La consegna delle stelle Michelin, cerimonia che si è tenuta al teatro Pavarotti di Modena, ha regalato una grande gioia al territorio senese, pluripremiato con ben dodici ristoranti stellati. A dimostrazione che in questa area geografica c’è spazio per la grande cucina di qualità. Quattro dei dodici ristoranti stellati del territorio senese sono a Castelnuovo Berardenga, che può vantare quindi una sorta di record della buona cucina. Per la gioia del sindaco Fabrizio Nepi, che può vantare quindi un primato del quale andare orgogliosi. A Castelnuovo Berardenga sono stati premiati con la stella il ristorante Contrada, il Poggio Rosso, Il Visibilio e L’Asinello. Questo può quindi essere definito il Comune del gusto e del mangiar bene.
– Sindaco Fabrizio Nepi, qual è il segreto che sta alla base di un territorio comunale nel quale sono presenti ben quattro ristoranti con stelle Michelin?
Intanto dico che questi riconoscimenti non possono che farci enormemente piacere. Abbiamo lo stesso numero di ristoranti stellati che ci sono a Taormina, ad Amalfi, a Forte dei Marmi, quindi parliamo di grandi destinazioni turistiche internazionali. Nel tempo siamo riusciti a creare un turismo di qualità assolutamente diffuso. Voglio ricordare anche la Bottega del Trenta, che è stato ristorante stellato per trent’anni. Nel nostro territorio comunale, inoltre, ci sono tre alberghi a cinque stelle: Le Fontanelle, Castel Monastero e San Felice. Anche questo è un dato anomalo, dato che luoghi ben più grandi non hanno così tanti alberghi di qualità. Penso ad esempio a Siena, o a Lucca o Pisa. Abbiamo un contesto complessivo di alta qualità, mi riferisco anche agli agriturismo, alle aziende agricole che fanno ristorazione o che sono anche strutture ricettive, ai bed and breakfast. Nel tempo è stato portato avanti un grande lavoro sulla destinazione turistica anche insieme all’ambito turistico del Chianti.
– Cosa si sente di dire ai ristoratori che hanno ottenuto la stella Michelin?
Faccio loro i complimenti e le congratulazioni. Per ottenere la stella Michelin serve un lavoro complesso, per arrivarci sono necessarie capacità, professionalità, grandi sacrifici e dedicare moltissimo tempo alla propria attività. Loro sono ambasciatori nel mondo del nostro territorio. E grazie a loro si genera un indotto economico straordinario.
– Crede che questi riconoscimenti possano produrre anche importanti risvolti turistici per il territorio di Castelnuovo Berardenga?
Immagino di sì. I numeri sul turismo che abbiamo registrato sono già decisamente importanti, da record. Nel 2023 abbiamo avuto oltre 225 mila presenze, che hanno generato un introito per la tassa di soggiorno superiore ai 650 mila euro. C’è un movimento del turismo che è comunque sostenibile in ogni periodo dell’anno. Mi riferisco al fatto che non impedisce la normale vita quotidiana dei residenti. Si tratta di un turismo slow che si integra con la comunità e la comprende.
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