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#ISRAELHAMASWAR. Estremo tentativo di riportare a casa gli ostaggi di Trump e Biden. Scontri nel sud del Libano. Ankara finge di chiudere i rapporti con Tel Aviv #finsubito prestito immediato


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente Donald Trump, vincitore delle elezioni, hanno discusso mercoledì del problema degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza in un incontro alla Casa Bianca e hanno espresso l’intenzione di risolverlo congiuntamente prima del 20 gennaio 2025, giorno dell’insediamento di Trump, riferisce Axios con riferimento a fonti.

Il presidente della Turchia Recep TayyipErdogan ha rilasciato delle dichiarazioni in cui afferma: “Abbiamo deciso, come stato e governo della Repubblica turca, di interrompere le relazioni con Israele. Ankara non adotterà alcuna misura o iniziativa per sviluppare la cooperazione o ripristinare le relazioni con Israele in futuro”. La Turchia dunque afferma di aver tagliato gli scambi commerciali con Israele e qualsiasi affermazione contraria è malevola. Ma alcuni tracciamenti in tempo reale delle navi turche, come metodologie OSINT, mostrano che le navi si stanno redigendo verso i porti israeliani. La Turchia, secondo fonti OSINT: “rimane la principale ancora di salvezza economica di Israele”.

Il Comandante dell’IRGC, Hossein Salami, ha affermato: «Continueremo il nostro supporto completo a Hezbollah e all’Asse della Resistenza.» E ancora: «La vendetta dell’Iran sul nemico è garantita». Tasnim News Agency, afferma: “L’esercitazione militare e di sicurezza su larga scala “Nasrallah” è iniziata questa mattina, condotta dal Corpo Muhammad Rasul Allah delle Guardie Rivoluzionarie presso l’aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran. Si sta svolgendo alla presenza del Maggiore Generale Hossein Salami, Comandante in Capo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC)”. L’Iran ha emesso un NOTAM per il sud dell’Iran dove si pensa che lanci i test per nuovi missili balistici. 

Il giornalista israeliano Yoav Limor scrive su Israel Today in riferimento ai caduti del battaglione Golani nel sud del Libano del 13 novembre: “Ancora una volta un pugno nello stomaco, prima la notizia che c’è un evento nel Libano meridionale, poi scopri che ci sono dei morti lì, poi il numero dei morti diventa chiaro e infine scopri che si tratta della Brigata Golani. La terra del Libano è diventata satura del sangue di generazioni di combattenti Golani. Questo viaggio di lutto, che passa attraverso famiglie, case e insediamenti, solleva una serie di pensieri, e il primo pensiero ovvio è: per quanto tempo? C’è un divario tra le dichiarazioni di vittoria e la realtà sul campo, evidenziata dai recenti eventi”. L’IDF ha riconosciuto la morte di sei soldati della Brigata Golani nel sud del Libano a seguito di una imboscata. 

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Secondo il corrispondente di Al-Akhbar: una forza israeliana è caduta in un’imboscata della resistenza mentre cercava di avanzare verso il Triangolo di Tahreer tra Aitaroun, Ainata e Bint Jbeil, e ci sono informazioni sulla detonazione di una casa mentre un gruppo di soldati israeliani era all’interno. Secondo la radio dell’esercito israeliano a essere colpiti i membri del 51° Battaglione della Brigata Golani. “L’evento è iniziato alle 10:00 ed è terminato alle 13:00. Non appena le forze israeliane sono entrate, 4 membri di Hezbollah sono emersi dall’apertura di un tunnel e hanno aperto il fuoco verso le forze. Negli edifici vicini, le forze di Hezbollah hanno aperto il fuoco e un missile anticarro è stato sparato verso l’edificio. I morti e i feriti sono stati evacuati sotto il fuoco di Hezbollah”.

Le forze di difesa israeliane hanno diffuso il filmato di un recente attacco di caccia a Beirut che ha preso di mira la principale base navale di Hezbollah. La base è stata utilizzata da Hezbollah per immagazzinare imbarcazioni veloci, condurre test e addestrare le sue forze navali, hanno detto i militari Israeliani.

L’esercito americano ha diffuso il video della distruzione di un lanciamissili Houthi montato su un camion come parte di una serie di attacchi nello Yemen nel fine settimana. Abdul Malik Badr al-Din al-Houthi in una dichiarazione del 14 novembre ha detto: “Diciamo fin d’ora: quella portaerei che arriverà sul Mar Rosso, d’ora in poi, sarà un obiettivo primario per l’esercito yemenita, se vogliono correre un rischio e farsi coinvolgere, lasciali venire, e la perdita ricadrà su di loro .”

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 18:00 del 14 novembre.

Le mitragliatrici antiaeree siriane hanno intercettato un UAV nell’area di Awras a sud della città di Homs. Secondo fonti siriane, i sistemi di difesa aerea siriani hanno intercettato due UAV nel sud di Homs (apparentemente lanciati da militanti siriani da Idlib). Nella giornata del 13 novembre l’IDF ha distrutto ponti al confine tra Siria e Libano, nella zona di Homs. Aerei israeliani nel pomeriggio del 14 novembre dalla direzione del Golan hanno preso di mira diversi edifici residenziali nel quartiere di Mazzeh a Damasco e nell’area di Qudsaya nella campagna di Damasco, provocando 15 morti e il ferimento di altri 16. 

Nella sera del 13 novembre un attacco aereo ha preso di mira un quartiere civile di Bourj el-Barajneh. Ancora alle 08:30 l’aeronautica israeliana ha colpito nuovamente Beirut: raid sul Dahyeh. L’esercito israeliano ha fatto saltare in aria un’altra moschea nel Libano meridionale. Scontri nel pomeriggio del 14 novembre tra i combattenti della resistenza di Hezbollah e le forze israeliane alla periferia della città di Aitaroun, nei pressi della città di Ainata, e ci sono notizie di vittime confermate tra le forze israeliane, riferisce il corrispondente di al-Manar. Hezbollah ha rivendicato tre attacchi: un raduno di forze dell’esercito israeliano nell’insediamento di Sa’sa con una salva di missili; un raduno di forze dell’esercito israeliano tra le città di Houla e Markaba a est, con una salva di missili; un raduno di forze dell’esercito israeliano nella periferia orientale della città di Markaba, con una raffica di razzi, ci sarebbero vittime.

Secondo il corrispondente di Al-Jadeed, sono in corso violenti scontri tra combattenti di Hezbollah e israeliani tra le città di Tayr Harfa e Chamaa, nel settore occidentale del Libano meridionale.

E ancora i combattenti di Hezbollah hanno affrontato militari israeliani che hanno cercato di avanzare verso la collina del santuario del profeta Simon al-Safa nella città di Chamaa. Il fumo si è alzato dalle vicinanze della collina e sono stati visti otto carri armati Merkava e sei veicoli corazzati per il trasporto di personale, secondo il corrispondente di Al-Akhbaar. Infine si segnala lancio di missili contro un raduno delle forze israeliane nell’area di Al-Omra nella periferia meridionale della città di Khiyam. Sembra che negli scontri sia morto o gravemente ferito un ufficiale, comandante di plotone del Battaglione 51 Golani. 

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Hezbollah: nell’ambito della serie di operazioni Khaybar, e con la chiamata “Labbayka Ya Nasrullah”, la Resistenza islamica ha rivendicato attacchi tra il 13 sera e il 14: base di Glilot (quartier generale dell’Unità di intelligence militare 8200) nella periferia di Tel Aviv, a 110 km dal confine libanese-palestinese, con una salva di missili; base di Kirya (quartier generale del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore israeliano, la War Management Room e l’Autorità di Controllo e Supervisione Militare dell’Aeronautica Militare) a 120 km dal confine libanese-palestinese, nella città di “Tel Aviv”, con missili balistici “Qāder 2”; per la prima volta, la “IWI” Military Weapons Industries Company, a 110 km dal confine libanese-palestinese, a Ramat Hasharon alla periferia della città di “Tel Aviv”, con una salva di missili.

Il posto di confine di Jal al-Alam con una salva di missili; una base logistica per la 146a divisione dell’esercito israeliano (a nord-est dell’insediamento di Netiv HaShayara, a est della città di Nahariya) con una salva di missili; la città di Nahariya; l’insediamento di Yesod HaMa’ala con una salva di razzi; la caserma di Dovev con una salva di razzi; l’insediamento di Dishon con una salva di razzi; un raduno di forze israeliane nell’insediamento di Manara, con una salva di razzi. Attacco con uno squadrone di droni suicidi l’insediamento di Yar’on; Droni suicidi anche su l’insediamento di Ein Yaakov; un raduno di forze israeliane nell’insediamento di Hanita; un raduno di forze israeliane nell’insediamento di Shlomi, con una salva di missili; l’insediamento di Baram; Al-Malikiyah; Kfar Yuval. Le IDF hanno riferito di aver bloccato alle 15:00, circa 25 proiettili sparati dall’organizzazione Hezbollah dal Libano verso Israele.

Le Brigate Al-Qassam e le Brigate Martyr Jihad Jibril rivendicano attacco contro militari israeliani di stanza nell’asse “Netzarim” con missili “107”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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