L’Istituto per il credito sportivo e culturale ha dato avvio al bando “cultura missione comune 2024”.
L’avviso mette a disposizione dei comuni, delle unioni di comuni, dei comuni in forma associata, delle città metropolitane, delle province e delle regioni una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per mutui sul patrimonio culturale a tasso fisso da stipulare entro il 31 dicembre 2024 con la possibilità di ottenere il totale abbattimento degli interessi per finanziamenti con durata fino a 10 anni.
Il bando stanzia per l’iniziativa un plafond di 4,8 milioni di euro di contributi in conto interessi destinati all’abbattimento degli interessi di mutui a tasso fisso, richiesti ma non ancora concessi al momento della presentazione dell’istanza di contributo, da stipulare obbligatoriamente entro il 30 giugno 2025. Le istanze potranno essere presentate tramite portale dedicato entro il 30 maggio 2025.
Fondi per gli enti locali
Le risorse possono essere utilizzate da comuni, unioni di comuni, comuni in forma associata, città metropolitane, province e regioni per spese di investimento relative a interventi sul patrimonio culturale, intesi come beni culturali e beni paesaggistici, compresi, secondo le indicazioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, i beni del demanio culturale, gli istituti e i luoghi della cultura e le espressioni di identità culturale collettiva.
A titolo esemplificativo, rientrano musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, immobili vincolati, giardini storici, teatri, auditorium e sale concerti, le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. Ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale.
Nell’ipotesi in cui il soggetto richiedente richieda contributi con riferimento a diversi interventi, per ciascuno dei quali intende contrarre un mutuo, dovrà formulare ulteriori istanze.
I progetti ammissibili
Il bando finanzia interventi di prevenzione, manutenzione e restauro, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale per assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica. Inoltre, può essere sostenuto il recupero, restauro, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, efficientamento energetico, abbattimento barriere architettoniche e messa a norma di immobili appartenenti al patrimonio culturale, e interventi di digitalizzazione. Sono altresì ammessi interventi di acquisizione di patrimonio culturale. Sono ammessi a contributo anche interventi relativi alle maggiori spese dovute a variazioni di prezzo in aumento dei materiali da costruzione, alla copertura delle spese per perizie suppletive o maggiori spese per prescrizioni e adeguamento a norme, nonché alla copertura della quota di contributo regionale o nazionale o europeo in conto capitale ridotto dall’ente concedente successivamente all’appalto delle opere. I progetti e gli interventi devono essere muniti di tutte le dichiarazioni, autorizzazioni, permessi e atti analoghi previsti dalla normativa di settore, compresa l’autorizzazione della soprintendenza.
Mutui fino a 6 milioni
L’importo massimo di mutuo agevolabile per ciascuna istanza e complessivo è 2 milioni di euro per i piccoli comuni fino a 5 mila abitanti, 4 milioni di euro per i comuni medi fino a 100 mila abitanti non capoluogo e per le unioni dei comuni e i comuni in forma associata, nonché 6 milioni di euro per i comuni capoluogo, i comuni oltre i 100 mila abitanti non capoluogo, le città metropolitane, le province e le regioni.
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