Per i permessi legge 104 non è richiesta la convivenza con il familiare da assistere. Ci sono invece regole sul grado di parentela.
Il riferimento normativo è l’articolo 33 della legge 104/1992. Prevede il diritto a tre giorni al mese di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa per assistere persone con disabilità grave, che però devono essere parenti o affini (i parenti del coniuge), fino al secondo grado.
Lei si riferisce a nipote e zia, quindi a una parentela di terzo grado. In questo caso, i permessi sono previsti solo in caso di mancanza o decesso dei genitori, del coniuge (anche in unione civile) o del convivente di fatto. Oppure nel caso in cui gli stessi siano a loro volta affetti da patologie invalidanti, o abbiano compiuto i 65 anni di età.
Per quanto riguarda la residenza, se il parente assistito risiede in un Comune a più di 150 chilometri di distanza da quello del caregiver, in base al comma 3-bis dello stesso articolo 33 sopra citato, il lavoratore che chiede il permesso deve anche presentare un titolo di viaggio, o altra documentazione idonea a comprovare il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.
Per quanto riguarda la pensione agevolata, esistono formule specifiche per i caregiver. Ad esempio Opzione Donna (con 35 anni di contributi e 61 di età, ridotti fino a 59 in caso di più figli) oppure l’APE Sociale con 30 anni di contributi versati ed un’età anagrafica di 63 anni e 5 mesi.
Infine, per quanto riguarda le agevolazioni per caregiver che assistono familiari con la 104, tra le diverse misure è previsto anche l’acquisto agevolato dell’auto (con IVA ridotta al 4%) ed in alcuni casi anche l’esenzione dal bollo auto, sia per l’invalido con accompagnamento sia per il suo caregiver, anche in questo caso in base a specifiche condizioni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui