Un aiuto pari a 400 euro al mese dedicato alle donne disoccupate da almeno tre mesi o che lavorano da non più di due e che intendono tornare a lavorare a tempo pieno, ma per farlo hanno bisogno di una baby sitter. Lo prevede il bando ‘Lombardia per le donne’, finanziata con 4 milioni di euro e lanciato proprio oggi sulla piattaforma digitale di Regione Lombardia.
A chi è rivolto il bando
La misura si rivolge a donne residente o domiciliate in Lombardia. Lavoratrici che dopo la disoccupazione o l’inattività sono appena rientrate al lavoro (da non più di 60 giorni dalla data di presentazione della domanda). Con un contratto di lavoro subordinato di almeno 6 mesi. O, ancora, a lavoratrici con partita Iva. Possono accedere anche le donne che decidono di trasformare il proprio contratto part time in un tempo pieno. La domanda si potrà presentare entro le 12 del 15 dicembre.
“Regione Lombardia fa da apripista a livello nazionale e contribuisce alle spese sostenute dalle donne che utilizzano il libretto famiglia – ha detto Simona Tironi, assessora regionale all’Istruzione -. O hanno stipulato un contratto di lavoro con babysitter, educatori o assistenti familiari. Il nostro contributo coprirà 12 mesi, destinando quindi 4.800 euro a ciascuna donna lavoratrice. Al contributo si aggiunge un ‘bonus’ una tantum per un massimo di 300 euro a rimborso delle spese sostenute per i servizi di gestione amministrativa del contratto. Una misura di cui tutte le donne possono usufruire, con facilità, perché non è previsto alcun limite Isee”.
“Per le donne la decisione di lavorare e le modalità con cui svolgere questa attività sono spesso influenzate dalla responsabilità di assistenza che hanno nei confronti di minori o parenti non più autosufficienti – prosegue Tironi -. Sono quindi costrette ad accettare una sfida di particolare difficoltà che, inevitabilmente, si riflette su persone che non hanno a disposizione servizi di sostegno”.
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