OSIMO – Da 60 anni, la Fondazione Lega del Filo d’Oro sostiene le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale e le loro famiglie, supportandole nella complessa sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Con la campagna di sensibilizzazione sostenuta da RAI per la Sostenibilità – ESG dal 13 al 19 gennaio 2025, la Fondazione rilancia il proprio impegno nel promuovere un futuro più inclusivo e privo di barriere, che si può costruire solo grazie al supporto di tutti. Per dar voce alle loro istanze, la Fondazione ha realizzato il “Manifesto delle Persone Sordocieche”, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sui bisogni reali di chi non vede e non sente, promuovendo il pieno riconoscimento dei loro diritti.
Per maggiori informazioni. E’ bene visitare il sito della Lega del Filo d’Oro.
Le domande da porsi. Cosa significa essere persone sordocieche nel nostro Paese? È una domanda che merita una riflessione profonda, perché chi non vede e non sente vive immerso in un mondo fatto di buio e silenzio. Questo implica aver bisogno di un supporto costante, perché altrimenti si rimane esclusi, anche dalle attività quotidiane e più importanti. Una persona con sordocecità, ad esempio, non può andare in ospedale senza essere accompagnata da un interprete, i bambini o i ragazzi non possono frequentare la scuola senza programmi adeguati, gli adulti non possono accedere al mondo del lavoro, senza politiche realmente inclusive.
Vite sospese messe ai margini. Vite sospese che rischiano di essere confinate ai margini da barriere e disuguaglianze, che una società equa dovrebbe abbattere, come ricorda l’Agenda 2030 dell’ONU, secondo cui nessuno deve essere lasciato indietro. Da 60 anni, la Fondazione Lega del Filo d’Oro (ETS, Ente del Terzo Settore) è impegnata a dare voce alle istanze di chi non vede e non sente e delle loro famiglie, promuovendo l’autonomia, l’inclusione sociale e il pieno riconoscimento dei loro diritti, con l’obiettivo di costruire un futuro più inclusivo, privo di barriere, in cui ognuno possa autodeterminarsi e vivere una vita dignitosa e autonoma.
Il Manifesto presentato alla Camera. Con il Manifesto delle Persone Sordocieche, presentato lo scorso marzo alla Camera dei deputati, la Lega del Filo d’Oro pone l’attenzione su alcuni temi centrali per promuovere un reale cambiamento, chiedendo alle Istituzioni un maggior impegno affinché ogni persona sordocieca venga riconosciuta e sostenuta, ovunque e sempre, con accesso a cure, interpreti e strumenti che possano davvero fare la differenza nella vita di tutti i giorni. “Il ‘Manifesto delle persone sordocieche’ rappresenta una visione collettiva: è il sogno di una società che abbraccia ogni individuo e celebra la diversità come una ricchezza”, ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro.
La scuola, la mobilità, il lavoro, spazi adeguati. L’inclusione scolastica, la mobilità autonoma, la possibilità di lavorare e di abitare in spazi pensati per le esigenze specifiche di chi non vede e non sente non sono solo diritti, ma passi fondamentali verso una società in cui nessuno venga lasciato indietro. Creare un mondo più accessibile, anche nei luoghi di sport e cultura, significa abbracciare la diversità e abbattere ogni barriera.
Dare voce ai bisogni delle familie. Le famiglie delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale affrontano quotidianamente sfide difficili, che richiedono un coraggio straordinario per garantire il benessere dei propri cari. Spesso, nella vita di tutti i giorni, si trovano a dover far fronte a bisogni complessi, senza ricevere il supporto necessario o adeguato, costrette a navigare in un sistema che non sempre risponde alle loro reali esigenze. Per questo la Fondazione sottolinea l’importanza di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie fuori Regione per tutte le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale che abbiano l’esigenza di ricevere cure specialistiche. In questo modo, nessuna famiglia dovrà mai sentirsi abbandonata nell’affrontare queste sfide.
Riconoscerli come una risorsa per la società. Ogni persona sordocieca ha un potenziale straordinario da valorizzare e, con il giusto supporto, può contribuire in modo significativo al progresso della comunità. Tuttavia, ostacoli culturali, pratici e strutturali continuano a limitare l’accesso a istruzione e lavoro, privando la società di un’enorme risorsa. Per questo la Fondazione si impegna a promuovere politiche concrete per l’inclusione scolastica, formando insegnanti e volontari all’uso di strumenti di comunicazione fondamentali come il Braille, la LIS, i sistemi di comunicazione tattili, Haptic e le tecniche più adatte alle esigenze della singola persona.
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