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In gioco: esperienze ludiche e sviluppo di comunità

A Rovigo l’Uisp ed altre associazioni riflettono sul valore educativo del gioco e dello sport, come manifestazioni culturali e sociali

Il 16 novembre a Rovigo si terrà l’evento “In Gioco – Esperienze ludiche e sviluppo di comunità”, ossia una giornata dedicata all’esplorazione del gioco come strumento di trasformazione sociale e sviluppo di comunità. Attraverso workshop interattivi e una tavola rotonda con esperti del settore, verrà approfondito il potenziale del gioco nel favorire il cambiamento sociale e la creazione di legami comunitari significativi.
Oltre agli spazi di riflessione, non mancheranno le occasioni per sperimentare il gioco in prima persona, con sessioni di giochi di ruolo e da tavolo pensate per facilitare la socialità e il networking.

Ce ne parla Giorgio Benizzi, collaboratore Uisp Rovigo e coordinatore del progetto Tran-Sport: “La giornata avrà l’obiettivo di far confluire a Rovigo esperienze, stimoli e contributi di qualità sul tema ludico e allo stesso tempo promuovere la collaborazione fra le realtà rodigine e realtà della provincia che operano in ambito ludico”.

• “Abbiamo lo scopo di umentare la conoscenza e la consapevolezza della comunità rodigina sulle realtà ludiche locali, sulle loro attività e sulle potenzialità che i dispositivi ludici hanno in termini di sviluppo di comunità”.

“Nel workshop Gioco, spazio e relazioni verranno esplorate ed approfondite collettivamente le variabili relazionali che rendono l’esperienza ludica significativa all’interno di un contesto definito da uno spazio e da un tempo dedicati al gioco. Rispetto al tema dei luoghi, di particolare interesse è la domanda su come portare il gioco in luoghi non convenzionali, invitando le persone e le comunità a sperimentarsi e riappropriarsi dei propri spazi di vita”.

“Le pratiche approfondite afferiscono sia ad attività ludiche più statiche (giochi da tavolo, giochi di ruolo etc), sia attività maggiormente legate al movimento ed allo sport come giochi tradizionali, attività sportive destrutturate, live action role-playing”.

“Nel workshop Divulgazione ludica verrà approfondito come le pratiche di divulgazione incidono sulle rappresentazioni sociali e sull’immaginario che caratterizza il gioco. Un punto su cui interrogarsi è come il gioco, inteso in tutte le sue declinazioni, comprese le attività di gioco libero, di movimento e sport, possa avere diverse chiavi di lettura: alcune possono essere legate maggiormente agli “artefatti” ludici, altre alle esperienze di chi gioca – accoglienza, sicurezza, motivazione, embodiment – altre si concentrano sugli aspetti valoriali e di diritto al gioco”.

“Uno degli elementi di maggior interesse risiede nel destrutturare le narrazioni che relegano l’attività ludica all’età dell’infanzia e della giovinezza, per promuoverla invece come attività che può qualificare le esperienze personali, collettive e di comunità per l’intero arco della vita. Se si approfondisce la letteratura sul tema ludico, si possono infatti trovare interessanti parallelismi fra gioco ed attività sportiva. Roger Caillois, sociologo e filosofo francese, ha proposto un’analisi approfondita delle attività ludiche e sportive nel suo celebre libro I giochi e gli uomini (Les jeux et les hommes, 1958). Nel testo, Caillois collega gioco e sport come manifestazioni culturali e sociali dell’umanità, classificandoli secondo specifiche categorie e differenziando i vari tipi di gioco in base a criteri universali che aiutano a comprendere meglio anche lo sport”.

“Per tutte queste tematiche – conclude Benizzi – il corpo, le rappresentazioni corporee, la fisicità hanno un ruolo centrale. Questi possono essere oggetto di conoscenza ed esplorazione, medium tramite il quale passano sia gli aspetti meccanici che quelli emozionali delle attività, oppure elemento di risignificazione. Da un punto di vista pedagogico, attività ludiche, motricità e sport condividono alcuni principi di fondo: la forte componente di apprendimento esperienziale, che per alcune tipologie di gioco permette di influire sul livello fisico (motricità, coordinazione, equilibrio), cognitivo (attenzione, calcolo, problem solving etc), sociali (comunicazione, cooperazione o competizione), emotive”.  

Momento di approfondimento centrale sarà la tavola rotonda “Esperienze ludiche e sviluppo di comunità”, con relatori e relatrici di rilevanza nazionale: Andrea Mori, esperto e formatore in ambito ludico ed educativo, Claudio “Jones” Padovani, presidente de “La tana del Goblin”, Valentina Salzani, pedagogista ed educatrice di Hermete cooperativa sociale, Claudia Pandolfi, referente QueerBox Veneto e Progetto Spazio Sicuro.

L’evento è co-organizzato da Uisp Rovigo e La Rosa d20 Associazione Ludica, Odissea Gruppo Gruppo Ludico-Culturale di Persone LGBTQIA+ e Persone Alleate, ZED Centro Megaculturale, Porto Alegre Cooperativa Sociale, e rientra nel quadro della Co-progettazione “BellaRO” del Comune di Rovigo.

L’appuntamento è libero ed aperto a tutte le persone: educatori, operatori sportivi, insegnanti, volontari di associazioni che operano a livello di comunità etc. In generale, l’evento è dedicato a tutti/e coloro che vogliono approfondire il potenziale del gioco nel favorire il cambiamento sociale e la creazione di legami comunitari significativi (a cura: redazione Uisp Rovigo)

pubblicato il: 15/11/2024 | visualizzato 48 volte