Al via i lavori per dare un futuro al polo natatorio. E’ convocata mercoledì la commissione di gara che ha il compito di esaminare i chiarimenti all’offerta economica e al Pef, piano economico finanziario, ad essa collegato presentati da Rhodigium Nuoto martedì. Una quarantina di pagine in tutto arrivate nell’ultimo giorno utile previsto dal disciplinare di gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione dell’impianto per i prossimio 12 mesi (rinnovabili di ulteriori 12). La società, che era stata esclusa dalla gara d’appalto, è stata riammessa in gioco dalla sentenza del Tar Veneto dello scorso 9 ottobre.
Tra l’altro, la “questione piscina” è stata anche affrontata lunedì in consiglio comunale dall’assessore allo sport Andrea Bimbatti, a seguito di un’interrogazione della neocapogruppo di Civica per Rovigo Elena Biasin. Anche i capigruppo del Pd Diego Crivellari e della lista civica inclusiva Palmiro Franco Tosini avevano interrogato la giunta. Ma mentre Tosini e Crivellari hanno chiesto “per quale motivo il Comune, all’esito di una gara regolarmente svolta e di un affidamento già eseguito, stia ritardando ancora la firma del contratto necessario a consentire al nuovo gestore del servizio di insediarsi”, Biasin ha chiesto quale sia l’attuale situazione dei contenziosi tra Comune e Rhodigium Nuoto, gestore dell’impianto fino alla chiusura dello scorso 31 gennaio.
In aula, l’assessore Bimbatti, dopo aver chiarito che la giunta è “assolutamente esclusa da qualsiasi tipo di informazione o di possibile ingerenza” nel procedimento di gara che si riapre mercoledì, ha aggiunto: “Per quanto riguarda i contenziosi, c’è una partita aperta molto pesante di qualche milione di euro. Ci sono stati dei passi avanti, c’è una ctu in corso che ha chiesto delle documentazioni. Una domanda che abbiamo posto più volte sia io che il sindaco, quando siamo arrivati e la gara era già stata fatta, ma alla quale abbiamo ottenuto delle non risposte riguarda il grande mistero su come Rhodigium Nuoto abbia potuto partecipare alla gara di riassegnazione della piscina quando ci sono dei documenti, c’è una ctu in corso, considerando che quando una azienda privata ha un debito nei confronti di una amministrazione pubblica, anche di un solo euro, non viene invitata a nessuna gara d’appalto. In tutto questo, di politico c’è molto poco. C’è molto di tecnico, di dirigenziale, c’è molto di legale e qualcuno poi ci renderà conto. Al termine di questo bando, sarà mia cura invitare la dirigente e magari anche il legale ad illustrare bene quale è stato il percorso che ci porterà a riaprire la piscina, spero, nel giro di qualche settimana”.
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