Morselli: “Non reggevo più i ritmi di Costanzo, ho commesso un errore. Prima si poteva…” #finsubito prestito immediato

Demo Morselli, musicista, si racconta in un’intervista al quotidiano La Repubblica in cui svela alcuni retroscena dalla sua carriera. “Il successo è un’arma a doppio taglio perché ti rende popolare, ma se vuoi proporre qualcosa di più particolare, come la classica o il jazz, la gente pensa che sei quello del Costanzo e che non c’entri nulla con quei generi”.

Poi ha aggiunto: “La gente non conosce la tua estrazione. La tv ti mette il timbro e per la massa rimani quello. Puoi continuare a ripetere che hai studiato al conservatorio, che hai suonato con Ray Charles e i Simply Red, ma loro ti vedranno sempre così. Pentimento? No, non mi pento. A volte invece mi dispiace che qualcuno per strada mi chieda che fine abbia fatto. Se ne incontro 10, almeno 5 me lo domandano. E io rispondo soltanto che sono in pensione”.

Ed ha concluso: “Cosa vuoi spiegare? C’è un tempo per tutto, spazio ai giovani. Io in pensione da quando avevo 58 anni: ho cominciato molto presto a lavorare. Iniziai a versare i contributi a 14 anni: prima si poteva, era consentito”.

Poi parla del suo ritiro dalle scene: “Durante la quindicesima edizione di Buona domenica: non reggevo più ritmi che erano diventati logoranti, dato che facevo anche il Maurizio Costanzo show, concerti live e registrazioni. Pensavo che sarei potuto rientrare in un secondo momento. Per gli artisti vale un detto: ‘Si chiude una porta e anche il portone’: ho avuto la presunzione di prendere un anno sabbatico e poi nessuno mi ha richiamato'”.