È possibile chiedere l’eliminazione dei precedenti di polizia presenti nella banca dati delle forze dell’ordine? È obbligatoria l’assistenza di un legale?
Le sentenze penali di condanna – una volta definitive – vengono registrate in un apposito archivio conservato dalla Procura della Repubblica: il casellario giudiziale. Tutti gli altri accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine – multe stradali, sanzioni amministrative, denunce archiviate, ecc. – finiscono invece all’interno della banca dati telematica a cui l’autorità di pubblica sicurezza può accedere. In questo contesto si pone il seguente quesito: come cancellare i propri dati dagli archivi della polizia?
In buona sostanza, si tratta di capire cosa deve fare il privato cittadino per chiedere alle forze dell’ordine l’eliminazione delle proprie informazioni personali contenute all’interno del centro di elaborazione a cui possono accedere. Approfondiamo l’argomento e vediamo come far cancellare i propri dati dagli archivi della polizia.
Centro di Elaborazione Dati: cos’è?
Il Centro di Elaborazione Dati (C.E.D.) è l’archivio in cui vengono registrati tutti i precedenti – penali e amministrativi – dei cittadini.
Nella banca dati della polizia sono iscritti i precedenti per guida in stato di ebbrezza che non costituiscono reato, il possesso di stupefacenti per uso personale, le denunce archiviate, i processi penali prescritti, ecc.
In buona sostanza, si tratta di una grande banca dati telematica che le forze dell’ordine possono consultare ogni volta che ritengono opportuno.
Il questore può negare il rilascio del porto d’armi se dalla consultazione del Centro elaborazione dati emergono precedenti per uso di sostanze stupefacenti.
Le segnalazioni contenute nella banca dati C.E.D. prendono anche il nome di precedenti di polizia, per distinguerli dai precedenti penali veri e propri che, invece, sono le condanne definitive che risultano del certificato penale del casellario giudiziale.
La legge stabilisce che le forze dell’ordine sono tenute a comunicare tempestivamente al C.E.D. notizie e informazioni acquisite nel corso delle attività di prevenzione e repressione dei reati nonché nel corso delle attività amministrative.
Si possono cancellare i propri dati dagli archivi della polizia?
È possibile chiedere la cancellazione dei propri dati dagli archivi della polizia solo in due casi:
- quando siano stati illegittimamente inseriti nel C.E.D.;
- quando siano decorsi i termini di conservazione.
Nel primo caso, l’istanza di cancellazione è legittimata dal fatto che le informazioni non avrebbero dovuto essere raccolte all’interno dell’archivio della polizia in quanto non pertinenti con gli scopi del Centro di Elaborazione Dati.
Si può chiedere la cancellazione delle informazioni riguardanti una controversia civilistica – ad esempio, una causa condominiale – oppure i dati riguardanti una persona che, pur essendo presente al momento dell’accertamento di un reato o di una violazione amministrativa, è del tutto estranea all’illecito.
L’istanza di cancellazione è sicuramente legittima nell’ipotesi in cui la conservazione dei dati si sia protratta oltre i limiti temporali.
La legge (art. 10, d.P.R. n. 15/2018) stabilisce infatti i termini di conservazione dei dati suddividendoli per categorie; tali termini variano dai 3, 5, 8, 15, 20, 25 fino a un massimo di 30 anni.
Superati tali limiti, il cittadino ha il diritto di chiedere e ottenere la cancellazione dei propri dati.
Come cancellare i dati dagli archivi della polizia?
Se, nei casi sopra indicati, l’autorità pubblica non ha provveduto a cancellare autonomamente il precedente di polizia, l’interessato può fare un’istanza in cui chiede l’eliminazione dei dati.
La richiesta va indirizzata alla questura territorialmente competente e alla Direzione Centrale Polizia Criminale – Ufficio affari giuridici e contenzioso (Via Torre di Mezzavia, n. 9/121 – 00173 – Roma – pec dipps.dcpcufficiocontenzioso@pecps.interno.it).
È possibile avvalersi di questo modello.
Per presentare l’istanza non occorre avvalersi dell’assistenza di un avvocato.
Se la richiesta di cancellazione di precedenti di polizia dalla banca dati viene respinta, è possibile presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar), chiedendo una revisione della decisione.
In alternativa, si può anche presentare un ricorso al Garante per la protezione dei dati personali, in base alla normativa sulla privacy.
La cancellazione dei precedenti di polizia: approfondimenti
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