Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili
La Corea del Sud come “Global pivotal state” #adessonews

Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili


Le scelte di politica estera e difesa dell’amministrazione conservatrice guidata dal presidente Yoon Suk Yeol, in carica dal maggio 2022, sono ispirate dalla visione di fare della Corea del Sud un Global pivotal state ossia un paese che guardi oltre la penisola coreana e contribuisca attivamente al mantenimento dell’ordine internazionale fondato sulle norme e i valori che contraddistinguono le democrazie liberali.[1] Tale rappresentazione del ruolo che Seoul può svolgere al di fuori dei suoi confini non è del tutto nuova. Dai primi anni Novanta, pressoché tutti i governi hanno rincorso l’obiettivo di affrancare la politica estera sudcoreana dalle conseguenze della divisione della penisola e ritagliarsi un certo grado di autonomia per contribuire alla governance regionale o globale. Anche durante la presidenza democratico-progressista di Moon Jae-in (2017-22), il predecessore di Yoon, la Corea del Sud aveva mostrato un coinvolgimento attivo sulla scena internazionale come media potenza; tuttavia, la priorità dell’agenda di Moon era la risoluzione della questione nordcoreana. L’azione diplomatica si basava sul presupposto che la riconciliazione tra Seoul e Pyongyang avrebbe condotto anche al miglioramento dei rapporti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti e, in ultimo, alla denuclearizzazione. Per buona parte del suo quinquennio alla guida della Corea del Sud, Moon ha mantenuto un atteggiamento accomodante nei confronti di Pechino e di “ambiguità strategica” nell’ambito della competizione sino-statunitense al fine di preservare i progressi nelle relazioni tra le due Coree. Per l’allora presidente Moon ciò ha significato non aderire al Quad e mantenere un approccio cauto rispetto al concetto strategico di “Indo-Pacifico libero e aperto” che la leadership di Xi Jinping interpreta come finalizzato a contenere la potenza e l’influenza regionale della Cina.[2]

La pubblicazione della Strategia per l’Indo-Pacifico nel dicembre 2022 è una chiara indicazione della svolta di Seoul verso l’Indo-Pacifico sotto la presidenza di Yoon Suk Yeol. Il documento ha segnato il passaggio a un approccio di “chiarezza strategica”[3] in politica estera e la volontà di sostenere in maniera proattiva l’architettura di sicurezza regionale dell’Indo-Pacifico in cui si moltiplicano le iniziative minilaterali e multilaterali che riuniscono gli alleati e i partner degli Stati Uniti attorno a questioni di sicurezza tradizionale, geoeconomia, tecnologia, norme e valori. Nella Strategia di sicurezza nazionale, annunciata nel giugno 2023, l’amministrazione Yoon ha ribadito che la Corea del Nord è la massima priorità in termini di sicurezza, ma la portata del documento è molto più ambiziosa rispetto alle versioni precedenti.[4] L’attuale governo conservatore individua nel rafforzamento dell’alleanza bilaterale con gli Stati Uniti e dei partenariati strategici la via per stabilire un contesto internazionale favorevole per la promozione della denuclearizzazione della Corea del Nord ma anche per affrontare sfide esterne alla penisola coreana, in primis la rivalità tra gli Stati Uniti e la Cina e le interruzioni delle catene di approvvigionamento che, per un’economia dipendente dal commercio internazionale come la Corea del Sud, equivalgono a delle minacce alla sopravvivenza nazionale.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

L’export di armi e la cooperazione industriale nel settore della difesa è una delle iniziative chiave che Seoul ha individuato per promuovere il concetto di “Global pivotal state” e contribuire indirettamente alla deterrenza e alla sicurezza oltre i confini dell’Asia nordorientale.[5] A seguito dell’aggressione russa all’Ucraina, le aziende sudcoreane della difesa hanno svolto un ruolo di primo piano per rimpinguare gli arsenali di alcuni dei paesi più coinvolti nell’invio di aiuti militari a Kyiv. Dalla Corea del Sud sono arrivati sistemi d’arma e proiettili di artiglieria a prezzi competitivi, compatibili con gli standard della Nato e spesso battendo sul tempo alcuni dei tradizionali produttori occidentali che, a causa dei colli di bottiglia produttivi e dell’assenza di economie di scala nel mercato europeo della difesa, non disponevano delle risorse per soddisfare immediatamente le necessità di un conflitto ad alta intensità.[6] La Polonia è il paese membro della Nato che finora ha fatto maggiore ricorso alle forniture sudcoreane per rinnovare l’equipaggiamento di epoca sovietica con cui Varsavia ha sostenuto massicciamente gli sforzi dell’esercito ucraino. Nel 2022 la Corea del Sud ha stipulato con la Polonia un accordo quadro del valore di US$12,4 – il più cospicuo nella storia dell’export sudcoreano per la difesa – per l’acquisto di 288 lanciamissili multi-barile K239 Chunmoo, 1000 carri armati K-2, 672 obici semoventi K-9 e 48 aerei da combattimento leggeri FA-50 a cui nel 2024 ha fatto seguito un addendum da US$1,6 miliardi.[7] La legislazione sudcoreana vieta all’esecutivo di fornire armi a paesi coinvolti in conflitti militari, ma sulla politica di Seoul di non inviare armi, attrezzature e munizioni letali direttamente alle forze ucraine pesa la rinnovata cooperazione militare tra il regime di Vladimir Putin e Kim Jong Un. Detto ciò, le armi e le munizioni delle aziende sudcoreane sono state comunque impiegate per difendere il popolo ucraino via Polonia, Stati Uniti e altri paesi terzi.

Fig. 7 – Visite all’estero del presidente Yoon Suk Yeol (maggio 2022 – settembre 2024)

Il triangolo Corea del Sud-Giappone-Stati Uniti

La variabile chiave per il raggiungimento di molti degli obiettivi racchiusi nella visione di “Global pivotal state” è il mantenimento di una relazione costruttiva con il Giappone. Quando l’ex procuratore generale Yoon Suk Yeol ha assunto la carica di presidente della Repubblica di Corea le relazioni tra la Corea del Sud e il Giappone erano al minimo storico a causa delle controversie storiche risalenti al regime coloniale giapponese in Corea (1910-1945). Nel marzo 2023 il governo sudcoreano ha annunciato la creazione di una fondazione che pagherà gli indennizzi alle vittime del lavoro forzato, evitando – a dispetto del pronunciamento della Corte suprema coreana del 2018 – che a farlo siano i gruppi industriali giapponesi eredi delle aziende che all’epoca ne avevano tratto vantaggio. Tokyo ha risposto in maniera favorevole e ha contribuito a ripristinare i rapporti commerciali con Seoul. L’iniziativa del governo Yoon è l’ultimo tentativo in ordine di tempo da parte di un esecutivo conservatore in Corea del Sud di sganciare le relazioni col Giappone dai vincoli della memoria storica.[8]

La “partnership orientata al futuro” promossa dal presidente Yoon e dal primo ministro giapponese Fumio Kishida ha reso possibile una svolta anche nella cooperazione trilaterale tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone culminata nel vertice col presidente Joe Biden nell’agosto 2023. Negli anni il coordinamento trilaterale si è concentrato sulla Corea del Nord a causa del disaccordo tra il Giappone e la Corea del Sud su come affrontare le sfide provenienti dalla Cina. Il recente avvicinamento tra i due esecutivi riflette quindi una maggiore convergenza anche delle rispettive visioni strategiche. La dichiarazione di principi annunciata al termine dello storico summit di Camp David tra i tre leader contiene una forte condanna delle azioni militari della Cina nel mar Cinese Meridionale e nello stretto di Taiwan e l’opposizione a qualsiasi modifica dello status quo regionale attraverso la minaccia o l’uso della forza.[9] Prevedibilmente Pechino ha risposto duramente e ha definito l’incontro come l’ennesima dimostrazione della volontà statunitense di fomentare una competizione tra blocchi attraverso una “mini-Nato asiatica”.[10]

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Le dinamiche virtuose che stiamo osservando nel triangolo formato da Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti restano precarie. ll principale interrogativo riguarda la politica interna e, in particolare, i processi elettorali. Se Donald Trump uscisse vincitore dal voto di novembre non vi sarebbe garanzia che Washington continuerebbe a dare priorità al partenariato trilaterale, soprattutto se il successore di Biden volesse sottoporre Tokyo e Seoul a nuove pressioni in tema di condivisione delle spese di gestione delle alleanze di sicurezza bilaterali, come già avvenuto durante la prima presidenza Trump. Allo stesso modo, la distensione tra Giappone e Corea del Sud è strettamente legata alle figure di Kishida e Yoon. Il Giappone potrebbe congelare le relazioni con la Corea del Sud se il partito democratico-progressista in Corea riprendesse il controllo della presidenza nel 2027 e se al vertice della politica giapponese dovesse arrivare un leader più conservatore di Kishida.

Tradizionalmente le forze democratico-progressiste sono estremamente critiche nei confronti dell’eredità del periodo coloniale. Le aperture di Yoon sono considerate dall’opposizione e da un’ampia porzione della società civile sudcoreana l’espressione di una “diplomazia unilaterale e umiliante” disposta a mettere da parte la reciprocità per l’interesse economico.[11] Di fronte all’imminente rinnovo della leadership in Giappone e negli Stati Uniti, le amministrazioni in carica hanno lavorato a ritmo serrato per concretizzare alcuni degli obiettivi delineati a Camp David. Nell’ultimo anno le esercitazioni militari congiunte sono state più frequenti e sofisticate e a giugno 2024 si sono tenute le prime simulazioni multi-dominio “Freedom Edge”. Il mese successivo i tre ministri della Difesa hanno firmato un memorandum che nonostante sia giuridicamente non vincolante normalizza specifiche aree di cooperazione trilaterale come le consultazioni politiche ad alto livello e la condivisione di informazioni oltre alle già citate esercitazioni congiunte.

Verso una strategia di sicurezza economica

Un altro dei temi contenuti nella dichiarazione “spirito di Camp David” è la sicurezza economica. Negli ultimi anni la coercizione economica cinese ha reso la Corea del Sud più consapevole della sua vulnerabilità politica e di sicurezza nei confronti di Pechino – soprattutto quando sono coinvolti gli Stati Uniti – e della necessità di diversificare i partner commerciali. Nel dicembre 2023 l’amministrazione Yoon ha presentato la “Strategia 3050”, volta a stabilizzare le catene di approvvigionamento della Corea del Sud e a ridurre la dipendenza dai minerali critici provenienti dalla Cina, come il litio e il nichel, dall’80% a meno del 50% entro il 2030.

In una recente intervista rilasciata al Financial Times, il ministro delle Finanze sudcoreano Choi San-mok ha riassunto con insolita franchezza il timore che i “principali gruppi industriali sudcoreani stiano perdendo, o abbiamo già perso, il loro vantaggio tecnologico rispetto ai rivali cinesi” impegnati a produrre in maniera autosufficiente tecnologie più sofisticate.[12] Il lancio del piano “Made in China 2025”, pensato per permettere alla Cina di risalire la catena del valore, ha trasformato il modello produttivo complementare che lega Pechino a Seoul. Da una divisione verticale dei ruoli per cui Pechino esportava prodotti finiti assemblati con prodotti intermedi sudcoreani si sta andando verso una crescente competizione in senso orizzontale.[13] Un altro elemento riguarda la fiducia nei confronti della Cina come partner commerciale affidabile. Le ritorsioni economiche cinesi attuate nel 2017 in seguito all’attivazione del sistema anti-missilistico statunitense Terminal high altitude area defense (Thaad) sul suolo sudcoreano hanno aumentato il sentimento anti-cinese tra i consumatori e l’opinione pubblica sudcoreana. Le perdite economiche causate dal boicottaggio non ufficiale cinese hanno imposto alla Corea del Sud di attuare misure di de-risking molto in anticipo rispetto al discorso chiave di Ursula von der Leyen pronunciato nel 2023.

Da un lato, la leadership di Pechino ha dato prova della volontà di sfruttare l’asimmetria economica con la Corea del Sud per raggiungere obiettivi strategici contrari agli interessi di sicurezza di Seoul. Dall’altro lato, la strategia di sicurezza economica degli Stati Uniti che mira a proteggere le industrie e le società nazionali con l’obiettivo di rallentare il ritmo dei concorrenti cinesi impone un pesante fardello sugli alleati regionali. La Corea è un attore di primo piano nel tentativo di Washington di ridurre la propria dipendenza da Pechino in materia di tecnologie verdi e di semiconduttori, ma le restrizioni introdotte dal CHIPS and Science Act agli investimenti in Cina hanno generato non pochi malumori tra le aziende sudcoreane, come Samsung Electronics e SK Hynix, che possiedono impianti di produzione di semiconduttori su larga scala in Cina. Nel caso dell’Inflation Reduction Act i dirigenti e i funzionari coreani continuano a manifestare preoccupazione per la mancanza di chiarezza in merito alla sua attuazione. Sulla carta, le case automobilistiche coreane che utilizzano input provenienti da “foreign entity of concern” – una clausola pensata per escludere dal reshoring delle batterie al litio i fornitori cinesi – non si qualificherebbero per ricevere i crediti d’imposta. Nel maggio 2024 i produttori sudcoreani hanno ottenuto la sospensione per due anni di queste disposizioni, che avrebbero penalizzato i veicoli elettrici con grafite cinese nelle loro batterie, ottenendo così tempo aggiuntivo per diversificare la propria catena di approvvigionamento anche col sostegno di un finanziamento di US$7,1 miliardi stanziato dal governo.[14]

La rinnovata polarizzazione del sistema internazionale acuisce l’intrinseca vulnerabilità dell’economia sudcoreana legata alla sua estrema dipendenza dal commercio con l’estero – l’88% del Pil nel 2023.[15] Recentemente la combinazione di questi fattori e l’indebolimento della domanda interna hanno contribuito a due anni consecutivi (2022-23) di deficit commerciale – una situazione che non si presentava dalla crisi finanziaria asiatica del 1997-98. Nel lungo periodo, però, la sfida più critica per la crescita economica della Corea del Sud riguarda la sua traiettoria demografica. Con 51 milioni di abitanti, il paese registra il tasso di fertilità più basso del mondo (0,72 bambini attesi per donna). Questa cifra continua a diminuire mentre la popolazione sudcoreana è quella che invecchia più rapidamente tra le economie sviluppate del mondo. Il tasso di crescita potenziale, ossia il tasso di crescita dell’economia senza inflazione, è in linea con quello degli Stati Uniti e con la media delle economie avanzate europee, ma nel decennio 2041-2050 la crescita del Pil reale sudcoreano potrebbe drammaticamente avvicinarsi allo zero.[16]


[1] S.Y. Yoon, “South Korea Needs to Step Up”, Foreign Affairs, 8 febbraio 2022.

[2] F. Heiduk e G. Wacker, “From Asia-Pacific to Indo-Pacific: Significance, Implementation and Challenges”, SWP Research Paper, German Institute for International and Security Affairs, luglio 2020. 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

[3] S.M. Ahn., “Seoul should opt for strategic clarity in US-China rivalry: Yoon’s foreign policy aide”, The Korea Herald, 28 dicembre 2021.

[4]The Yoon Suk Yeol Administration’s National Security Strategy”, The Office of the President of the Republic of Korea, 8 giugno 2024.

[5]120 National key policy goals of the Yoon Suk Yeol government (Yoonsukyeol jeongbu 120dae gugjeong-gwaje)”, The Office for Government Policy Coordination of the Republic of Korea, luglio 2022, p. 9.

[6] F. Frassineti, “Europe’s Defense Revival: What’s at Stake for South Korea”, Issue Brief, Asan Institute for Policy Studies, 26 agosto 2024.

[7] H.J Lee., “Korea-Poland Mega Arms Deal Jeopardized by Financial HurdlesThe Korea Times, 22 aprile 2024.

[8] Per un approfondimento sul ruolo della memoria storica nelle relazioni diplomatiche ed economiche tra la Corea del Sud e il Giappone si veda C. Deacon, “Mnemonic Encounters: The Construction and Persistence of International ‘History Wars’ and the Case of Japan-South Korea Relations”, International Studies Quarterly, vol. 68, n. 3, agosto 2024.

[9]The Spirit of Camp David: Joint Statement of Japan, the Republic of Korea, and the United States”, The White House, 18 agosto 2023.

[10] M. Khan, “Camp David summit does not bode well for the Asia-Pacific region”, China Daily, 5 agosto 2023.

[11] S.K. Kim, “Harping on unification while fomenting division: Yoon’s own ‘creepy as hell’ regressions”, The Hankyoreh, 19 agosto 2024.

[12] C. Davies e J.A.Song, “China now a rival rather than boon for South Korean exporters, warns minister”, Financial Times, 8 aprile 2024.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

[13] H.K.Yeo, “Is South Korea de-risking?”, Peterson Institute for International Economics (PIIE), 26 gennaio 202.

[14] J.H. Jo e J.E Lee., “Korean EV batter makers scramble to source graphite outside of China as U.S. extends EV tax credits”, The Chosun Daily, 6 maggio 2024.

[15]Trade (% of GDP)”, WDI Database, World Bank Group.

[16] J. Kim, K. Jung e J. Hur, “Long-Term Economic Growth: Projection and Implications”, KDI Economic Outlook 2022-2nd Half, Korea Development Institute, 8 novembre 2022.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Informativa sui diritti di autore

Questa è una parte dell’articolo originale

Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere

come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70

Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui