Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Giovanni Abimelech (Cisl): «A Milano la prima emergenza è la casa. Recuperare alloggi sfitti con fondi pubblici e privati» #finsubito prestito immediato


di
Giampiero Rossi

Il nuovo segretario generale di Milano della Cisl: «Non credo nel salario minimo, sul lungo periodo livellerebbe verso il basso gli stipendi»

«A Milano il problema dei salari si intreccia con i costi dell’abitare. Ma la soluzione non è il salario minimo territoriale: propongo una grande operazione per offrire case ai lavoratori». Giovanni Abimelech, 60 anni, è da poco più di un mese il nuovo segretario metropolitano della Cisl. La sua esperienza sindacale è maturata nel mondo degli autoferrotranvieri e a sua biografia è emblematicamente segnata dal lavoro in Atm.

Partiamo dalla sua storia: lei arriva a Milano alla fine degli anni Ottanta e da dipendente Atm riesce a comprare casa e a costruire una vita per la sua famiglia. Cos’è cambiato da allora?
«Lavoravo presso un concessionario d’auto e prendevo tra 1,2 e 1,5 milioni di lire al mese. Il passaggio in Atm, con turni, notti e fine settimana, mi permetteva di arrivare a quasi 2 milioni, e così un solo stipendio in famiglia è stato sufficiente per comprare un trilocale con box alle porte della città: 20 cambiali da un milione l’una, una parte di mutuo convenzionato con la Regione… Insomma, un po’ di sacrificio ma c’erano opportunità. Oggi, invece, un neoassunto in Atm con 1.400-1.500 euro al mese, non solo non può pensare all’acquisto di una casa, ma anche l’affitto in città può costare metà della sua busta paga. E allora come ci vivi a Milano?».




















































Appunto, come si fa, se anche i redditi da lavoro sono insufficienti a fronte dei costi? La soluzione per non svuotare la città è un salario minimo territoriale?
«No, io non credo in questo tipo di strumenti, anche perché sul lungo periodo si rischierebbe un livellamento verso il basso dei salari, proprio verso quella soglia minima. La contrattazione collettiva dei contratti, a livello nazionale, resta la via corretta per affrontare la questione dei redditi».

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Allora perché non sta funzionando?
«Tanto per cominciare, ci sono settori, per esempio il commercio e gli stessi autoferrotranvieri, che in vent’anni hanno rinnovato tre soli contratti, invece di sei. E questo significa lasciare indietro almeno 300 euro, con tutto l’effetto moltiplicatore che avrebbero in quelle buste paga. E a ciò si aggiunge il fatto che, per esempio, nel commercio la contrattazione di secondo livello non riesce a intercettare tutti».

E questo spiega la situazione attuale?
«No, un momento. Facendo qualche calcolo, in effetti, salta fuori che negli ultimi trent’anni i salari hanno perso almeno il 3 per cento. Ma se anche aggiungessimo questa percentuale alle buste paga dei lavoratori milanesi, non sarebbero sufficienti a sostenere i costi di questa città. E allora torniamo al tema della casa: è questa la prima emergenza economica e sociale».

Lo dicono tutti, ma come?
«Le anticipo una proposta provocatoria che vorrei lanciare a un convegno, insieme al Sicet, il nostro sindacato degli inquilini, e al Consorzio cooperative lavoratori: un recupero immobiliare finanziato da tutti i soggetti pubblici e privati del territorio».

Spieghi meglio.
«La Mm ha migliaia di alloggi sfitti, perché sono da ristrutturare, ma non ci sono i soldi per farlo. Quindi, consideriamo 6 mila di questi alloggi e un costo di circa 40 mila euro per ciascun intervento: sono 240 milioni di euro, che il Comune, ovviamente, non è in grado di stanziare».

Quindi?
«Quindi, se riuscissimo a coinvolgere tutti i soggetti del territorio, le associazioni imprenditoriali da Confcommercio ad Assolombarda, le banche, le multinazionali i sindacati, la pubblica amministrazione, nel ruolo di garanti di un mutuo di 20 anni, il costo sarebbe di un milione al mese. A quel punto, togliendo pure un migliaio di alloggi da destinare alle emergenze sociali, ne resterebbero 5 mila che potrebbero essere riqualificati e affittati a lavoratori a circa 300 euro mensili. Se facciamo i conti, salta fuori 1,5 milione al mese, cioè mezzo milione in più rispetto al mutuo. Quindi non si tratterebbe di un’operazione in perdita».

Ma chi governa un soggetto così complesso?
«Un commissario, magari a partire da un contenitore già esistente come la Fondazione Welfare ambrosiano. È un piano ambizioso e complesso, ma Milano ha già saputo realizzare operazioni simili».


Vai a tutte le notizie di Milano

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

18 novembre 2024



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Carta di credito con fido

Procedura celere

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui