualmente esposte al Rothko Museum di Daugavpils, in Lettonia.

Livia Montagnoli

Galleria Russo Archivi
Via Laurina, 12
0633971604
Lunedì 16.30 – 19.30; da martedì a sabato 10 – 19.30

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