Il risiko del risparmio gestito emerso negli ultimi 6 mesi ha oggi un colore piĆ¹ Esg. La popolare padovana mette a segno un colpo che segna il cambio di fase: anche per i player puri della finanza sostenibile ĆØ necessario adeguarsi al business-is-business
Il grande risiko del risparmio gestito europeo, alla fine, si colora di Esg. Negli ultimi sei mesi, la serie di operazioni chiuse o annunciate rappresenta un fenomeno chiaro e tangibile. In ognuna di queste, sono stati coinvolti player con una chiara identitĆ (e offerta commerciale) sostenibile. Ma ciĆ² che ha davvero reso esplicito il ācolore Esgā, ĆØ lāoperazione annunciata giovedƬ scorso in Italia, con lāacquisizione del 70% di Impact sgr da parte del gruppo Banca Etica. Il deal, non solo conferma la fase di grande dinamicitĆ del settore e le prospettive di un mercato in cui la scala di grandezza potrĆ consentire sinergie e competitivitĆ , ma sdogana, a tutti gli effetti, che business-is-business anche per la finanza sostenibile. O meglio, al contrario, che la finanza sostenibile ha varcato la soglia della piena maturitĆ strategica, ragionando e adottando operazioni strutturali necessarie per creare valore.
IL RISIKO EUROPEO
Ć utile una rapida cronistoria del consolidamento in atto. A cominciare dal maggio 2024, con la chiusura dellāacquisizione di Kairos da parte di Anima. Un altro colpo si ĆØ completato formalmente a giugno, con Indosuez (gruppo gruppo CrĆ©dit Agricole) che ha rilevato Degroof Petercam. In estate si ĆØ avviata lāacquisizione di Axa Im da parte di Bnp Paribas, operazione conclusa allāinizio 2025 attraverso il veicolo assicurativo di Bnp Paribas Cardif. Lāuso del veicolo assicurativo ĆØ legato allāopportunitĆ di agevolazioni patrimoniali consentite da una speciale āderogaā normativa, il cosiddetto Danish Compromise (se non addirittura il Danish Compromise al quadrato, nella sua piĆ¹ recente versione). Anche lāoperazione lanciata da Bpm su Anima sgr, qualche mese piĆ¹ tardi, in novembre, ĆØ avvenuta attraverso il ramo assicurativo Bpm Vita.
A fine ottobre sono emerse le indiscrezioni su una possibile cessione di Allianz Global Investor, e un mese piĆ¹ tardi ĆØ apparso comeĀ candidato Amundi (ancora gruppo CrĆ©dit Agricole). Le trattative si sarebbero poi raffreddate in dicembre, ma non si escludono nuove aperture del dossier.
Alla fine di novembre sono poi rimbalzate le voci di un altro maxideal tra Generali e Natixis.
LāACQUISIZIONE SOSTENIBILE
Questa entropia appare tuttāaltro che vicina al termine, anche per il menzionato ācompromiseā.
I diversi protagonisti delle m&a hanno identitĆ sostenibili piĆ¹ o meno accentuate (in ogni operazione almeno uno dei soggetti ĆØ stato protagonista a salone.SRI). Ma ĆØ soprattutto lāultima operazione, in termini temporali, che ha accentuato il colore Esg. Lāoperazione ĆØ quella, appunto, in cui Ā«Banca Etica ā recita lāincipit del comunicato ā ha acquisito il 70% di Impact sgr nellāambito di unāoperazione strategica per espandere il business del Gruppo nel settore del wealth management e del risparmio gestito, e per consolidare lāindipendenza e la distintivitĆ dellāunico Gruppo bancario italiano interamente dedito alla finanza eticaĀ». La stessa popolare padovana chiarisce, dunque, il principale presupposto strutturale dellāacquisizione: crescita dimensionale.
CAMBIO DI CAVALLO
Ci sono, perĆ², altre ragioni non meno importanti, per quanto meno appariscenti. Innanzi tutto, Banca Etica ĆØ lāazionista di maggioranza di un altro gestore, senza dubbio quello che, sin dalla nascita, si ĆØ connotato come la principale sgr sostenibile italiana in senso integrale: Etica sgr. Questāultima, negli anni, ĆØ stato il principale asset economico del gruppo (ha generato 9,9 milioni di utile nel 2021, 9,6 milioni nel 2022 e 8,4 nel 2023) con una incidenza notevole sul bilancio della capogruppo. PiĆ¹ di recente, la situazione si ĆØ riequilibrata per effetto dellāimpennata dei tassi che ha aiutato i conti della banca e penalizzato la raccolta della sgr. In ogni caso, ĆØ stato evidente il senso dellāacquisizione di maggioranza assoluta, avvenuta nel 2016, da parte della banca popolare, e che ha portato allāattuale assetto: il capitale sociale ĆØ detenuto al 51,47% da Banca Popolare Etica; al 19,44% da Banco Bpm; al 10,00% da Bper Banca; al 9,87% da Banca Popolare di Sondrio; e al 9,22% da Cassa Centrale Banca ā Credito Cooperativo Italiano.
Non era casuale, dunque, che la delega per la gestione finanziaria dei fondi di Etica sgr sia stata fino a oggi in mano ad Anima, in quanto questāultima vedeva come suo socio di riferimento Bpm (secondo socio, appunto, della sgr del gruppo padovano). Tuttavia, Bpm ha lanciato in novembre unāopa totalitaria su Anima, portandosi di fatto in house lāintesa societĆ . Non solo. Poco piĆ¹ tardi, la stessa Bpm ĆØ finita sotto il tiro dellāofferta Unicredit. Insomma, si sono aperte partite finanziarie incandescenti che rendono poco chiara la prospettiva di chi-sarĆ -di-chi-e-cosa.
Ecco perchĆ© lāoperazione con Impact sgr ha offerto anche lāopportunitĆ di cambiare cavallo. Lāaccordo con Banca Etica, infatti, prevede anche il successivo trasferimento a Impact SGR della delega per la gestione finanziaria dei fondi di Etica Sgr, fin qui curata da Anima Sgr.
LA PROSPETTIVA PMI
CāĆØ, infine, una considerazione di posizionamento prospettico. Se attraverso Etica sgr il gruppo della popolare padovana si ĆØ guadagnato uno spazio consolidato e ben riconosciuto nellāindustria dellāasset management, con Impact sgr puĆ² ottenere una ulteriore caratterizzazione strategica. Non solo si accrescono le masse e le tipologie di prodotti offerti, aspetto cruciale in fasi di mercato che hanno rallentato la crescita della raccolta, bensƬ si prospettano iniziative interessanti nel campo dei private markets, ossia delle aziende non quotate. In questo ambito, infatti, Impact sgr non ha nascosto lāambizione di trasformarsi in una sorta di gestore-consulente per le pmi impegnate nella transizione. Una chiave, quella di agganciare il mondo pmi sul fronte della gestione patrimoniale, che certo non lascia indifferente il gruppo Banca Etica.
UNA NUOVA FASE
Lāoperazione tra Banca Etica e Impact sgr, quindi, apre una nuova fase per Etica sgr. Quando, nel 2015, questāultima registrĆ² il primo calo della propria quota di mercato nei fondi sostenibili, scendendo dal 45 al 42% (vedi lāarticolo Etica sgr, lāobiettivo di perdere quota), la cosa venne vissuta come una vittoria. Quel calo, infatti, significava che si era centrato il risultato, piĆ¹ ampio e valoriale, di aver creato il mercato della gestione sostenibile del risparmio.
Oggi, la nuova fase indica un altro traguardo: quel mercato merita di essere scalato.
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