Tra le agevolazioni fiscali più utilizzate, il Bonus
Mobili ed Elettrodomestici consente di usufruire di una
detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di
mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un
immobile oggetto di ristrutturazione. L’utilizzo è però subordinato
ad alcune condizioni, tra cui la correlazione
tra la data di acquisto degli arredi, e quella della CILA per la
realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
Bonus Mobili: le condizioni per utilizzarlo
Prova ne è la domanda posta a Fisco Oggi da un contribuente che,
dopo aver acquistato un immobile e presentato la Cila per la
ristrutturazione, chiede se possa usufruire del bonus Mobili nel
caso di acquisti effettuati nello stesso anno dei
lavori.
Fermo restando che il
Bonus Mobili permette di usufruire di una
detrazione IRPEF del 50%, ripartita in 10 quote annuali di uguale
importo, sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici destinati a un immobile oggetto di interventi
di recupero edilizio che fruiscono della detrazione prevista
dall’art. 16-bis del TUIR, per utilizzarlo, è necessario aver
rispettato tutte le disposizioni contenute nell’articolo 16, comma
2, del decreto legge n. 63/2013 e in particolare che:
- la data di inizio dei lavori di
ristrutturazione preceda quella di acquisto dei beni.
Questo significa che il contribuente deve aver già avviato la
ristrutturazione, come dimostrato dalla presentazione della Cila,
prima di procedere con l’acquisto di mobili e
elettrodomestici; - l’intervento sull’abitazione sia almeno riconducibile
alla manutenzione straordinaria, di cui
all’art. 3, comma 1, lettera b), del d.P.R. n. 380/2001 (Testo
Unico dell’Edilizia); - l’intervento di ristrutturazione sia iniziato al massimo
entro l’anno precedente a quello in cui sostengono le
spese; - l’acquisto dei beni venga effettuato con strumenti
tracciabili come bonifico, carta di debito o credito. Non
sono ammissibili pagamenti effettuati con assegni bancari, contanti
o altri mezzi non tracciabili; - i beni acquistati siano nuovi e, nel caso degli
elettrodomestici, appartengano a classi energetiche efficienti
(classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le
lavastoviglie, classe F per i frigoriferi e i congelatori).
Bonus Mobili: limiti di spesa e spese ammissibili
Il 50% di detrazione va calcolato su un massimale di spesa pari
a:
- 10mila euro per l’anno 2022 (detrazione massima 5mila
euro); - 8mila euro per il 2023 (detrazione massima 4mila euro);
- 5mila euro per il 2024 (detrazione massima 2.500 euro).
Sono ammissibili le spese sostenute per letti, armadi,
cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani,
poltrone, credenze nonché i materassi e gli apparecchi di
illuminazione in quanto costituiscono un necessario completamento
dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Non rientrano in detrazione invece, gli acquisti di porte, di
pavimentazioni (per esempio il parquet), di tende e tendaggi,
oppure di altri complementi di arredo.
In riferimento agli elettrodomestici, dal 1° gennaio 2022 il
bonus mobili è limitato all’acquisto di grandi elettrodomestici
delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe F o
superiore (A per i forni), nel caso in cui per quelle tipologie sia
obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di prodotti
sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se non è
previsto l’obbligo di etichetta energetica.
Nell’importo delle spese sostenute possono essere considerate
anche le spese di trasporto e di montaggio
dei beni acquistati, purché esse siano state sostenute con le
modalità di pagamento previste.
Ristrutturazione e acquisto arredi nello stesso anno: la
risposta del Fisco
In riferimento alla possibilità di usufruire del Bonus Mobili
nello stesso anno in cui si è effettuata la ristrutturazione, la
risposta dell’Agenzia delle Entrate è positiva: il contribuente
potrà inserire la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi
del 2024 e beneficiare della detrazione, a condizione che la
ristrutturazione sia effettivamente iniziata prima dell’acquisto
dei beni.
Ne deriva l’importanza di conservare correttamente la
documentazione, comprendente:
- la Cila presentata per la ristrutturazione;
- le fatture relative all’acquisto dei mobili e degli
elettrodomestici; - le ricevute dei pagamenti effettuati con strumenti
tracciabili.
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