Il sismabonus non ha mai avuto aliquote così basse, effetto del disegno di legge di Bilancio ora all’esame della Camera. Con la Manovra 2025 il taglio dei bonus casa è netto e forte.
L’adozione di misure antisismiche, l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica beneficeranno di una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96mila euro per unità immobiliare. Andrà meglio solo per le prime case, per le quali la detrazione sale al 50% nel 2025 per poi calare al 36% nel biennio 2026-27. Anche in questo caso, il tetto di spesa è di 96mila euro.
Le nuove aliquote valgono anche per i lavori antisismici eseguiti sugli edifici ubicati nella zona sismica 3. Vengono, inoltre, annullati dal 2025 i bonus antisismici al 70 e all’80% riservati ai lavori che avessero determinato il passaggio rispettivamente ad una o due classi sismiche inferiori. Eliminate anche le detrazioni al 75 e 85% riservate ai lavori antisismici sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Le nuove detrazioni al 50% per le abitazioni principali e al 36% per le seconde case, che poi scenderanno rispettivamente al 36% e 30% nel 2026 e nel 2027, sono applicate anche alle spese effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili. Tali aliquote si applicano anche agli istituti autonomi per le case popolari e, in generale, all’edilizia residenziale pubblica e al cosiddetto sismabonus acquisti, calcolato sempre su un ammontare massimo di spesa pari a 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Si tratta – va precisato – del bonus per chi acquista edifici nati da demolizione e ricostruzione con l’obiettivo di riduzione del rischio sismico, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che provvedano, entro trenta mesi dalla data di conclusione dei lavori, alla successiva alienazione dell’immobile.
Scontano il taglio delle aliquote anche gli interventi che contemporaneamente puntavano all’efficientamento energetico e al miglioramento sismico che si attestano attualmente all’80-85% a seconda del numero di classi simiche che si riescono a scalare. Anche in questo caso la detrazione scende al 50% nel 2025 per le prime case e al 36% negli altri casi per poi calare a picco nel 2026-27, raggiungendo quota 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case.
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