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Scadenza rottamazione-quater con rata lunga. Conviene aspettare l’ultimo giorno? #finsubito prestito immediato


Entro il prossimo 9 dicembre dovrà essere pagata la 6° rata della rottamazione delle cartelle.

In molti hanno ancora dei dubbi se rispettare o meno la scadenza della rottamazione-quater, in attesa che arrivino buone notizie dalla Manovra 2025 dopo che la Commissione bilancio della Camera ha bocciato l’emendamento che prevedeva una nuova pace fiscale.

Tuttavia da qui fino all’approvazione finale della Legge di bilancio potrebbero esserci delle novità favorevoli per i contribuenti.

Stando però alla situazione attuale, la scadenza del 9 dicembre è tassativa.

Così come è tassativo il termine entro il quale si deve attivare un’eventuale domiciliazione bancaria. Dunque chi intende attivare l’addebito della rata sul proprio conto corrente deve muoversi entro dei termini precisi. C’è il rischio di risultare inadempiente al pagamento.

Le scadenze della rottamazione-quater. Il 9 dicembre scade la sesta rata

Sul portale dell’Agenzia delle entrate-riscossione, c’è un bel avviso in evidenza che riguarda la scadenza della 6° rata della rottamazione delle cartelle.

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Per mantenere i benefici della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater” introdotta dalla Legge n. 197/2022), è necessario effettuare il versamento della sesta rata, entro il 30 novembre 2024. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 dicembre 2024.

Le rate successive andranno saldate secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.

Dunque, in caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine del 9 dicembre ultimo si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Il contribuente sarà chiamato a pagare il debito residuo aumentato di sanzioni e interessi che prima erano stati annullati per via dell’adesione alla sanatoria. Rimane il salvagente di 120 rate per chi decade dalla rottamazione.

Scadenza rottamazione-quater con rata lunga. Conviene aspettare l’ultimo giorno?

In attesa che arrivino buone notizie dalla Legge di bilancio 2025, c’è da dire che in molti stanno pensando di non pagare la rata della rottamazione.

Tuttavia, noi di Investire Oggi riteniamo che questo non sia un atteggiamento da prendere in considerazione, posto che la possibilità di una nuova pace fiscale sta diventando sempre più remota. Soprattutto dopo che la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato una nuova definizione agevolata per le cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2023.

Anche se c’è da dire che ci sono altri emendamenti in materia da discutere.

Inoltre, per molti non pagare la 6° rata potrebbe significare anche l’esclusione dalla possibilità di attivare una rateazione ordinaria sul debito residuo.

Ulteriore attenzione da prestare riguarda l’attivazione dell’addebito della rata sul conto corrente.

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Infatti, qualora il contribuente non riceva la conferma dell’attivazione dell’addebito sul conto rate rottamazione-quater entro 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della rata, il pagamento dovrà essere effettuato mediante le altre modalità previste.

Come detto un eventuale tardivo pagamento oltre i 5 giorni determina la decadenza della pace fiscale.

Se non si attiva il mandato sarà comunque possibile pagare i bollettini: sul sito dell’ADER, in banca, presso gli uffici postali; tramite home banking; presso ricevitorie e tabaccai; ecc.

Infine, si ricorda che una volta pagata la 6° rata, poi ci saranno altre scadenze nel 2025 e a seguire: 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2025. Il totale delle rate è pari massimo a 18.

Riassumendo…

  • Scadenza tassativa: la sesta rata della rottamazione-quater deve essere pagata entro il 9 dicembre 2024 per mantenere i benefici della misura agevolativa.
  • Conseguenze del mancato pagamento: saltare la scadenza comporta la perdita dei benefici, con ripristino di sanzioni e interessi e obbligo di pagare il debito residuo.
  • Domiciliazione bancaria: l’addebito automatico va attivato entro termini precisi; in mancanza, il pagamento deve avvenire tramite altre modalità.
  • Legge di bilancio 2025: nessuna nuova rottamazione approvata finora, quindi conviene rispettare la scadenza.
  • Rate successive: dopo la sesta rata, le prossime scadenze sono fissate nel 2025 (28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre) fino a un massimo di 18 rate.



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