La Regione Lazio ha deciso di finanziare con otto milioni di euro il progetto “Indeco Green Hydrogen Hub”, destinato a trasformare la vecchia discarica di rifiuti di Borgo Montello in un centro di produzione di idrogeno verde, un’iniziativa che punta a fare del sito un simbolo di rinascita e sostenibilità ambientale. Tuttavia, il progetto incontra la ferma opposizione di gran parte della comunità locale e di alcuni rappresentanti politici, che criticano la scelta di procedere senza un dialogo diretto con i cittadini.
L’amministrazione regionale guidata dal presidente Francesco Rocca ha recentemente approvato una delibera sulla transizione energetica, proposta dall’assessore all’Ambiente, al Turismo e allo Sport, Elena Palazzo. La delibera prevede finanziamenti per oltre otto milioni di euro per l’“Indeco Green Hydrogen Hub” di Borgo Montello, come parte di un’integrazione all’accordo tra Regione Lazio e ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Obiettivo dell’iniziativa è promuovere la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per incentivare la produzione di energia pulita nelle cosiddette “Hydrogen Valleys”.
«Grazie a questo nuovo finanziamento – ha dichiarato l’assessore Palazzo – la Regione Lazio consolida il proprio impegno per una crescita verde e sostenibile, confermando il ruolo dell’idrogeno come risorsa centrale per la transizione energetica e la decarbonizzazione. Siamo particolarmente orgogliosi di poter sostenere anche il progetto di Latina, che consentirà un ulteriore salto di qualità nella capacità del territorio di produrre energia rinnovabile». Palazzo ha inoltre sottolineato come il progetto sia parte di una visione a lungo termine che mira alla neutralità climatica entro il 2050, puntando sulla mobilità sostenibile e sull’elettrificazione delle infrastrutture industriali e portuali.
A sollevare critiche sul progetto è però Enrico Tiero, presidente della Commissione Sviluppo economico e Attività produttive, che ha espresso perplessità sull’assenza di un confronto con i residenti di Borgo Montello. “L’assessore regionale competente, prima di autorizzare tali interventi, avrebbe dovuto ascoltare anche il parere dei cittadini residenti”, ha dichiarato Tiero, anticipando l’intenzione di richiedere un incontro con il presidente Rocca per discutere delle preoccupazioni che il progetto ha generato nella comunità.
La discarica di Borgo Montello è da tempo motivo di allarme per la salute pubblica. Nel febbraio 2021, l’Arpa Lazio aveva riscontrato nei campioni prelevati una presenza elevata di metalli pesanti, come arsenico, ferro e manganese, con valori superiori ai limiti di legge. “Per circa 50 anni i residenti di Borgo Montello, Borgo Bainsizza e Le Ferriere hanno dovuto sopportare questa servitù”, ha ricordato Tiero, sottolineando come la priorità dovrebbe essere la bonifica del sito prima di qualsiasi altro intervento.
Tiero propone un approccio alternativo: gli investimenti destinati a Borgo Montello, a suo avviso, dovrebbero essere orientati verso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, con particolare attenzione alle strutture sociali e culturali. “Stiamo parlando di un territorio con un patrimonio storico e culturale prezioso, come Satricum e la casa del martirio di Santa Maria Goretti, oltre a eccellenze produttive come il biologico e il vino del Casale del Giglio”, ha dichiarato. Secondo Tiero, sarebbe più utile potenziare le strutture sportive e sociali, investendo in un Palazzetto polifunzionale e in servizi che supportino la crescita dei giovani.
Mentre la Regione Lazio procede con il finanziamento del progetto “Indeco Green Hydrogen Hub” come simbolo di una nuova era di sviluppo sostenibile, le richieste della comunità e dei rappresentanti locali rimettono in primo piano le esigenze di sicurezza ambientale e qualità della vita.
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