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Nemmeno in estate si fermano le sentenze sul recupero della Carta del docente da parte dei precari della scuola: una delle innumerevoli espressioni favorevoli da parte dei giudici del lavoro giunge da Treviso, dove una ex supplente è stata rimborsata delle 2.500 euro negate dall’amministrazione tra il 2018 e il 2023, grazie all’azione giudiziaria condotta dai legali che operano per il sindacato autonomo Anief. Da sottolineare il fatto che la docente precaria fosse ancora in iscritta nelle graduatorie pubbliche dei supplenti e nel frattempo sia stata immessa in ruolo.

Nella sentenza, dopo avere sottolineato che “la ricorrente è stata assunta a tempo indeterminato dall’anno scolastico 2023/2024”, si fa espresso riferimento alla Corte di Cassazione (con la sentenza n. 29961/2023 del 27.10.2023), la quale ha ricordato che l’accesso alla card riguarda anche gli insegnanti con supplenza annuale, fino al 31 agosto e 30 giugno, “ai quali il beneficio di cui all’art. 1, comma 121, L. n. 107/2015 non sia stato tempestivamente riconosciuto e che, al momento della pronuncia giudiziale sul loro diritto, siano interni al sistema delle docenze scolastiche, perché iscritti nelle graduatorie per le supplenze, incaricati di una supplenza o transitati in ruolo, spetta l’adempimento in forma specifica, per l’attribuzione della Carta Docente, secondo il sistema proprio di essa e per un valore corrispondente a quello perduto, oltre interessi o rivalutazione, ai sensi dell’art. 22, comma 36, della L. n. 724 del 1994, dalla data del diritto all’accredito alla concreta attribuzione.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “se la sentenza della Cassazione (la n. 29961/2023 del 27.10.2023) ha sancito il diritto dei precari all’accesso alla card annuale per l’aggiornamento, vanno ricordato le posizioni favorevoli, espresse nel 2022, anche del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia europea. A questo punto, considerando che dal 1° settembre 2024 l’accesso torna ad essere negato anche ai supplenti annuali con contratto fino al 31 agosto 2025, per recuperare i 500 euro l’anno sottratti in modo ingiustificato non resta che presentare il ricorso gratuito con Anief: si possono recuperare fino a 3.500 euro, come ha deciso nel 2023 il Tribunale di Pistoia motivando in modo accurato il maxi risarcimento”.

LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI TREVISO

P.Q.M.

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Treviso, disattesa ogni altra domanda, eccezione e difesa, definitivamente pronunciando, così provvede:

  • Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di Euro 500 annui per gli a.s. dal 2018/’19 al 2022/23 compresi tramite la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente e, per l’effetto, condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di Euro 2.500 tramite il sistema della Carta elettronica;
  • Compensa per un mezzo le spese di lite e condanna parte resistente al pagamento, in favore della ricorrente, della residua metà, che si liquida in complessivi Euro 650,00=, oltre rimborso spese forfettarie nella misura del 15%, IVA e c.p.a. come per legge. Compenso da distrarsi a favore dei procuratori attorei antistatari.

Per ulteriori informazioni sul ricorso gratuito con Anief cliccare qui.

 

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