Se beneficiavi dell’esenzione sul bollo auto, sappi che l’agevolazione sta per cambiare: ora toccherà alle regioni regolamentare il tutto.
Il bollo auto, eh sì, quella tassa che ogni proprietario di veicolo a motore conosce fin troppo bene. Arriva puntuale ogni anno e non si scappa: se hai un’auto registrata al Pra (Pubblico Registro Automobilistico), devi metterti in regola con questo pagamento.
Parliamo un attimo di agevolazioni. Se possiedi un veicolo storico o una macchina destinata al trasporto di persone con disabilità, potresti godere di esenzioni parziali o totali. Lo stesso vale per chi ha scelto una vettura ecologica, come le ibride o le elettriche.
Però, sai com’è, l’applicazione di queste agevolazioni cambia di Regione in Regione e le differenze a volte sono davvero complicate da capire. Negli ultimi anni si è vista una crescita di auto ibride in circolazione. Una bella notizia per l’ambiente, giusto?
Le emissioni sono più basse e, nella maggior parte dei casi, chi ha scelto questa strada ha potuto beneficiare di qualche sconto sul bollo. Eppure, se pensiamo a quanto la situazione sia frammentata, vien da chiedersi: quanta differenza può fare un incentivo se ogni Regione lo gestisce a modo suo? Inoltre, a breve le cose cambieranno profondamente.
Come le regioni gestiscono le agevolazioni sul bollo
In Italia, la gestione del bollo auto è un po’ una giungla. Ogni Regione ha facoltà di stabilire in modo autonomo le agevolazioni o gli sconti per chi possiede veicoli ecologici, ad esempio. Questo significa che mentre in alcune aree puoi trovare esenzioni totali per diversi anni, in altre potresti cavartela con una riduzione parziale. Insomma, la cosa migliore è informarsi bene e non dare nulla per scontato: quello che funziona in Lombardia, potrebbe non valere affatto in Puglia.
Se pensiamo alle auto ibride, vediamo come rappresentino un esempio di questa disparità. In alcuni luoghi, gli incentivi sono generosi e durano diversi anni, in altri si esauriscono in fretta. Questo crea inevitabilmente un divario tra chi beneficia davvero di queste agevolazioni e chi invece si trova a fare i conti con regole meno vantaggiose. Anche per chi pensa di acquistare una nuova macchina, capire se e quanto risparmierà sul bollo è cruciale, ma spesso le informazioni non sono così semplici da reperire.
Cosa cambia per il bollo dal 2025
Dal 2025, chi possiede un’auto popolare dovrà prepararsi a qualche cambiamento per quanto riguarda il costo del bollo. Il governo ha deciso di rivedere le esenzioni e, di fatto, la “palla” passa alle Regioni, che avranno l’onere di ridefinire alcune norme. Questo potrebbe significare meno sconti e un peso maggiore per molte tasche, specialmente per chi ha già investito in veicoli ecologici.
Il discorso, poi, si complica per le auto ibride. Attualmente, queste vetture hanno goduto di condizioni vantaggiose, come esenzioni o riduzioni per i primi anni dall’immatricolazione. Con le nuove regole, però, le cose cambieranno: una volta scaduto il periodo di esenzione, ci sarà da pagare il bollo completo. Quindi, chi pensava di risparmiare a lungo termine, dovrà rivedere i propri calcoli. E le Regioni? Loro dovranno decidere come muoversi, ma non c’è dubbio che si tratti di un bel grattacapo per tutti.
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