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Preventivi sbagliati e niente più trasloco per la scuola elementare di Stresa. A maggio l’amministrazione comunale, dopo un confronto con la direzione scolastica dell’istituto comprensivo di Stresa-Baveno e del Maggia (perché l’alberghiero utilizza l’ultimo piano delle primarie in attesa che nel 2025 termini il rifacimento della sede in viale Mainardi), aveva deciso per lo spostamento di 9 e 6 classi al palacongressi. Il trasferimento si era reso necessario perché – concorrendo a fondi del Pnrr per la riqualificazione di cucina, mensa e refettorio all’edificio di via Fogazzaro – si era scoperto che per ottenere quei 430 mila euro si sarebbe dovuto affrontate l’adeguamento dell’intera struttura.

«È stata costruita a inizio Anni 60, quando ancora non c’era l’obbligo del calcolo dei cementi armati che consentono di attribuire una definita classe antisismica» spiega il sindaco Marcella Severino. Quindi senza un consolidamento strutturale – con un costo stimato in 1,7 milioni – il finanziamento del Pnrr sarebbe saltato. Valutato come percorribile il trasferimento per un paio di anni al palacongressi, la sindaca aveva deciso che si poteva con risorse comunali elevare la sicurezza contro il terremoto e riqualificare la mensa con quelle europee. Aveva intrapreso questa strada anche perché il preventivo dell’ufficio tecnico comunale per la posa di tramezze in cartongesso nella sala panoramica e in quella dei Quattrocento per l’alberghiera segnava una spesa di 120-130 mila.

«Un mese fa questo preventivo è stato rivisto, alla luce della necessità d’impiego di materiali con elevata garanzia antincendio e insonorizzanti. In più gli spazi destinati al Maggia hanno un’altezza di 6 metri. Si sarebbe dovuto abbassare il soffitto. Di fatto il costo per una finalità temporanea avrebbe superato i 400 mila euro» riassume la sindaca. Da qui il dietro front, come riportato mercoledì al Consiglio comunale convocato per l’assestamento di bilancio.

“Una sclta di buon senso”

«Rinunciano ai 430 mila euro del Pnrr, con nostri fondi rifacciamo la mensa, che diventerà centro di cottura per i pasti anche per le scuole di Baveno e rinviamo l’intervento per l’adeguamento antisismico a dopo il 2025, quando il biennio del Maggia avrà la sua sede rinnovata in viale Mainardi – dice la sindaca – a quel punto le classi delle elementari potranno distribuirsi in modo da consentire lavori scaglionati o si potranno portare al Palacongressi, ospitandole negli ambienti meno costosi da adattare. Penso sia una scelta di buon senso. Intanto il cantiere per la mensa, con lo stralcio per l’antisismica, è già stato avviato». Severino dice di averne già parlato con Canio Di Milia, ex sindaco e attualmente voce dell’opposizione.

«Mi aveva raffigurato questa ipotesi a fronte del preventivo più che triplicato, sapendo che ero molto perplesso fin dall’inizio della candidatura al Pnrr con la sola mensa – dichiara Di Milia -. Secondo me bisognava trovare la strada del finanziamento complessivo, o realizzare la nuova mensa in uno stabile staccato dalla scuola, così non sarebbe rientrato negli obblighi antisismici. O meglio ancora costruire una nuova ala alle medie di viale Virgilio e portare lì le elementari».

I presidi Gabriella Cominazzini e Fiorenzo Ferrari sono al corrente del cambio di programma. «Per noi – concordano – è ininfluente: resta la consueta organizzazione». Quest’anno i pasti delle elementari saranno preparati da un centro di cottura esterno.


 

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