Confermate la platea ampia per il bonus Natale, la rateizzazione del secondo acconto Irpef per le partite Iva e la proroga del concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre.
Il decreto Fisco è legge. La Camera ha approvato in seconda lettura il provvedimento con 151 sì, 111 no e 4 astensioni, dopo che l’assemblea di Montecitorio aveva confermato la fiducia al Governo.
L’iter del decreto
Il testo è propedeutico alla legge di bilancio, di cui anticipa alcune misure in materia di imposte.
Ricordiamo che durante il passaggio in Commissione in Senato si è registrata una divergenza in maggioranza che ha portato alla bocciatura di un emendamento della Lega per la proroga nel 2025 della riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro (misura contenuta nella scorsa manovra), con Forza Italia che ha votato assieme alle opposizioni. Il testo del dl Fiscale è stato approvato a ottobre dal Cdm assieme alla manovra. Ma nel corso dell’iter parlamentare sono subentrate diverse aggiunte che lo hanno reso simile a un provvedimento omnibus.
I punti principali del provvedimento riguardano soprattutto misure in ambito fiscale, ma non solo.
Rateizzazione del secondo acconto Irpef
Anche per quest’anno, prevede un emendamento presentato dalla Lega e riformulato dal governo, i titolari di partita Iva potranno versare il secondo acconto Irpef posticipato a gennaio 2025 oppure in cinque rate a partire dallo stesso mese.
Riapertura del concordato
Per aderire al concordato preventivo biennale c’è tempo fino al 12 dicembre per i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito.
Bonus Natale
È stata ampliata la platea per il contributo da 100 euro erogato contestualmente alla tredicesima che spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28mila euro.
Ritocchi al 2 x 1000
Dopo le perplessità fatte filtrare dal Quirinale, non è stata approvata la riformulazione del governo dell’emendamento che proponeva una riforma del meccanismo di finanziamento dei partiti politici. Passa invece l’emendamento, presentato dal Pd e da Avs, che aumenta di 3 milioni di euro per il 2024 la dote da distribuire ai partiti politici, sulla base delle scelte del 2×1000 dell’Irpef dei contribuenti, con una crescita da 25 a 28 milioni di euro.
Payback sanitario
Viene modificato il riparto del payback farmaceutico, venendo incontro alle richieste delle Regioni. L’Aifa determinerà, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, la quota del ripiano attribuita a ogni azienda farmaceutica titolare di Aic, ripartita per ciascuna Regione al 50% secondo il criterio pro capite e al 50% variabile in proporzione ai rispettivi superamenti dei tetti di spesa.
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Acconti 2024, la proroga dei versamenti coinvolge tutti
Interessati persone fisiche e titolari di partita Iva, con compensi inferiori a 170.000 euro. Per gli imprenditori agricoli a tassazione fondiaria deve essere tenuto conto del volume d’affari Iva. Le indicazioni di Assosoftware
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