L’incendio, all’alba di ieri, dello store Pianeta outlet, inaugurato giusto domenica scorsa, riporta alla mente una serie di episodi che, negli ultimi anni, si sono verificati a Frosinone e dintorni. Un primo dato, prettamente numerico, è quello sui delitti denunciati in Ciociaria. Nel 2023, ultimo anno disponibile dei dati del ministero dell’Interno, sono stati denunciati 39 danneggiamenti seguiti da incendio, di cui 6 nel capoluogo. Gli incendi, invece, sono stati 102 (di cui 62 boschivi) in provincia e 5 nel capoluogo. L’anno precedente, invece, i danneggiamenti seguiti da incendio erano stati meno in provincia, 25, ma più a Frosinone, 8. Gli incendi in totale erano stati 109 (76 quelli boschivi) di cui 6 nel capoluogo.
Era una domenica, il 23 giugno 2019, quando una nube nera si è alzata, nel tardo pomeriggio, dalla zona industriale. Completamente devastata dalle fiamme la Mecoris, azienda di trattamento di rifiuti. Per oltre cento ore i pompieri furono impegnati a spegnere fino all’ultimo focolaio nella struttura, la cui copertura era collassata. L’inchiesta sul rogo e sui cumuli di rifiuti bruciati (il sistema antincendio non era funzionante, particolare che aveva insospettito gli investigatori) non ha portato a individuare gli autori ma, al tempo stesso, si è arrivati a scoprire un traffico illecito transnazionale di rifiuti.
In precedenza e poi successivamente, a pochi mesi l’uno dall’altro, sempre nel 2019 nella zona industriale si erano registrati l’incendio in un deposito di surgelati e in un altro capannone industriale, un deposito di pelletteria, nel quale erano stipati pellame, plastica, gomma, legno che furono inceneriti dal rogo. In quelle circostanze tanta fu la preoccupazione anche per gli effetti sulla salute a causa del materiale andato in fiamme. Tanto che ad attivarsi, con una serie di controlli, fu anche l’Arpa.
Andando più a ritroso nel tempo, a giugno del 2010 un incendio questa volta doloso (furono trovate tracce di materiale incendiario) distrusse il pub Railways di via Verdi.
A pochi giorni dal capodanno, nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2016, invece, era bruciato un locale da ballo, l’Area disco, a Ferentino ma non troppo lontano dal capoluogo. Subito fu seguita la pista dolosa: dalle telecamere di sorveglianza del locale, gli investigatori notarono le sagome di due persone, due uomini, la conferma, se mai ci fossero dubbi, che l’incendio alla discoteca era doloso. Sempre a Ferentino si registrarono ben due attentati incendiari a distruggere la sala Bingo, il primo dei quali nel 2003. Alla fine la pista battuta dagli investigatori portò ad un concorrente nel mondo delle sale da gioco.
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