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La scomparsa di Mara Malavenda segna una perdita significativa per il panorama sindacale e politico italiano. A 79 anni, la storica attivista e cofondatrice dello Slai Cobas ha lasciato un’impronta indelebile nella lotta per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, promuovendo l’uguaglianza e il cambiamento sociale. La sua carriera è stata caratterizzata da una forte opposizione alle ingiustizie e dalla volontà di scardinare il monopolio sindacale tradizionale, portando avanti battaglie per i diritti delle donne nel mondo del lavoro, in particolare nella Fiat di Pomigliano.

La carriera politica di Mara Malavenda

Mara Malavenda è stata eletta alla Camera dei Deputati nel 1996 con il partito Rifondazione Comunista. La sua attività parlamentare è stata segnata da una ferma posizione critica nei confronti dei governi in carica. Malavenda ha rifiutato di votare la fiducia a diversi esecutivi, posizionandosi come una voce di dissenso che ha sempre messo al primo posto gli interessi dei lavoratori. La sua carriera politica, unita all’impegno sindacale, l’ha resa un punto di riferimento per molti; la sua determinazione e il suo spirito combativo sono aspetti che l’hanno contraddistinta nel corso degli anni.

Dopo la sua elezione, ha continuato a lavorare con passione per il sindacato, evidenziando le problematiche che i lavoratori affrontavano sulla scena nazionale. Era particolarmente attenta ai diritti delle donne, battendosi affinché avessero parità di trattamento e opportunità nel mondo del lavoro. La sua figura ha ispirato numerose attiviste e lavoratrici a unirsi nella lotta per una società più equa.

Il contributo allo Slai Cobas

Mara Malavenda è stata una delle cofondatrici dello Slai Cobas, un sindacato di base che ha avuto un ruolo cruciale nel rappresentare le istanze dei lavoratori più vulnerabili. Questo sindacato è conosciuto per la sua opposizione ai sindacati confederali tradizionali, che spesso risultano troppo compiacenti nei confronti del potere politico ed economico. Sotto la sua guida, lo Slai Cobas ha affrontato diverse battaglie sindacali, affrontando le difficoltà con una visione chiara e un forte senso di giustizia.

La Malavenda ha impulso alla crescita e alla diffusione di questo movimento, lottando costantemente per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda le condizioni di lavoro e il trattamento delle donne in azienda. Ha rappresentato molte lavoratrici e lavoratori in dispute che hanno richiesto cambiamenti normativi e contrattuali, mettendo sempre in luce le ingiustizie e lavorando per ottenere risultati concreti.

Le testimonianze di chi l’ha conosciuta

Dopo la notizia della sua morte, molti colleghi e amici hanno espresso il loro cordoglio, tra cui Vittorio Granillo, esponente dello Slai Cobas. Granillo ha sottolineato l’importanza del suo contributo, affermando che “chi ha lottato per cambiare le regole vivrà per sempre nello spirito di chi resta”. Molte persone che hanno lavorato con lei hanno condiviso aneddoti e memorie della sua determinazione, del suo coraggio e della sua abilità nel far valere le istanze più giuste.

Malavenda ha rappresentato un faro di luce per molte generazioni di attivisti e lavoratori; la sua eredità perdurerà non solo attraverso il lavoro svolto, ma anche nel cuore di coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla. La comunità sindacale e molti cittadini italiani ricorderanno la sua figura come simbolo di una lotta senza tempo per i diritti e la giustizia sociale. Questo lutto rimarrà un promemoria della necessità di continuare la sua battaglia, per garantire i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori.

 

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