di Cinzia Boschiero
Domanda: ci sono delle opportunità europee per i giovani adolescenti interessati alle materie scientifiche? Paola Balandino
Risposta: sì. C’è ogni anno il concorso “I giovani e le scienze” organizzato dalla FAST- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche per conto della Commissione europea, Direzione Generale Ricerca, che premia i giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni che presentino dei progetti, prototipi, invenzioni, studi in qualsiasi materia di interesse ma con un approccio scientifico. I premi sono sia in denaro (sino a 7mila euro a progetto) sia borse di studio e opportunità di partecipare ad altri contest europei ed internazionali. I migliori poi italiani presenzieranno alla finale europea EUCYS, concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati, che si terrà a Riga in Lettonia dal 16 al 20 settembre 2025. I progetti per partecipare alla selezione italiana devono pervenire al sito www.fast.mi.it entro il 31 gennaio 2025 e verranno selezionati con mostra e stand dal 15 al 17 marzo 2025 a Milano. “Dalla prima edizione nel 1989,” dice il dott. Alberto Pieri, segretario generale della FAST,” è il più importante concorso europeo per giovani scienziati organizzato ogni anno a settembre in una diversa città europea. È la vetrina annuale delle migliori scoperte scientifiche da parte di ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni che hanno l’opportunità di confrontarsi con colleghi con simili interessi ed attitudini”. Attraverso la manifestazione, la Commissione Europea valorizza gli sforzi fatti in tutti gli Stati che partecipano al contest con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca; individuare e incoraggiare i talenti migliori e più promettenti; promuovere lo spirito di innovazione e collaborazione; valorizzare l’inclusione attraverso scienza e tecnologia.
Domanda: è vero che ci sono delle modifiche a livello europeo per quanto concerne la partita Iva? Enzo Calabrò
Risposta: sì. La Commissione europea ha accolto con favore l’orientamento generale annunciato dal Consiglio europeo in merito alle proposte della Commissione sull’IVA nell’era digitale. Con l’adozione e la promozione della digitalizzazione, il pacchetto rende il sistema dell’Iva dell’Unione Europea più propizio alle imprese e più resiliente alle frodi. Le nuove norme segnano un primo passo per affrontare le sfide derivanti dall’economia delle piattaforme e contribuisce a creare la parità di condizioni tra i servizi ricettivi a breve termine e i servizi di trasporto online e tradizionali. Il pacchetto europeo introduce tre misure: un nuovo sistema che introduce la comunicazione digitale uniforme in tempo reale ai fini dell’Iva basata sulla fatturazione elettronica per le operazioni transfrontaliere, che fornirà tempestivamente agli Stati membri dell’Unione europea le informazioni di cui hanno bisogno per intensificare la lotta contro le frodi dell’Iva; una fatturazione elettronica accelererà ulteriormente la trasformazione delle imprese nell’era digitale attraverso la semplificazione delle operazioni, garantendo la conformità e la sicurezza, consentendo un processo decisionale basato sui dati e sostenendo la scalabilità per la crescita e l’innovazione future; gli operatori dell’economia delle piattaforme nel settore dei servizi di trasporto di passeggeri e dei servizi ricettivi a breve termine diventeranno inoltre responsabili della riscossione dell’Iva e del versamento dell’imposta alle autorità fiscali, se il fornitore indiretto non applica l’Iva. La misura pertanto contribuirà a migliorare la parità di condizioni fra i servizi online e tradizionali ed agevolerà le attività per gli operatori indiretti che non saranno responsabili dell’Iva. L’iniziativa ridurrà infine l’esigenza di registrarsi più volte nei diversi Stati membri dell’Unione europea, attraverso l’espansione del modello già esistente di “sportello unico per l’Iva” già in essere per le imprese commerciali. L’Iva costituisce uno dei principali flussi di entrate per le autorità degli Stati membri. Secondo tuttavia l’ultima relazione 2023 sul divario dell’Iva, nel 2021 gli Stati membri hanno perso 61 miliardi di euro di gettito IVA. Per far fronte a tali perdite e rispondere all’inarrestabile digitalizzazione dell’economia, nel dicembre 2022 la Commissione europea ha proposto di modernizzare gli obblighi Iva attraverso la promozione della transizione digitale. Il pacchetto legislativo era stato annunciato nel Piano d’azione del 2020 per una fiscalità equa e semplice a sostegno della strategia di ripresa.
Domanda: siamo una piccola impresa e abbiamo un brevetto, ci sono degli aiuti europei per tutelare i nostri diritti di proprietà intellettuale ? Mirko Buratti
Risposta: è aperto un bando dell’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’Unione europea (EUIPO) per l’assegnazione di voucher destinati alle piccole e medie imprese per tutelare i loro diritti di proprietà intellettuale. Il bando ha un importo totale di venti milioni di euro, è sostenuto dal “Fondo per le pmi 2022-2024”, è finanziato dal “Programma per il mercato unico” e gestito da EUIPO per rispondere alla necessità di rendere i servizi di proprietà intellettuale più accessibili alle piccole imprese e sostenere la competitività delle pmi attraverso un migliore utilizzo e protezione della loro proprietà intellettuale. Si può fare domanda sino al 6 dicembre 2024. Ci sono varie tipologie di voucher, di cui uno (fino a 1.350 euro) per coprire i servizi di valutazione pre-diagnosi e i servizi di applicazione dei diritti (IP Scan Enforcement) per offrire consulenza alle pmi i cui diritti di proprietà intellettuale sniao stati violati o che debbano affrontare accuse di violazione dei diritti di proprietà intellettuale da parte di terzi, o che corrano un alto rischio di tali violazioni; un voucher con valore sino a mille euro per la protezione di marchi e disegni e che copre una parte delle spese per le tasse di registrazione di marchi e disegni nell’Unione Europea o sui mercati internazionali; e un voucher per i brevetti che può coprire, con massimo 3500 euro, una parte delle spese per le ricerche di anteriorità sui brevetti fornite o coordinate dagli Uffici per la proprietà intellettuale (IPO) degli Stati membri e le tasse amministrative ufficiali applicate dagli IPO per la protezione dei brevetti nazionali ed europei e una parte delle spese legali per la stesura e il deposito di una nuova domanda di brevetto europeo con massimo duemila euro; un voucher a tutela delle varietà vegetali comunitarie che, con un importo sino a 1500 euro, può coprire le spese di deposito ed esame online presso l’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (UCVV).
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