Nei giorni scorsi personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Capitaneria di Porto di Marsala, con il determinante supporto dei poliziotti del Commissariato di P.S. di Marsala e dei militari del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, ha proceduto al sequestro di un’ingente quantitativo di esemplari della classe Holothuroidea, comunemente nota come oloturia. I tre responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala per la pesca illegale, la detenzione ed il trasporto di una specie protetta.
Incremento della pesca di frodo negli ultimi anni
Negli ultimi anni la pesca di frodo di questi esemplari ha subito un netto incremento, deturpando i fondali delle coste ed alimentando il mercato nero. Le oloturie, infatti, sono degli echinodermi, come i ricci di mare e le stelle marine, particolarmente ambite nel mercato asiatico, poiché utilizzate in gastronomia, cosmesi ed altro. La pesca illegale di questa specie si è intensificata in modo esponenziale lungo il litorale della nostra provincia e, per tale ragione, le risorse impiegate dalla Guardia Costiera e dalle Forze dell’Ordine, hanno permesso di dare un importante imput al contrasto della pesca di frodo.
Pesca di frodo ricci e novellame, multe per oltre 10mila euro e sequestri
I militari della sezione operativa navale della guardia di finanza di Mazara del Vallo, nell’ambito delle attività ispettive svolte sul litorale, hanno sottoposto a controllo varie imbarcazioni da pesca, identificando 30 persone e contestando violazioni attinenti la disciplina dei rapporti di lavoro, la normativa sanitaria e quella sulla filiera ittica.
Nel corso dei molteplici interventi, le fiamme gialle hanno individuato anche diversi pescatori di frodo intenti nella illecita cattura dei ricci di mare, di novellame di sarda e di oloturie, tutte specie sottoposte a specifici vincoli ai fini della loro tutela e del ripopolamento, elevando sanzioni per oltre 10.000 euro. Inoltre, i militari hanno sequestrato oltre un quintale di pesce di vario tipo catturato illegalmente che, grazie alla verifica sanitaria eseguita dal medico veterinario della competente Asp, è stato dichiarato commestibile ed è stato devoluto in beneficenza ad Enti caritatevoli del territorio mazarese.
L’attività svolta sottolinea ancora una volta il costante impegno della guardia di finanza nella difesa della legalità , a tutela dei lavoratori onesti ed a salvaguardia dell’ambiente marino, sempre più depauperato dalla pesca di frodo.
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