A poco valgono le cicliche allerte sulle password deboli e l’autenticazione a due fattori. Infatti, secondo i dati di NordPass, 123456 resta la password più utilizzata in Italia, anche se a livello europeo a livello di credenziali semplici da violare, siamo in buona compagnia. Sono diversi e gravi i rischi che si possono correre nell’utilizzo di password semplici da ricordare, senza che siano sicure. I criminali informatici infatti possono contare su una lista di password tra le più usate per tentare di accedere, con l’ausilio di software ad hoc, a profili bancari, documenti sensibili o personali. Basti pensare infatti che, secondo NordPass, Il 78% delle password più comuni al mondo può essere decifrato in meno di un secondo.
Certo, doversi ricordare sempre le password, che devono essere univoche e complesse, può essere noioso e richiedere uno sforzo mentale impegnativo. Tuttavia ci sono delle accortezze e delle buone pratiche che si possono attuare, per ricordarle senza troppi sforzi o per gestirle attraverso delle applicazioni, come i gestori delle password, senza contare infine l’autenticazione a due fattori o le passkey, che blinda ulteriormente la sicurezza degli account, senza contare che il 40% delle password personali e aziendali sono identiche. Un dato allarmante proviene del Rapporto Verizon 2023 sulla sicurezza dei dati: oltre l’80% delle violazioni di dati coinvolge password deboli o compromesse.
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