Il progetto Wivo a Radicondoli ha invertito lo spopolamento del borgo, che adesso conta 970 abitanti. Il sindaco Guarguaglini: “Ecco le misure che ci hanno permesso di crescere”
Obiettivo 1000 residenti. Il Comune di Radicondoli è a un passo da una cifra storica, per la precisione a 30 passi, visto che per ora gli abitanti del borgo sono 970 in tutto. Dopo lo spopolamento avvenuto nel dopoguerra, in favore di città come Colle val d’Elsa e Poggibonsi, Radicondoli aveva toccato il fondo nel 2021, quanto contava appena 904 abitanti. Però il programma Wivo a Radicondoli, lanciato dal sindaco Francesco Guarguaglini, ha invertito la tendenza, grazie alle royalties ottenute dalla geotermia.
“Siamo sulla buona strana – afferma Guarguaglini -, ma la bilancia demografica è sempre negativa, come in tutti i comuni d’Italia. Ci sono sempre una decina di persone che vengono meno durante l’anno, una lacuna che va colmata prima ancora di trovare altri residenti”.
Wivo a Radicondoli è stato lanciato proprio pochi giorni prima dello scoppio della pandemia in Italia, nel febbraio del 2020, anticipando quelle che erano le necessità di supporto della comunità del borgo: “Ci sono due filoni essenziali – spiega Guarguaglini -. Il primo è quello della casa e dell’abitare. Abbiamo un bando che riconosce un contributo che dà da 7mila fino a 20mila euro a chiunque debba comprare la prima casa. Il vincolo è di rimanere dieci anni residente a Radicondoli. Nel 2022-2023 abbiamo finanziato 22 acquisti di prima casa, di questi 3 sono cittadini che sono venuti ad abitare a Radicondoli, gli altri erano radicondolesi. Il principio non è solo attirare chi viene da fuori, ma riconoscere ai cittadini di Radicondoli una condizione di favore per evitare che se ne vadano”.
C’è poi anche un bando sugli affitti: “E’ dedicato agli under 40 che decidono di uscire dal nucleo familiare o ai nuovi residenti – prosegue il sindaco -. Diamo un contributo del 50% dell’affitto per due anni con un massimo di 200 euro. Abbiamo intercettato i bisogni di nuove famiglie residenti che forse in futuro compreranno casa ma per ora hanno scelto Radicondoli”.
Grande attenzione viene data anche alla scuola: “I bambini delle medie non pagano i libri – continua Guarguaglini – e i ragazzi delle superiori ricevono un contributo in base all’Isee delle famiglie fino a un massimo dell’80%. I ragazzi che vanno all’università ricevano una borsa di studio. C’è pure un contributo sulla pendolarità per i lavoratori”.
Tutte queste misure hanno contribuito a ripopolare Radicondoli, al punto che nel borgo sono arrivati cittadini provenienti dal Belgio, dalla Francia e dagli Stati Uniti. Ma adesso c’è una nuova sfida da affrontare per raggiungere la fatidica soglia dei 1000: “Abbiamo tante case disponibili che però non possono essere affittate per due motivi – spiega Guarguaglini -. I proprietari sono restii ad affittarle a chi viene da fuori e magari non vogliono spendere per riqualificarle. Ma stiamo pensando a un nuovo bando, che dovrebbe risolvere la situazione: da un lato una garanzia bancaria da dare al proprietario, dall’alto un fondo perduto del 20% sulle spese di manutenzione, con un contributo di 2000 euro di finanziamento in banca”.
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