Che fine faranno i punti di facilitazione digitale? La sfida è di mantenerli nel 2026, quando termineranno i fondi PNRR con i quali sono finanziati. Si tratta di 45 sportelli dove lavorano 160 facilitatori digitali su tutto il territorio della Città di Torino: 11 in sedi pubbliche, 33 negli enti del terzo settore e uno mobile sul Bibliobus.
Aiutare i cittadini (soprattutto anziani)
Il loro compito è di accompagnare i cittadini, specialmente quelli con più difficoltà, ad accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione, attivare l’identità digitale (spid e carte di identità elettroniche), conoscere ed utilizzare le nuove tecnologie, proteggere dati personali e privacy e a risolvere problemi tecnici. Il punto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ai quali rispondono questi sportelli è appunto quello di “digitalizzazione, innovazione e sicurezza delle pubbliche amministrazioni“.
Sono 160 in tutto
I 160 facilitatori sono stati assunti per l’occasione ma, come ogni misura legata al PNRR, l’assunzione è temporanea e legata al finanziamento dato una tantum dall’Unione Europea dal 2021. Come spiegato dall’assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli, la sfida è quella di non interrompere i servizi forniti una volta scaduti i termini del Piano, cioè dal 2026 in poi. “I facilitatori sono stati solitamente assunti ad hoc con contratti fino al 31/12/2025 – ha spiegato questa mattina Rosatelli, rispondendo alla domanda del consigliere PD Pierino Crema durante la commissione sui servizi sociali e demografici -. In molti casi erano lavoratori già attivi nel terzo settore, quindi il loro ruolo in quegli enti è stato rafforzato con questi contratti. Come in tutti i casi di PNRR la sfida sarà dare continuità a questi progetti, trovando i fondi. Questa è la filosofia del PNRR e mantenere gli stessi volumi lavorativi sarà una sfida politica e amministrativa“.
Obiettivo 36mila nel 2025
L’obiettivo nel prossimo anno è arrivare a 36mila persone raggiunte dal servizio. Al momento, come riferito da Rosatelli, chi ha beneficiato dei punti di facilitazione digitale è il 25% del target. Gli sportelli sono aperti al minimo 24 ore a settimana e offrono assistenza individuale su appuntamento, formazione online e di gruppo. L’obiettivo non è solo quello di aiutare i cittadini che lo richiedono accompagnandoli in ciò di cui hanno bisogno ma anche aiutarli ad imparare, migliorando le capacità digitali nell’accesso ai servizi che si sposteranno sempre più dagli uffici ai nostri smartphone.
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