Chi farà un figlio nel 2025 riceverà fino a 4.600 euro di aiuti, tra bonus bebè e assegno unico. Il calcolo è presto fatto. La manovra prevede una “Carta per i nuovi nati”, con mille euro di dotazione, da destinare ai nuclei con Isee entro i 40 mila euro. Gli importi attuali dell’assegno unico e universale per i figli variano invece oggi da 57 a 199 euro. A prendere il massimo della cifra sono le famiglie con Isee non superiore a 17.090,61 euro. Per i figli con età inferiore a un anno è prevista poi una maggiorazione del 50 per cento, quindi le famiglie maggiormente in difficoltà ricevono oggi 300 euro per ogni neonato, che in un anno fanno 3.600 euro. Queste ultime quindi l’anno prossimo potranno contare su un sostegno, come detto, di 4600 euro, di cui mille provenienti dal bonus bebè e il resto dall’Auu.
Aiuti extralarge per le famiglie con figli
Una famiglia con un Isee attorno ai ventisettemila euro e un figlio con meno di un anno riceve tramite l’Auu circa 220 euro, che in un anno diventano 2.640 euro. Chi farà un figlio a gennaio del 2025 potrà contare dunque su un sostegno di 3.600 euro circa, derivante dalla “Carta per i nuovi nati” e dall’Auu. Più l’Isee sale e più scende naturalmente l’entità dell’aiuto. Oggi un nucleo con Isee vicino ai 40 mila euro ha diritto a circa 80 euro per figlio con l’Auu, che diventano 120 euro in presenza di un figlio con età inferiore a un anno. In tutto fanno 960 euro l’anno. La cifra, sommando i soldi del bonus bebé, arriva a quasi duemila euro. Insomma, le due misure frutteranno a chi sta per avere un figlio tra i duemila e i 4.600 euro nel 2025.
Come funziona il bonus bebé?
Il redivivo bonus bebè, una delle principali novità di questa legge di bilancio, corrisponde come detto a un aiuto una tantum di mille euro, che atterreranno sulla “Carta per i nuovi nati”, destinata ai neo genitori con Isee entro i 40mila euro. Lo scopo della misura? Aiutare mamma e papà ad affrontare le numerose spese con cui una famiglia deve fare i conti dopo aver messo il fiocco rosa o azzurro sulla porta di casa. Il bonus per le nuove nascite si poggia su uno stanziamento di 330 milioni di euro per il 2025 e di 360 milioni di euro per il 2026. Per evitare di incappare in un deferimento dell’Ue, come già successo con l’assegno unico e universale per i figli, i mille euro una tantum verranno assegnati anche ai cittadini extra Ue con permesso di soggiorno o di lavoro superiore a sei mesi, residenti in Italia.
Aumenta la platea dell’assegno unico
Intanto la platea dei beneficiari dell’assegno unico e universale per i figli continua a crescere. Nei primi otto mesi del 2024 l’Inps ha erogato alle famiglie oltre 13,15 miliardi di euro con l’Auu. In media fino ad agosto hanno ricevuto l’assegno 6.021.079 famiglie per 9.554.117 figli. Nel periodo l’importo dell’assegno è stato pari in media a 273 euro per nucleo richiedente e a 172 euro per ogni figlio, in aumento rispetto ai 257 euro per famiglia e ai 162 euro per figlio erogati in media nell’intero 2023.
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