Questa settimana ci sarà il«closing» dell’operazione che vedrà i tedeschi rilevare il 41% della compagnia italiana. Dopo il versamento, prevista l’assemblea e la nomina del nuovo cda a 5 membri: il ceo sarà Jörg Eberhart
Prima l’assegno da 325 milioni di euro, poi la convocazione dell’assemblea, quindi la riunione del nuovo consiglio di amministrazione con l’insediamento dell’amministratore delegato che dovrà accompagnare il vettore verso il gruppo tedesco e il rilancio. Tappe serrate per le nozze Ita Airways-Lufthansa, con il primo giorno utile per il «closing» già lunedì 13 gennaio e ultimo momento il 15. Si è lavorato anche di domenica per le ultime revisioni dei documenti, spiegano al Corriere tre fonti che seguono il dossier, per questo le tempistiche non sono state ancora confermate. Stando a quanto si apprende, a Roma ci si è confrontati molto sui tre nomi (compreso quello del presidente) che andranno a rappresentare gli interessi dell’Italia nel nuovo board dell’aviolinea.
Due anni di trattative
Due anni dopo l’avvio delle trattative, un anno e mezzo dopo l’accordo siglato a Roma tra il ministero dell’Economia (attuale azionista di Ita) e il colosso dei cieli, mesi di liti con la Commissione europea e qualche frizione inattesa nell’autunno è tutto pronto per l’ingresso del management di Lufthansa nel board del vettore tricolore. Nella mattinata del 13 gennaio è previsto il versamento di Lufthansa di 325 milioni sul conto corrente di Ita, spiegano due fonti che seguono il dossier, che porterà l’azienda ad avere il 41% del vettore tricolore (l’altro 59% resta al Mef).
L’assemblea
Soltanto dopo questo passaggio si riunirà l’assemblea di Italia Trasporto Aereo Spa (la società che controlla Ita Airways) — prevista in prima convocazione attorno alle 15, sempre di lunedì — che in seduta ordinaria dovrà sancire l’ingresso ufficiale di Lufthansa e nominare cinque membri che andranno a comporre il nuovo consiglio di amministrazione di Ita: tre di espressione italiana (compreso il presidente), due tedesca. Tra questi ultimi due ci sarà anche l’amministratore delegato: Jörg Eberhart, ex capo delle strategie di Lufthansa, ex ceo di Air Dolomiti.
Il primo board
Nel tardo pomeriggio — salvo slittamenti — toccherà poi alla prima riunione del nuovo cda (composto da almeno due donne, una di nomina italiana, l’altra di nomina tedesca) che discuterà, tra le altre cose, la distribuzione delle deleghe tra presidente e amministratore delegato. Soltanto a questo punto — spiegano le fonti — Lufthansa potrà guardare allo stato attuale dell’azienda e iniziare a dare il via a tutte quelle misure che porteranno all’integrazione commerciale, operativa e finanziaria.
L’investimento complessivo
Tutto questo al netto di eventuali intoppi che potrebbero far slittare tutto al 15 gennaio. Del resto si tratta di un accordo pubblico-privato che nel medio periodo porterà Lufthansa a salire al 90% di Ita — l’opzione è prevista tra quest’anno e il 2027 — e poi al 100% «entro il 2033» per un investimento complessivo di 829 milioni di euro, inclusi i 100 milioni di «earn out» che andranno al Mef al raggiungimento di alcuni risultati intermedi.
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