Maggiori incentivi per le imprese, ristori e sgravi fiscali per le attività finite nella morsa dei cantieri e dell’alluvione. Poi, miglioramenti in infrastrutture e viabilità, “cruciali per chi lavora sul territorio”. Riassunto: “Non fate sparire le nostre attività”. Questi gli appelli lanciati dalle associazioni di categoria in vista del bilancio previsionale del Comune, su cui riflette l’incontro BilanciAmo – Fondi europei, fiscalità, imprese, promosso dal gruppo Conservatori e riformisti europei (Ecr) e dal gruppo consiliare di FdI a Palazzo d’Accursio. A fare gli onori di casa l’eurodeputato Stefano Cavedagna e la capogruppo in Comune Francesca Scarano, con il neo capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, e il senatore Marco Lisei. Che lasciano la parola alle categorie, unite sui bisogni da affrontare.
In primis il comparto “infrastrutture – inizia il presidente di Cna Antonio Gramuglia –, su cui ci battiamo per una nuova mobilità e il potenziamento della rete stradale, in particolare in Appennino. Vogliamo essere più coinvolti su questo”, come sulla sostenibilità, il ricambio generazionale, la sicurezza e sull’impegno per rendere Bologna “capitale dell’artigianato”.
“Dalle infrastrutture dipende il successo o meno delle imprese e del territorio – commenta Alessandro Ginnasi di Confartigianato Bologna Metropolitana –. Condividendo più elementi di bilancio, ognuno può apportare contributi. E lavorando a un tavolo si può fare la differenza”.
È fondamentale “che le attività di prossimità rimangano tali – spiega il presidente di Confcommercio Ascom Enrico Postacchini –. Il valore immobiliare cresce con le attività commerciali e chiediamo di lavorare insieme sui quartieri più urgenti”.
Anche perché “il piccolo commercio è in crisi – aggiunge il direttore di Confesercenti Loreno Rossi –. Siamo preoccupati dalla competizione sleale dell’online, che cresce a dismisura”. Oltre a questo, “gli sgravi previsti per le attività colpite dai cantieri non sono sufficienti”, concordano le associazioni in sala, tra cui Confcooperative Terre d’Emilia: “Vogliamo favorire la valorizzazione della cooperazione sociale di inserimento lavorativo – dice il direttore Matteo Manzoni –. E sull’emergenza abitativa, va rilanciato un piano per l’edilizia sociale”.
Casa e famiglia sono il focus per le Acli: “Per favorire la natalità servono interventi strutturati e sgravi contributivi per aziende che assumono neo genitori”, dice la capo area Caf Rosaria Ciriello, mentre per la presidente Chiara Pazzaglia bisogna pensare a “un welfare di genere che aiuti le donne, sole e anziane bisognose di assistenza”.
Per Luca Rossi, direttore generale di Confindustria Emilia-Romagna, “l’industria ha un peso importante sulla nostra regione, dove viviamo in alcune città la pressione immobiliare più alta in tutto il Paese”. “Un momento prezioso per ascoltare le proposte delle realtà più rappresentative del tessuto economico e sociale – concludono Cavedagna e Scarano –. Siamo al fianco dei lavoratori penalizzati. Bologna merita un’amministrazione che sostenga chi lavora e produce”.
Mariateresa Mastromarino
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