REGGIO CALABRIA – «La città, come ogni anno, si è preparata nel migliore dei modi a commemorare i propri defunti, ricordare i propri cari, rendendo ancora più dignitosi i nostri cimiteri, luoghi in cui ogni familiare viene a deporre un fiore, fare una preghiera, porgere un saluto a un proprio caro, un congiunto».
Il primo cittadino ha ripreso le parole pronunciate dal presule durante l’omelia nel corso della celebrazione di Condera: «Sono state molto toccanti le parole del nostro Vescovo, monsignor Fortunato Morrone che, tra le tante cose belle che ha detto, ci ha ricordato che i cimiteri non ci rammentano soltanto il fatto che nessuno di noi è eterno, ci ricordano soprattutto che nessuno di noi è autosufficiente, nessuno basta a se stesso e che tutto ciò che è di buono, possiamo e riusciremo a fare in vita, lo potremmo fare soltanto insieme agli altri, in solidarietà con gli altri aiutando il nostro prossimo».
«Questo credo che – ha aggiunto – sia un monito che da oggi riecheggerà forte, in qualche modo sarà una linea guida, un faro da seguire per tutto ciò che noi dovremmo continuare a fare, sia nelle nostre attività lavorative, professionali, che – ha concluso Falcomatà – nelle nostre attività di buoni e bravi cittadini attivi».
Insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà erano presenti anche il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, l’assessore Carmelo Romeo, il consigliere Filippo Quartuccio e il consigliere comunale di Reggio Calabria, Francesco Barreca, delegato ai servizi cimiteriali che ha affermato: «Questa è una giornata sacra anche per l’Amministrazione comunale. In questi momenti, e non solo, portiamo il ricordo e il rispetto per i nostri defunti, i familiari, gli amici che non ci sono più, magari nell’esercizio delle loro funzioni lavorative, difendendo la Patria.
Questi luoghi vanno tenuti nella debita considerazione. Abbiamo fatto un buon lavoro in tutti i cimiteri comunali. Ci sono ancora delle criticità, ma potremo superarle se ragioneremo tutti insieme su come superarle, per garantire tutti i giorni, e non solo durante questa giornata, un servizio sempre migliore».
Dopo la funzione religiosa si sono svolti dei momenti di raccoglimento religioso ai caduti nelle guerre, alle vittime del Terremoto del 1908, ai Vigili urbani e alle vittime dei Vigili del fuoco scomparsi nell’esercizio delle funzioni.
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