In attesa dei nuovi dati ufficiali sul secondo trimestre del 2024, in arrivo dal Mimit, la fine di giugno ha visto più di un’occasione di confronto su tutto il territorio nazionale per tracciare lo stato di salute delle startup innovative italiane, con un focus particolare sull’innovazione sostenibile. Il quadro che ne è emerso, se da una parte ha rifiutato ogni lettura pessimistica, dall’altro ha posto decisamente l’accento sull’urgenza di trovare delle risposte efficaci al calo degli investimenti riscontrato negli ultimi mesi. A Firenze come a Roma o a Milano, dal report di StartupItalia o dalle conclusioni del workshop di Finera, le conclusioni sono state convergenti nell’individuare il paradosso italiano del momento e nel suggerire un salto di qualità nella cultura imprenditoriale e nella capacità, strettamente legata a quest’ultima, di attrarre capitali.
Si è parlato di paradosso: i numeri dicono che nei primi sei mesi del 2024 in Italia è cresciuto il numero di operazioni di finanziamento in startup (87, rispetto alle 84 realizzate nello stesso periodo dell’anno scorso) ma il valore assoluto degli investimenti è calato e anche di molto, per una cifra che si è attestata a 254,5 milioni di euro, pari al 47 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Entrando maggiormente nel merito della distribuzione di questi finanziamenti, il 41,3 per cento ha riguardato operazioni da 1 a 5 milioni di euro, il 33,3 per cento dei finanziamenti, invece, sono stati dedicati alla cosiddetta fase seed (tra 500mila e 1 milione di euro) e il 14,9 per cento alla fase pre-seed. Al netto del calo del volume degli investimenti, per quanto riguarda l’innovazione sostenibile, tra le 87 operazioni del 2024 il 7,8 per cento dei round sono stati destinati a startup che operano nel comparto del biotech. A livello geografico, la palma della regione più finanziata resta saldamente nelle mani della Lombardia, con circa la metà degli investimenti (il 48,27%), seguita a grande distanza dal Lazio col 14,9 per cento.
Sullo sfondo, grava ovviamente la situazione generale di incertezza economica a sua volta derivante dal contesto geopolitico conflittuale, ma molti osservatori hanno anche sottolineato la latenza di concretezza e di spirito imprenditoriale, ossia di quello scatto capace di passare dall’intuizione all’impresa. Oltre che una finanza agevolata accessibile, una politica di sostegno con meno burocrazia e capace di favorire la creazione di un robusto ecosistema dell’innovazione per la sostenibilità.
Questo scatto deve essere favorito e accompagnato, certamente, dal pubblico a livello di sostegno legislativo e fiscale, ma non potrebbe mai avere luogo senza l’incontro con il settore privato alle prese con la sfida della sostenibilità. E a proposito di creazione di ecosistemi, da martedì 3 luglio sono aperte le candidature all’ottava edizione della call for ideas di GoBeyond, la piattaforma di innovazione responsabile di Sisal che supporta le idee e i progetti che vogliono affrontare le sfide sociali, economiche e ambientali e produrre impatti positivi sulla società.
Nel corso degli anni GoBeyond si è posizionata come una delle principali iniziative a sostegno della nuova imprenditorialità nel nostro paese: con oltre 450 startup che hanno partecipato alla call for ideas nel 2023 e oltre 400mila euro di premi erogati dal suo lancio, GoBeyond riconosce e promuove l’impatto positivo dell’innovazione responsabile e offre supporto concreto a startup, giovani imprenditori e imprenditrici e potenziali innovatori.
Per fare in modo che le idee, anche le più geniali, non soccombano di fronte alla sfida imprenditoriale, GoBeyond ha inoltre messo a punto strumenti come la Academy, una piattaforma digitale gratuita per potenziare le competenze e fornire strumenti di apprendimento agli imprenditori e imprenditrici del futuro, oltre ad una Community che connette il network di GoBeyond e le startup, promuovendo un’innovazione aperta e la collaborazione. Tra i 14 partner dell’iniziativa, chiamati alla condivisione di competenze consolidate, spiccano nomi come Google, Carter&Benson, Mamacrowd e molti altri. Il termine per la presentazione dei progetti è fissato al 30 settembre, mentre a dicembre la giuria di esperti proclamerà la startup vincitrice che riceverà un premio da 50mila euro e avrà accesso, insieme alle altre 5 finaliste, ad un mentorship program in collaborazione con il network di partner.Inoltre, in continuità con l’anno scorso, verranno selezionate 3 startup “idea-stage”, ovvero quelle realtà imprenditoriali non ancora costituite e senza un prodotto o servizio testato, che accederanno ad un percorso di incubazione con StartupGeeks.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui