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  • Voucher 3I è la nuova iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere le startup e le piccole imprese italiane.
  • Il contributo erogato in base alla prestazione specifica può variare da 1.000 a 4.000 euro.
  • Al momento non è ancora possibile richiedere l’accesso agli incentivi, per cui si attende la pubblicazione della procedura per la presentazione delle domande e relative scadenze.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente annunciato una misura significativa per sostenere le startup innovative e le microimprese nel loro percorso di crescita e protezione della proprietà intellettuale.

Il progetto “Voucher 3I – Investire in Innovazione“, istituito con decreto ministeriale dell’8 agosto 20241, si propone come strumento chiave per promuovere la cultura dei brevetti e valorizzare i processi innovativi nel tessuto imprenditoriale italiano.

Obiettivi e beneficiari del Voucher 3I

Voucher 3I nasce con l’obiettivo di stimolare la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità legate alla brevettazione delle invenzioni. In un’epoca in cui l’innovazione è il motore principale della competitività, questa misura si rivolge a due categorie specifiche di imprese:

  1. Start-up innovative: quelle imprese iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese, come definite dall’art. 25, comma 2, del decreto-legge n. 179/2012.
  2. Microimprese: aziende che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro, in linea con la definizione dell’allegato 1 del regolamento (UE) n. 651/2014.

Questo focus sulle realtà imprenditoriali più piccole e innovative dimostra l’intenzione del governo di sostenere il tessuto economico più dinamico e potenzialmente dirompente del paese.

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Servizi finanziabili e importi del Voucher 3I

Il Voucher 3I copre tre tipologie di servizi essenziali nel processo di brevettazione:

  1. servizi di consulenza per ricerche di anteriorità e verifica della brevettabilità dell’invenzione: per questi servizi, il voucher ha un valore di 1.000 euro + IVA;
  2. servizi di consulenza per la stesura della domanda di brevetto e il deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: in questo caso, il valore del voucher sale a 3.000 euro + IVA;
  3. servizi di consulenza per il deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale: per questo servizio più complesso, il voucher raggiunge i 4.000 euro + IVA.

È importante notare che ciascuna impresa può richiedere un solo voucher per un solo servizio. Inoltre, per accedere al terzo tipo di servizio, l’attività deve già possedere una domanda di brevetto nazionale.

Come funziona il Voucher 3I

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Il Voucher 3I segue una procedura automatica a sportello, in linea con quanto stabilito dall’art. 4 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123. Questo approccio garantisce una maggiore accessibilità e rapidità nell’erogazione dei fondi.

Il soggetto gestore incaricato dell’implementazione della misura è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia. Questo ente sarà responsabile della valutazione delle domande, del rilascio dei voucher e del pagamento diretto ai fornitori dei servizi.

Il processo di richiesta e utilizzo del voucher si articola in diverse fasi:

  1. L’impresa presenta la domanda al soggetto gestore, indicando il tipo di servizio richiesto e il fornitore scelto;
  2. Il soggetto gestore verifica i requisiti e, in caso di esito positivo, rilascia il voucher assegnando un Codice Unico di Progetto (CUP);
  3. Dopo l’erogazione del servizio e i relativi controlli, il fornitore emette fattura indicando il CUP;
  4. Il soggetto gestore procede al pagamento diretto al fornitore entro 30 giorni dalla ricezione della fattura.

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Fornitori ammessi e formazione degli elenchi

Un aspetto innovativo del Voucher 3I è la creazione di elenchi specifici di fornitori autorizzati. Possono erogare i servizi coperti dal voucher esclusivamente:

  • consulenti in proprietà industriale;
  • avvocati.

Questi professionisti devono essere iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.

Il processo di formazione di questi elenchi è dettagliato nel decreto:

  • gli ordini professionali lanciano una “call” per le candidature entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto;
  • i professionisti interessati hanno poi 30 giorni per presentare la propria candidatura;
  • gli elenchi vengono formati entro 30 giorni dalla chiusura della call e pubblicati sui siti web istituzionali degli ordini;
  • gli elenchi vengono aggiornati ogni sei mesi con nuove call per candidature.

Questo sistema garantisce la qualità e l’aggiornamento continuo dei fornitori di servizi, assicurando alle imprese beneficiarie un supporto professionale di alto livello.

Limiti e condizioni del Voucher

Il Voucher 3I viene concesso nei limiti del regime de minimis, in conformità con il regolamento (UE) 2023/2831. Questo significa che l’importo complessivo degli aiuti concessi a un’impresa unica non può superare i 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

È importante sottolineare che il voucher non copre le tasse e i diritti relativi al deposito delle domande di brevetto. Questi costi rimangono a carico dell’impresa beneficiaria.

Inoltre, non sono ammessi al pagamento tramite voucher i servizi erogati da fornitori non inclusi negli elenchi ufficiali o erogati prima dell’inserimento del fornitore in tali elenchi. Questa disposizione mira a garantire la qualità e l’affidabilità dei servizi forniti.

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Come presentare la domanda al Voucher 3I

Mentre il decreto dell’8 agosto 2024 ha delineato il quadro generale del Voucher 3I, alcuni dettagli operativi cruciali sono ancora da definire. Un successivo decreto attuativo del direttore generale della Direzione competente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà:

  • le modalità precise di presentazione delle domande;
  • i criteri dettagliati di valutazione;
  • la documentazione necessaria;
  • le motivazioni specifiche di revoca del voucher;
  • i termini esatti di apertura per la presentazione delle domande.

Le imprese interessate dovranno quindi rimanere attente alle comunicazioni ufficiali del Ministero per non perdere l’opportunità di beneficiare di questa misura.

 

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