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una tantum di 100 euro a novembre 2024 a tutti i lavoratori #finsubito prestito immediato


Nel mese di novembre 2024 i lavoratori assunti presso le scuole private (non statali) hanno diritto a ricevere un importo una tantum di 100 euro in busta paga, a tutti i livelli di inquadramento.

Il Contratto Collettivo Nazionale di riferimento è il CCNL Scuole Private Aninsei – Assoscuola del 15 giugno 2024, con validità dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2027. Le retribuzioni minime spettanti mensilmente variano in base al livello di inquadramento del lavoratore.

L’importo una tantum versato a novembre 2024 invece viene corrisposto come indennità di vacanza contrattuale per il periodo che va dalla scadenza del precedente accordo, il 31 dicembre 2023, al momento in cui è stato siglato il nuovo contratto, ovvero giugno 2024.

Si tratta dell’erogazione di 100 euro in busta paga per ogni livello di inquadramento, per tutti coloro che sono operativi al 15 giugno 2024 e con assunzione avvenuta entro il 31 dicembre 2023. Va evidenziato che questo CCNL non si riferisce ai lavoratori della scuola pubblica, ma a coloro che sono impiegati nel comparto privato.

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Sommario

1

Una tantum di 100 euro al personale delle scuole non statali

Una tantum di 100 euro al personale delle scuole non statali

La motivazione dietro a questa erogazione sta nella carenza contrattuale intercorsa tra il 31 dicembre 2023 e il 15 giugno 2024, ovvero il periodo in cui era scaduto il precedente accordo e ancora non era stato siglato il nuovo CCNL.

Questo contratto va a stabilire quali sono le regole specifiche intorno al lavoro svolto dai dipendenti della scuola privata, tra cui le retribuzioni minime in base ai livelli di inquadramento.

L’accordo di rinnovo per il CCNL Scuole Private è stato siglato da ANINSEI – Confindustria e la Federazione UIL Scuola RUA e oltre a prevedere specifiche tabelle retributive, ha stabilito l’erogazione dell’importo una tantum di 100 euro insieme alla busta paga di novembre 2024.

Questo importo non rientra nel calcolo del TFR e comprende somme dirette e indirette spettanti per carenza contrattuale. Il nuovo contratto ha validità dal 1 settembre 2024 fino al 31 dicembre 2027, con diversi aumenti stabiliti di anno in anno.

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Ricordiamo che questo CCNL prevede l’erogazione di 13 mensilità di stipendio, con coefficiente giornaliero di 26 e coefficiente orario variabile in base al numero di ore svolte:

  • 165 per 38 ore settimanali di lavoro;
  • 156 per 36 ore settimanali di lavoro;
  • 147 per 34 ore settimanali di lavoro;
  • 139 per 32 ore settimanali di lavoro;
  • 104 per 24 ore settimanali di lavoro;
  • 78 per 18 ore settimanali di lavoro.

A chi spetta l’una tantum di 100 euro a novembre 2024

Andando a vedere nel dettaglio a chi spetta questa erogazione, tenendo presente che sono esclusi i lavoratori delle scuole statali, si tratta di tutti i dipendenti con il CCNL Scuole Private recentemente rinnovato.

Rientrano quindi tra i beneficiari:

  • il personale ATA: addetti alle pulizie, bidelli, inservienti ai piani, tutti coloro che operano nelle cucine e nelle mense, i custodi e i portieri, gli addetti alla manutenzione delle scuole o dei giardini, addetti al guardaroba, autisti di bus, assistenti all’infanzia, impiegati presso colonie, centralinisti, tecnici di caldaie e operatori amministrativi e tutti coloro che lavorano nelle scuole private, operatori di biblioteca, segretari amministrativi, operatori tutor, operatori con responsabilità specifiche;
  • chi svolge servizi di istruzione, formazione e educazione: istruttori per le attività scolastiche e sportive, docenti di corsi liberi di arte e cultura, docenti dei doposcuola e a distanza, educatori di asili nido, docenti di scuola di infanzia, assistenti sociali, docenti di scuola primaria e di corsi in preparazione di esami, docenti di lingua o di istruzione professionale, docenti di scuola secondaria, docenti di istituti para universitari;
  • servizi direttivi: vi rientrano presidi e direttori delle scuole private a diverso livello.

L’orario di lavoro e le retribuzioni lorde mensili cambiano in base al tipo di ruolo e quindi all’inquadramento contrattuale. Tutto il personale ha diritto al versamento una tantum di 100 euro a novembre, se rispetta due condizioni:

  • essere operativi al 15 giugno 2024;
  • essere stati assunti entro il 31 dicembre 2023.

Sempre per effetto del rinnovo del CCNL, i lavoratori che al 1 gennaio 2025 maturano due anni di servizio come dipendenti della stessa scuola hanno diritto ad un salario di anzianità di 20 euro aggiuntivi.

Retribuzioni minime lavoratori CCNL Scuole Private

Riportiamo qui la tabella con le retribuzioni minime tabellari stabilite dal recente rinnovo del CCNL Scuole Private, a cui va poi sommato anche l’importo una tantum di novembre 2024.

Livello Dall’1.9.2023 Dall’1.1.2025 Dall’1.1.2026 Dall’1.1.2027
I 1.239,31 1.280,91 1.322,51 1.347,46
II 1.268,88 1.311,47 1.354,06 1.379,61
III 1.330,16 1.374,81 1.419,45 1.446,24
IV 1.397,56 1.444,47 1.491,38 1.519,52
V 1.489,64 1.539,64 1.589,64 1.619,64
VI 1.489,64 1.539,64 1.589,64 1.619,64
VII 1.512,44 1.563,21 1.615,67 1.646,17
VIIIA 1.585,38 1.638,59 1.693,59 1.725,56
VIIIB 1.671,80 1.727,91 1.785,91 1.819,62

Qual è lo stipendio netto in busta paga a novembre 2024

I minimi retributivi indicati sopra sono da considerarsi come importi lordi. Questo vuol dire che per conoscere l’erogazione netta in busta paga bisogna sottrarre le imposte e i contributi dal totale.

Nella pratica il lavoratore riceverà l’importo netto in forma di stipendio, mentre le imposte e i contributi vengono versati allo Stato e alla cassa previdenziale INPS di riferimento.

Per sapere qual è l’importo netto in busta paga a novembre 2024 bisogna applicare al reddito imponibile annuo l’aliquota Irpef che corrisponde allo scaglione di riferimento, ovvero:

  • fino a 28.000 euro: aliquota Irpef al 23%;
  • da 28.000,01 euro a 50.000 euro: aliquota Irpef al 35%;
  • oltre 50.000 euro: aliquota Irpef al 43%.

Ad esempio un lavoratore con il CCNL Scuole Private che si trova al Quinto Livello e ha una retribuzione mensile lorda di 1.489,64 euro percepisce annualmente 19.365,32 euro lordi, ovvero rientra nel primo scaglione con aliquota Irpef al 23%.

Tolta questa percentuale di imposte, bisogna poi sottrarre i contributi INPS e aggiungere l’importo una tantum di 100 euro per sapere qual è il reddito netto del mese di novembre 2024.

L’una tantum visto qui non va confuso con il Bonus Natale da 100 euro che viene erogato insieme alla tredicesima mensilità a tutti i lavoratori con almeno un figlio a carico e un reddito annuo entro 28.000 euro.

Una tantum di 100 euro anche ai lavoratori part time

Il CCNL qui esposto prevede inoltre lo svolgimento del lavoro in modalità part time, per cui anche questi lavoratori hanno diritto all’importo una tantum di 100 euro in busta paga.

Il part time si applica in modalità solamente orizzontale su base settimanale per il personale educativo di asili nido e per i docenti delle scuole di infanzia, primarie e secondarie.

Il lavoro aggiuntivo supplementare viene organizzato per un massimo del 25% dell’orario parziale normale, retribuito come ordinario. La retribuzione viene aumentata al 15% in caso di variazione temporale dello svolgimento del lavoro.

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Va considerato che l’importo una tantum di 100 euro viene erogato al personale part time in modo proporzionale a quanto garantito ai lavoratori full time. Questa cifra infatti è riproporzionata in base all’orario effettivamente svolto.

Per fare un esempio, un lavoratore part time impiegato per 20 ore settimanali ha diritto all’erogazione una tantum al 50% rispetto ad un lavoratore full time che ne svolge 40.





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